Buonasera a tutti, volevo spiegare un problema che ormai mi porto avanti da 3 mesi. Inizio col far

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Buonasera a tutti, volevo spiegare un problema che ormai mi porto avanti da 3 mesi.
Inizio col fare un quadro generale:
Ho 21 anni, due anni fa mi è stata diagnosticata un ernia iatale da scivolamento.
Ho eseguito una Manometria che ha dimostrato un quadro di peristalsi esofagea inefficace (50% delle deglutizioni) e Ph Impedenzometria sostanzialmente nella norma.
Ho eseguito una RX rachide completo e bacino sotto carico con referto:
“Scoliosi dorso-lombare sinistro-convessa ad ampio raggio di curvatura cui concomita dismetria del bacino per sovraslivellamento dell'anca destra.
Accentuazione delle fisiologiche cifosi dorsale e lordosi lombare.
Normale il trofismo osseo.
Presenza di sacro acuto.
Formazione radiopaca di non univoca interpretazione a livello della loggia sovraclaveare destra”
Questo è quanto.
Il problema che mi è sorto è iniziato tutto a fine agosto, quando nel deglutire un pezzettino di cialda del cono gelato mi rimase bloccato, causandomi molto fastidio.
Essendo un po’ ansiosa mi preoccupai, però poi non ci diedi più peso fino al pranzo del giorno dopo, quando mangiai dei pomodori e riprovai la stessa sensazione di un pezzettino incastrato in gola, allora da qui cominciai a preoccuparmi un po’ di più essendo anche che il fastidio di quella sensazione lo provai per tutto il giorno.
Ho cominciato a riprovare a mangiare ancora il giorno seguente ma avevo sempre quella sensazione in gola di alcuni pezzetti di cibi bloccati.
Da lì cominciai a mangiare cibi semi liquidi per paura di provare quel fastidio o addirittura soffocare e contattai il mio medico curante.
Mi prescrisse una visita dall’otorino con seguente referto:
“Eseguita fibroscopia flessibile.
E.O. ORL nella norma, edema della mucosa interaritenoidea compatibile con LPR da RGE Eventuale valutazione gastroenterologica”
Tornai dal mio medico curante che mi prescrisse una visita dalla gastroenterologa dove quest’ultima mi diede da fare degli esami del sangue per escludere malattie autoimmuni, che alla fine furono risultate negative.
La gastroenterologa allora mi prescrisse altre due visite una gastroscopia con biopsie esofagee e la manometria.
Feci la gastroscopia con seguente referto:
“Esofago: giunto squamocolonnare a 38 centimetri. Cardias normocontinente.
Mucosa di aspetto normale.
Biopsie per esclusione esofagite eosinofila.
Stomaco: lago mucoso limpido.
Mucosa di aspetto normale.
Piloro pervio.
Duodeno.
Bulbo e seconda porzione normali”
Questo invece fu il referto delle biopsie esofagee: “Frammenti superficiali di mucosa esofagea rivestita da epitelio squamoso sede di modesta acantosi con paracheratosi; nello scarso corion valutabile congestione vascolare e lieve flogosi cronica aspecifica talora comprendente rari granulociti eosinofili (inferiori a 15 per HPF).
Utile correlazione con i dati clinici.”
Il dottore che mi fece la gastroscopia mi spiegò che non c’era nulla di preoccupante e sopratutto niente che mi potesse scatenare il fastidio che provo durante la deglutizione.
Ora l’ultima visita che mi manca da fare è la manometria che come ho detto inizialmente ho gia fatto due anni fa.
Il problema che sono completamente stremata dalla situazione non riesco ad alimentarmi se non con liquidi o semi liquidi, mi sento molto stanca e affaticata ho perso in tutto 10kg da inizio settembre.
Vorrei solo capire una volta per tutte cosa sta scatenando tutto ciò, se ci sono altre visite che potrei fare, se magari potrebbe essere scatenato da altri fattori (muscolari,nervi,neurologiche…) o anche qualcosa di psicosomatico.
Cerco di pensare a tutte le possibili cause perché davvero la situazione si sta facendo davvero pesante.
Aggiungo inoltre che durante questi 3 mesi a settembre ho provato forte pressione alla testa con ronzio ad entrambe le orecchie (il ronzio mi accompagna tutt’ora).
Dolore al braccio sinistro che si irradiava fino alla mano.
Dolore al collo dietro e lato sinistro.
Extrasistole.
Dolore nella parte alta centrale della schiena e molto spesso anche davanti.
Ringrazio in anticipo tutti coloro che risponderanno.
Il suo caso è abbastanza complesso ma alcuni elementi sono connessi al problema deglutitorio e altri no. Le consiglio un esame deglutologico (fibroscopia associato all’atto deglutitorio) e una valutazione Logopedica. Spesso dopo un piccolo trauma (qualcosa che nell atto della deglutizione ci va di traverso e si associa alla paura di non respirare ) entra in gioco la componente emotiva che resta comunque secondaria. Dopo la valutazione Logopedica scriva qui di nuovo se vuole per rifare il punto della situazione , un caro saluto Daniela Barberini

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Buonasera, in casi come questo deve innanzitutto rivolgersi il prima possibile a una Logopedista per una valutazione specializzata da cui verranno eventualmente consigliate ulteriori valutazioni più dettagliate. Si potrebbe ipotizzare di affiancare le terapie logopediche con un percorso psicoterapeutico per approfondire e rielaborare il discorso psicosomatico.
Cordialmente Francesca Nasuti

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