Assumono benzodiazepine da vent’anni per l’ansia e attacchi di panico la per l’epilessia cje li port

6 risposte
Assumono benzodiazepine da vent’anni per l’ansia e attacchi di panico la per l’epilessia cje li porta vorrei smettere. come potrei procedere?
E' assolutamente indispensabile che lei si rivolga a un medico specialista che sia in grado di gestire la diminuzione dell’assunzione degli psicofarmaci con estrema gradualità, che sia capace di ascolto empatico e accoglienza e che supporti il processo di dismissione degli psicofarmaci con cure innocue e naturali come la Floriterapia di Bach, l’Omeopatia, la Nutraceutica, la Fitoterapia e la Psicoprobiotica. Io sono un medico specialista in psicologia clinica, psicoterapeuta, omeopata, agopuntore ed esperto in terapie naturali- lavoro in questa maniera ottenendo degli ottimi risultati.
Se vuole sono a sua disposizione (telefonicamente o tramite messaggi) per ulteriori informazioni. Ho lo studio a Roma, ma sono anche disponibile per consulenze specialistiche on line. Cordiali saluti da Michele Iannelli!

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È assolutamente necessario valutare con uno specialista neurologo e psichiatra il suo quadro clinico e successivamente la diminuzione graduale dei farmaci.
Puo' provare con l' agopuntura che spesso da ottimi risultati
È un processo lungo e delicato, da non percorrere da soli. Può aiutare l’Agopuntura.
Cordialmente
20 anni di terapia con benzodiazepine sono tanti e non si può smettere di colpo, potrebbe risentirne negativamente; deve scalare pian piano sotto la guida di uno specialista. Meglio ancora se il collega è esperto di Omeopatia e/o agopuntura: sarebbe il top!
Buongiorno, certamente l'agopuntura può essere un valido aiuto per accompagnare un percorso di disassuefazione da farmaci, tuttavia bisogna tenere in conto la situazione generale, il quadro diagnostico e la durata del trattamento farmacologico che si vorrebbe sospendere. In nessun caso la sospensione dovrebbe essere improvvisa, pena la comparsa di sintomi anche molto importanti ed un probabile scompenso dello stato emozionale per il quale il farmaco veniva assunto. Pertanto è indispensabile parlare del proprio proposito con lo specialista curante e valutarne insieme a lui la fattibilità attuale ed eventualmente le modalità graduali con cui attuarlo. Come già riferito da un Collega, un sostegno psicoterapeutico dovrebbe ugualmente essere contemplato e, in questo contesto integrato, l'agopuntura può certamente essere un valido supporto.
Un cordiale saluto

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