Buonasera Da novembre ho problemi di erezione. Non riesco a raggiungere una erezione piena ne in m

2 risposte
Buonasera
Da novembre ho problemi di erezione.
Non riesco a raggiungere una erezione piena ne in maniera spontanea al risveglio del mattino (cosa che avevo sempre) ne masturbandomi.
Non ho dolori ma faccio fatica a raggiungere vigore pieno e a mantenerlo tant'è che eiaculo in situazione di semi riposo.
Il pene non sembra sensibile come prima, come se non si riempisse di sangue e/o sperma
L'urologo che mi ha visitato ha fatto una ecografia è ha constatato una infiammazione dell' epididimo sx che però secondo lui non giustifica la mancanza di libido ed erezione e mi ha prescritto delle analisi ormonali.

Inoltre mi ha prescritto una "cura" a base di LENIDASE per 60 gg per far sfiammare l'epididimo infiammato e un integratore CONVIS per ridare vigore all'erezione per 15 gg,
Sembrerebbe che l'integratore abbia fatto subito effetto tant'è che dal secondo giorno ho recuperato l'erezione pur non sentendo mai il pene completamente "pieno" e sensibile.
Ora che ho finito questo integratore sono tornato nella situazione iniziale.

Ho pensato che la causa possa essere una congestione prostatica dovuta a forti eccitazioni che non hanno avuto termine, rimandando indietro l'eiaculazione.
L'urologo in questione ha controllato tramite ecografia la prostata riscontrando che è assolutamente nella norma e di piccole dimensioni, ma la domanda è: può una prostata congestionata rimanere piccola?
Non avrebbe dovuto il dottore fare la visita rettale per notare infiammazioni o altro?
La cosa mi è sembrata alquanto superficiale da parte sua...
Io sento come se mancasse "la spinta" perineale che irrorava totalmente il pene dandogli turgidità e sensibilità.
Non so se ciò dipenda da appunto una prostata congestionata o da problemi di pavimento pelvico.

Il fatto che CONVIS mi abbia restituito buona parte del vigore fa pensare a problemi di natura oromonale, psicologica o vascolari?
Se questi ultimi ci fossero stati non sarebbero emersi dall'ecografia?
Sento il mio perineo come se fosse insensibile...questo potrebbe essere la causa dei deficit erettili?
La sedentarietà e lo stare allungati a pancia in su gran parte delle giornate potrebbe aver dato problemi al perineo, al pavimento pelvico e/o al nervo pudendo?
Infatti ho spesso dolori lombari da quando ho il problema erettile.

Cosa mi consigliate di fare a parte le analisi ormonali?
Una buona ginnastica per il perineo potrebbe risolvere secondo voi questo problema?
Grazie mille...
Lei prima di tutto ha necessità assoluta di una diagnosi completa e basata su adeguati esami che, da quanto riporta, non ha fatto e che dei pochi (due ecografie estemporanee) svolti hanno caratteri di sottovalutazione o minimizzazione. Il decongerstionante (lenidase) e l'energezziante (convis) possono averle dato una mano temporanea, ma è evidente che non potevano e non possono risolvere un problema non identificato né valutato nelle sue ragioni. La DE può avere ragioni derivanti da questioni vascolari generali o cardio-coronariche, metabolico-ossidativo e nutrizionale, ormonale, pelvico-prostatico congestizio-infiammatorio, testicolare. Tutto variabilmente anche interconnesso ed è per questo che occorre una adeguata e completa valutazione, altrimenti non si arriva alle ragioni. Non è dato sapere cosa intendesse l'urologo come prostata piccola, ma se il criterio è quello strettamente urologico (30 ml di volume minimo), allora difficilmente lo sarà perché una prostata infiammata e congesta tanto da dare luogo a sofferenza epididimale e a DE ha dai 15 ai 30 ml di volume. Cerchi un buon andrologo che riprenda in mano la situazione e svolga quanto necessario per poi decidere nel merito.

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Gentile paziente,
il fatto che con una terapia blanda sia subito migliorata la DE ci indica che la situazione potrebbe tornare alla normalità in breve tempo. Sicuramente è necessario eseguire gli esami ormonali prescritti dal collega. Data la riduzione di sensibilità dell'area perineale e i dolori lombari, le consiglio di eseguire una visita ortopedica per escludere compressioni nervose all'origine della sintomatologia. Segua l'iter prescritto dal suo urologo.

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