Buonasera A novembre 2022 ho avuto un infarto stemi con impianto di due stent. Durante la convalesc

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Buonasera
A novembre 2022 ho avuto un infarto stemi con impianto di due stent. Durante la convalescenza mi è stata diagnosticata una pericardite curata con Brufen e colchicina. Da allora ho sempre avuto dolori più o meno forti ma Il 30/01/2023 a causa di forti dolori al petto e palpitazioni sono stato ricoverato in UTIC. Dalla coronarografia è emerso che gli Stent precedentemente impiantati sono aperti ma un ramo diagonale della coronaria riaperta a novembre con origine intrastent è chiusa al 90% ma mi hanno detto che non si può riaprire perché potrebbe compromettere lo Stent che tiene aperta la coronaria principale. Inoltre visto il territorio circoscritto irrorato hanno preferito il non toccare e continuare con la terapia antischemica. Volevo fare due domande:
1. Se si chiudesse questo ramo diagonale potrei morire? Quali conseguenze potrebbero esserci?
2. Dall'ECG fatto in PS è risultato
"modifiche dinamiche della ripolarizzazione ventricolare (transitorio ST sottoslivellato in sede inferiore con pseudonormalizzazione dell'onda T in sede anteriore all'acme del dolore)". Cosa vuol dire? Il valore delle troponine è rimasto basso mentre le BNP sono salite a 200 per poi è scendere 3gg dopo a 50.
Scusate per la lungaggine grazie mille a chi risponderà
Buonasera, i Colleghi che le hanno eseguito esame coronarografico avranno valutato i rischi/benefici dell'eventuale angioplastica sul ramo diagonale ritenendo opportuno non eseguire un'angioplastica coronarica verosimilmente perché il territorio irrorato da tale ramo è di piccole dimensioni. Nel caso in cui la coronaria interessata dovesse chiudersi non è detto che possa andare incontro a complicanze maggiori ma probabilmente ad un nuovo evento ischemico con le conseguenze del caso. Per cercare di ridurre le possibilità che questo accada è opportuno proseguire con le consuete visite cardiologica periodiche di controllo e di proseguire con una terapia cardio-protettiva con antiaggregante (almeno per un anno sarà in duplice terapia dopo lo STEMI) e statine. Le alterazioni dell'ECG che descrive sono compatibili con delle alterazioni ischemiche che però non hanno causato un incremento delle troponine tale da richiedere una nuova valutazione coronarografica.
Cordiali saluti.

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