Buonasera, circa un mese fa ho voluto fare esperienza,con molta incoscienza, di argyreia nervosa.
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risposte
Buonasera,
circa un mese fa ho voluto fare esperienza,con molta incoscienza, di argyreia nervosa. Premetto di essere una persona sportiva,attenta all alimentazione e attento verso se stesso. Purtroppo, non avendo mai fatto uso di alcunché, l’ effetto di questa pianta mi provoca un attacco di panico molto forte. Il primo della mia vita. Dopo questo evento ho passato l ultimo mese con stati molto forti di tensione, stanchezza, debolezza, giramenti di testa. Ho deciso di fare dei controlli. Ho consultato due medici, il primo mi ha prescritto delle analisi del sangue, qui sono risultati tutti i dati perfettamente a norma tranne il TSH a 6.1 con massimo di 3.8. Il T4 era leggermente alto ma comunque nei limiti della norma. Il secondo dottore, omeopata, mi dice che in realtá l assunzione della pianta non é la causa di questo malessere ma piuttosto di un periodo di forte stress. Decido, insieme al mio medico, di consultare un endocrinologo, da qui esce una primissia forma di ipotiroidismo autoimmune. Da qualche giorno ho iniziato le cure per ansia e tiroide e devo dire che sto meglio. Tutti I dottori che ho consultato mi hanno detto che i miei attacchi di panico non sono riconducibili alla mia tiroide vista la fase iniziale della patologia. Ora mi domando se ce un nesso tra argyreia nervosa- ipotiroidismo- attacchi di panico visto la coincidenza del periodo. É possibile che l assunzione di quella pianta mi abbia creato problemi alla tiroide? Oppure é stato solamente una casualitá, ma anzi, grazie a questo ho scoperto di soffire di ipotioidismo ? Premetto anche di aver fatto ecografia tiroidale 3 anni fa ed era perfettamente sana e di non aver mai sofferto di nulla. Grazie davvero per le vostre risposte, spero di avere chiarezza in merito.
circa un mese fa ho voluto fare esperienza,con molta incoscienza, di argyreia nervosa. Premetto di essere una persona sportiva,attenta all alimentazione e attento verso se stesso. Purtroppo, non avendo mai fatto uso di alcunché, l’ effetto di questa pianta mi provoca un attacco di panico molto forte. Il primo della mia vita. Dopo questo evento ho passato l ultimo mese con stati molto forti di tensione, stanchezza, debolezza, giramenti di testa. Ho deciso di fare dei controlli. Ho consultato due medici, il primo mi ha prescritto delle analisi del sangue, qui sono risultati tutti i dati perfettamente a norma tranne il TSH a 6.1 con massimo di 3.8. Il T4 era leggermente alto ma comunque nei limiti della norma. Il secondo dottore, omeopata, mi dice che in realtá l assunzione della pianta non é la causa di questo malessere ma piuttosto di un periodo di forte stress. Decido, insieme al mio medico, di consultare un endocrinologo, da qui esce una primissia forma di ipotiroidismo autoimmune. Da qualche giorno ho iniziato le cure per ansia e tiroide e devo dire che sto meglio. Tutti I dottori che ho consultato mi hanno detto che i miei attacchi di panico non sono riconducibili alla mia tiroide vista la fase iniziale della patologia. Ora mi domando se ce un nesso tra argyreia nervosa- ipotiroidismo- attacchi di panico visto la coincidenza del periodo. É possibile che l assunzione di quella pianta mi abbia creato problemi alla tiroide? Oppure é stato solamente una casualitá, ma anzi, grazie a questo ho scoperto di soffire di ipotioidismo ? Premetto anche di aver fatto ecografia tiroidale 3 anni fa ed era perfettamente sana e di non aver mai sofferto di nulla. Grazie davvero per le vostre risposte, spero di avere chiarezza in merito.
Buonasera
premettendo che una risposta senza una conoscenza diretta della persona dovrà essere necessariamente generica, Le rispondo che ci sono diversi livelli di risposta alle Sue domande.
La prima e forse più banale è che gli effetti a lungo termine o comunque permanenti dopo l'assunzione di Argyreira Nervosa vanno ricercati primariamente su un piano emotivo e psicologico prima che fisico ovvero, non mi soffermerei sui valori di ormoni tiroidei o altro tipo di analisi, ma indagherei piuttosto come gli effetti di una esperienza negativa possano costituire un trauma psicologico con effetti a lungo termine. In seconda battuta credo sarebbe più saggio studiare quello che in medicina omeopatica chiamiamo il terreno costituzionale ovvero la Sua costituzione psicofisica per poi intervenire sui punti deboli che l'hanno resa debole rispetto all'esperienza che ha vissuto. Ancora più in profondità, se Lei ne avesse la voglia, sarebbe l'occasione anche per studiare le ragioni più profonde che l'hanno spinta a intraprendere una simile esperienza.
Cordialità
premettendo che una risposta senza una conoscenza diretta della persona dovrà essere necessariamente generica, Le rispondo che ci sono diversi livelli di risposta alle Sue domande.
La prima e forse più banale è che gli effetti a lungo termine o comunque permanenti dopo l'assunzione di Argyreira Nervosa vanno ricercati primariamente su un piano emotivo e psicologico prima che fisico ovvero, non mi soffermerei sui valori di ormoni tiroidei o altro tipo di analisi, ma indagherei piuttosto come gli effetti di una esperienza negativa possano costituire un trauma psicologico con effetti a lungo termine. In seconda battuta credo sarebbe più saggio studiare quello che in medicina omeopatica chiamiamo il terreno costituzionale ovvero la Sua costituzione psicofisica per poi intervenire sui punti deboli che l'hanno resa debole rispetto all'esperienza che ha vissuto. Ancora più in profondità, se Lei ne avesse la voglia, sarebbe l'occasione anche per studiare le ragioni più profonde che l'hanno spinta a intraprendere una simile esperienza.
Cordialità
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In effettii, i semi della pianta in questione contengono alcaloidi e possono procurare effetti psicoattivi. In alcuni soggetti predisposti, possono indurre anche allucinazioni e crisi di panico.
É necessario approfondire e domandarsi il motivo di tale esperienza.
Cordialmente
É necessario approfondire e domandarsi il motivo di tale esperienza.
Cordialmente
Ho già risposto a un suo post praticamente identico. Salve!
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