Buonasera, a luglio, a seguito di esercizi con pesi, ho notato un piccolo livido della grandezza di

11 risposte
Buonasera, a luglio, a seguito di esercizi con pesi, ho notato un piccolo livido della grandezza di una monetina sul bicipite braccio. Il fastidio al braccio dopo alcuni giorni si è allargato alla spalla anteriore. Il dolore mi provoca indolenzimento, debolezza. Dopo un mese, ho fatto risonanza magnetica spalla braccio che ha escluso lesioni tendinee e non ha riportato nessun tipo di anomalia. L'ortopedico mi ha confermato che non si vede nulla e che un eventuale strappo si sarebbe visto difficilmente a distanza di tempo. Non mi ha prescritto nessuna terapia. A distanza di un mese ho avvertito un leggero miglioramento anche se i fastidi dolori non sono mai spariti. Un giorno durante una salita in bicicletta ho avvertito un forte dolore al bicipite e da allora mi sembra di essere ritornato al punto di partenza anzi con in aggiunta dolori come punture anche in piccoli movimenti ormai da oltre 10 giorni. Cosa mi riuscite a consigliare?
Buonasera, potrebbe trattarsi di uno stiramento o piccolo strappo. Purtroppo non ci sono abbastanza informazioni per effettuare una diagnosi o valutazione. Le consiglio di effettuare una valutazione specifica da un bravo Fisioterapista, non esiti a contattarmi se ha bisogno di altre informazioni. Buona guarigione

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Dott. Francesco Bavelloni
Fisioterapista
San Lazzaro di Savena
Buonasera, il fatto che la risonanza non abbia mostrato lesioni tendinee o altre anomalie importanti è un elemento rassicurante. Nonostante il dolore possa essere intenso e fastidioso, in molti casi come il suo i sintomi non sono legati a una “lesione nascosta”, ma piuttosto a una sensibilizzazione della muscolatura e dei tessuti dopo lo sforzo iniziale e dopo i successivi sovraccarichi (come la salita in bicicletta).
È abbastanza comune che, in questi quadri, il dolore abbia un andamento altalenante: ci possono essere miglioramenti graduali seguiti da nuove riacutizzazioni (flare up), che non significano necessariamente un peggioramento strutturale, ma una risposta temporanea dei tessuti e del sistema nervoso allo stress o al carico.
Quello che può essere utile è:
gestire i carichi: evitare per qualche settimana gli sforzi che scatenano dolore intenso, senza però immobilizzare completamente il braccio;
riprendere gradualmente esercizi mirati di rinforzo e controllo, iniziando da movimenti semplici e poco dolorosi, per poi progredire;
monitorare i sintomi: piccoli fastidi sono normali durante il recupero, ma se il dolore peggiora costantemente o limita molto la vita quotidiana è bene rivalutare la situazione con il fisioterapista o l’ortopedico.

