Buonasera, ho 42 anni e da circa 2 mesi ho fastidi di varia natura nella zona perianale. Alle volte

2 risposte
Buonasera, ho 42 anni e da circa 2 mesi ho fastidi di varia natura nella zona perianale. Alle volte ho fastidi come la sensazione di un corpo con le dimensioni di una pallina, alle volte ho dolore alla base del pene o ai testicoli. Ho fatto due visite urologiche, la prima ha evidenziato una epidoprostatite, curata con 5 giorni di antibiotici e anti infiammatori. Passata qualche settimana i fastidi sono tornati e una seconda visita mi è stato prescritto topster supposte per 10 giorni ancora per presenza di prostatite. Stavolta nessun effetto, così lurologo mi ha segnato una risonanza magnetica multiparametrica di cui riporto risultato.

Psa 1.92
Volume prostatico 36 cc
Psa density 0.05

Adeguata qualità della iconografia senza rilievo di artefatti.

Assenza di alterazioni dellintensita di segnale da recente emorragia
Incremento volumetrico della ghiandola per adenomatosi in zona di transizione. In zona di transizione in sede antero laterale a sinistra, si evidenzia areola del maggior diameyro di 9 mm ipointe sa nelle sequenze t2 pesate, dotata di significativa alterazione dell'intensità di segnale alla valutazione in diffusione e di minimo enhancement alla contrastografia dinamica, alla quale si puo attribuire prudenzialmente parametro pi rads 3.

Vorrei avere vostra opinione
I sintomi da lei riportati sono ascrivibili a prostatite cronica/dolore pelvico cronico che richiedono un attento counseling.
Per quanto riguarda la RM visto il reperto PIRADS 3 andrebbe sottoposto a biopsia o quanto meno ad uno stretto controllo del PSA, vista la giovane età e la sede.

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E' evidente che sussista un quadro di consistente congestione infiammatoria pelvico-prostatica, associato a IPB, che andava attentamente valutato prima di tutta quella terapia non giustificata se non sul solo fronte sintomatologico. Tuttavia anche questo non ha dato un esito utile. Forse quella mpRMI andava meglio meditata prima, ma ora che è fatta occorre valutare con la massima attenzione in nodulo PI-RADS 3 che forse potrebbe avere un valore maggiore e quindi essere indicativo di un cancro prostatico inserito nel contesto. Occorre l'intero profilo del PSA (PSA totale e libero, 2-proPSA e PHI; rapporto PSA/volume, PSA L/T, testosterone/PSA) per poter avere una migliore indicazione, per quanto quell'area va necessariamente sottoposta a biopsia fusion. Ove la biopsia dia esito negativo allora andranno svolti i dovuti esami genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura del secreto prostatico estratto, test di Stamey) e generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, vascolare, fisico e stressogeno) per poi decidere nel merito terapeutico realmente utile.

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