Buonasera caro dottore, ho 51 anni e in seguito ad una coxaartrosi, mi hanno proposto un intervento

5 risposte
Buonasera caro dottore, ho 51 anni e in seguito ad una coxaartrosi, mi hanno proposto un intervento di protesi d'anca a dx..un anno fá ho subito l'intervento, dopo "10 giorni in ospedale facendo la terapia, la terapista portando in abduzione la gamba io sento tre scatti e un fortissimo dolore, si era lussata la protesi...in anestesia totale l hanno rimessa in sede ,pensando fosse a posto mi hanno fatto riprendere la terapia,ma niente l'anca non era più la stessa e infatti si era lussata per la seconda volta,stessa procedura ,anestesia totale e riposizionamento,dopo tre giorni ho subito un altro intervento, mi hanno sostituito totalmente la protesi allungando lo stelo, la motivazione hanno detto faceva attrito col grande troccantere...dopo l' intervento sentivo l'anca legata e molto dolorante, mi avevano detto che dopo qualche mese sarebbe passato.Dopo la dimissione ho fatto quattro mesi di riabilitazione intensiva piú laser, tecar, ecc ...sono migliorata ma i dolori all'inguine persistevano. Dopo due mesi ho sentito un dolore fortissimo, pensavo si fosse lussata la protesi per la terza volta, ho fatto un'ecografia che ha diagnosticato una borsite trocanterica...ho fatto sei infiltrazioni, al trcantere, al piriforme, al psoas, al retto femorale ecc...sembrava andare bene poi qualche giorno fá dopo sei mesi sono riniziati i dolori fortissimi, ho chiamato il medico che mi ha diagnosticato una troccanterite accuta, mi ha fatto un'infiltrazione e prescritto Lyrica da 75mg i dolori sono ora piú sopportabili, ma cammino sempre con fatica...dimenticavo di dire che dall'esame radiografico ho una calcificazione proprio vicino alla borsa di quasi 5cm , possibile sia questo che mi causa sempre l'infiammazione? Cosa posso fare per risolvere, sono demoralizzata e stremata dalla lunga convalescenza, sono preoccupata, ora passo il tempo dal divano al letto, mi dicono di restare a riposo, questa infiammazione è veramente invalidante stavo meglio prima dell' intervento
Grazie mille per la risposta, cordiali saluti...
Il caso è complesso per poter dare un risposta esauriente. È necessario valutare come sta l'impianto protesico sia attraverso le radiografie ma anche attraverso una tc;è inoltre poi importante valutare clinicamente la sede del dolore prima di poter ascrivere la sintomatologia ad una borsite trocanterica.

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La prima cosa da fare è eliminare del tutto la infiammazione trocanterica o con altre infiltrazioni o con fisioterapia e poi rivalutarla accuratamente per capire quali siano le sue condizioni muscolari ed articolari.
in seguito a due interventi di sostituzione dell’anca in un 20% dei casi è facile riscontrare borsiti trocanteriche . È necessaria una valutazione radiografica in quanto nella maggior parte dei casi potrebbe la causa scatenante è una debolezza della muscolatura glutea dovuta i. Parte anche alle due vie d’accesso . Inoltre se è presente calcificazione potrebbe essere utile un trattamento con onde d’urto , sulla base di una valutazione clinica e radiografica .
difficile dare una risposta senza vedere il caso clinico. La borsite trocanterica si diagnostica con ecografia ed eventuale tc o rmn ma il controllo ed il sospetto clinico è fondamentale. POi il fatto che la protesi si lussi non credo sia conseguenza della borsite. per tale motivo oltre a consigliarle un controllo clinico le consiglierei di farsi vedere (sempre che i sintomi peristessero) con una Tc del bacino e delle rx vecchie e nuove per studiare lo stato ed il posiziomento delle componenti protesiche. .
Buongiorno
La sindrome trocanterica è molto frequente anche in pazienti che non hanno subito interventi di protesi. Per la maggior parte essa è causata da squilibri posturali che creano tensioni patologiche a cavallo del grande trocantere. Tutte le terapie che ha fatto potevano dare risultati ma in caso contrario bisogna capirne la causa. Probabilmente per evitare una terza lussazione i chirurghi hanno “esagerato” nel dare tensione a quell’anca per cui provoca dolore sui tessuti molli. Le possibilità quindi sono 2: mettersi in mano a bravi fisioterapisti posturali che con le loro manualità e con esercizi posturali da fare anche a casa tentano di far funzionare meglio il sistema. Alternativa poco consigliabile ma necessaria se il dolore fosse davvero limitante è valutare un nuovo intervento sulla protesi in modo da farla funzionare meglio.
Cordialmente

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