In sintesi: la situazione sembra più legata a un problema funzionale che a una vera lesione. Con una gestione progressiva del carico e un percorso riabilitativo mirato, nella maggior parte dei casi si assiste a un miglioramento stabile.
Buonasera, ti consiglio di consultare un fisioterapista specializzato in OMPT per una valutazione approfondita tramite test specifici ed un trattamento personalizzato. Potrebbe essere utile lavorare sulla mobilità, sul rilascio miofasciale e su esercizi di rinforzo specifici per la spalla e il bicipite. Inoltre, un riposo attivo e una gestione equilibrata del carico ti aiuteranno a prevenire sovraccarichi.
Dr. Pasquale Giobbe
Fisioterapista
Pomigliano d'Arco
Ecografia muscolare
Dott. Enrico Pivetta
Fisioterapista
Noventa di Piave
Buongiorno, il fatto che dalla RMN non si evidenzino lesioni tendinee/muscolari mi fa pensare che i suoi sintomi siano dovuti a un trauma di basso grado come uno stiramento muscolare. Evidentemente questo probabile stiramento non si era ancora del tutto ristabilito ed è peggiorato durante lo sforzo di tenere il manubrio della bici in salita. Consiglierei riposo nei prossimi giorni fino a scomparsa del dolore acuto e poi una graduale ripresa dell'attività muscolare del bicipite in progressione di carico. Utile anche la terapia manuale nei distretti articolari vicini di spalla e gomito.
Buonasera, la sintomatologia che descrive è molto comune per le lesioni dei tessuti molli e suggerisce un'irritazione cronica o uno strappo muscolare che non si è mai completamente risolto. La risonanza magnetica, pur essendo un ottimo strumento, non sempre evidenzia microlesioni o infiammazioni dei tessuti connettivi come la fascite o le aderenze, motivo per cui il referto negativo non esclude il problema. La ricomparsa del dolore acuto durante la pedalata in salita è un chiaro segno di riacutizzazione di un infortunio pre-esistente. Il dolore "puntorio" che avverte ora è probabilmente legato a una nuova infiammazione. Nonostante i referti, la direzione più appropriata è la fisioterapia mirata: un fisioterapista specializzato potrà valutare la sua situazione con test funzionali, individuare il muscolo o tendine coinvolto e impostare un percorso di trattamento per ridurre l'infiammazione, sciogliere le tensioni e, soprattutto, rinforzare la spalla e il bicipite in modo da prevenire future ricadute.
Dr. Luciano Brigandi
Fisioterapista, Osteopata, Posturologo
Meda
Buongiorno
Avrei necessità di avere maggiori informazioni.
Mi invii il suo numero di telefono su questo sito.
Senza impegno economico.
Cordiali saluti
Dr. Simone Butti
Fisioterapista
San Fermo della Battaglia
Buonasera,
da quello che descrivi il problema sembra partire dal bicipite, con dolore che poi si è esteso anche alla spalla anteriore. Il fatto che la risonanza non abbia evidenziato lesioni tendinee o altre anomalie è positivo, perché esclude danni strutturali importanti. Tuttavia, questo non significa che non ci sia stata una sofferenza muscolare o tendinea (ad esempio un’elongazione o una lesione di piccola entità), che spesso non viene rilevata in fase tardiva.
Il dolore che riferisci (indolenzimento, debolezza, fitte tipo punture) e la riacutizzazione dopo lo sforzo in bicicletta possono essere legati a:
• una tendinopatia del capo lungo del bicipite o di altre strutture della spalla che lavorano in sinergia;
• una contrattura o piccola lesione muscolare iniziale che ha generato adattamenti e sovraccarico secondario;
• possibili alterazioni del controllo scapolo-omerale, che mantengono irritata la zona.
Quello che puoi fare ora è:
1. Riposo relativo: evita per un periodo i gesti che scatenano dolore acuto (sollevamenti pesanti, bici in salita con spinta forte sulle braccia).
2. Gestione del carico: mantieni attività leggere e indolori per non perdere mobilità e funzione.
3. Lavoro fisioterapico mirato: esercizi graduali per rinforzo di spalla e scapola (cuffia dei rotatori, stabilizzatori scapolari) e progressione di carico sul bicipite, in base alla tolleranza.
4. Terapia manuale ed eventuale modulazione del dolore (se necessario, con tecniche di fisioterapia strumentale o terapia medica condivisa con lo specialista).
5. Monitoraggio: se il dolore resta invariato o peggiora, utile rivalutare con un fisiatra/ortopedico per considerare un’ecografia dinamica, che a volte è più sensibile della RM in questi casi.
In poche parole: non sembra esserci una lesione grave, ma è probabile un problema da sovraccarico/microtrauma che necessita di gestione graduale del carico e riabilitazione specifica, più che di riposo assoluto.
Dott. Marco Zignani
Fisioterapista, Osteopata
Cassina de' Pecchi
sinceramente io farei un'ecografia (magari con radiologo specializzato in ambito muscolotendineo) e poi intraprenderei un percorso fisioterapico per ottimizzare la guarigione e prevenire recidive
Dott. Renato Corvino
Fisioterapista, Osteopata
Sesto Fiorentino
Bisogna valutare da vicino con un esame obiettivo
Buongiorno, può rivolgersi ad un medico specialista ecografista: forse, dalla ecografia del bicipite si possono avere informazioni utili per impostare una terapia strumentale opportuna.

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