Anche io prendo l'alprazolam da molti anni... credo 10.... l

18 risposte
Anche io prendo l'alprazolam da molti anni... credo 10. Senza quel medicinale non riesco ad uscire di casa... come potrei risolvere in modo sano questa situazione? Ho gia passato psicologi e psichiatri... ma non ho risolto nulla. Dicono che la mia e'una ansia da prestazione.. la mia vita e' un inferno....
Gentile utente,
intanto la ringrazio per la condivisione.
Avrei però bisogno di conoscere un po' meglio la sua storia per capire bene, quindi mi rendo disponibile ad offrire il mio supporto psicologico, con l'auspicio di superare questo suo malessere e ricominciare a vivere al meglio.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Cristina Fratto
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Gentile, qual è esattamente la domanda che pone? Non vuole più prendere l'alprazolam? Cosa vuole risolvere? Perché i percorsi precedenti non sono stati d'aiuto? Valuterebbe adesso un nuovo percorso terapeutico?
Ritengo che provando a rispondere a queste domande potremmo cercare di aiutarla ad alleggerirsi un po'.
Cordialmente,
Sara Pratticò
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Carissimo/a, la ringrazio per aver condiviso la sua storia. Una buona strada da percorrere sarebbe intraprendere un percorso di psicoterapia, parallelo al trattamento farmacologico in essere. Probabilmente non ha ancora individuato quello più rispondente ai suoi bisogni ma la invito a cercare altri terapeuti con i quali affrontare il suo malessere e cercare le cause del suo attuale disagio.
Resto a disposizione. Dott.ssa Laura Pia Altieri
Gentile utente, mi dispiace tanto sentirla così sofferente. Le consiglio di intraprendere un percorso di supporto psicologico, con uno psicologo con cui riesce ad instaurare una solida alleanza terapeutica. Il farmaco cura il sintomo, un valido supporto psicologico può aiutarla a capire le cause.
Se dovesse avere dei dubbi, può contattarmi premendo il tasto 'messaggio' sul mio profilo.
Resto a disposizione attraverso consulenze online.
Dott. Luca Rochdi
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Gentile utente,
mi dispiace che non sia riuscito ad avere un miglioramento della situazione in seguito a precedenti percorsi. Purtroppo però l'unico modo per poter uscire da questa situazione è combinare l'aiuto farmacologico a quello psicologico. Sarebbe utile capire che tipi di percorsi precedenti ha fatto e quali strategie ha appreso da questi. Resto a disposizione anche online qualora volesse parlarne per valutare l'inizio di un nuovo percorso.
Un caro saluto
Dott.ssa Vita
Gentile utente, la ringrazio per aver condiviso i suoi dubbi con noi. Comprendo le sue difficoltà e le sue preoccupazioni, e mi dispiace per i vissuti negativi che queste le provocano. Qualora dovesse ritenerlo opportuno o necessario, mi rendo disponibile a cominciare con lei un percorso , che potrebbe tornarle utile per esplorare ed approfondire le sue emozioni, esperienze e valori al fine di trovare una strada percorribile e ritrovare la serenità.
Tenga a mente che il benessere mentale è una priorità, e trovare il professionista giusto può fare la differenza.
Qualora dovesse avere dubbi, domande, o perplessità riguardo al mio lavoro non esiti a contattarmi.
Un caro saluto, dott. Daniele D’Amico
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Buongiorno e grazie per la condivisione. Se ha consultato i vari specialisti a riguardo vuol dire che probabilmente non ha trovato la giusta sintonia fino ad ora con uno psicoterapeuta, perchè oltre a una terapia farmacologica dovrebbe affiancare un percorso di psicoterapia per avere il supporto giusto per ristabilire le sue emozioni e la sua vita. Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento, sono disponibile anche per terapie on line. Un caro saluto, dssa Cristina Sinno
Gentile utente, comprendo il senso di frustrazione e disperazione che la abita, ma nonostante i vari percorsi già intrapresi, è possibile che non abbia ancora incontrato il Professionista più adeguato al disagio che porta. Se il farmaco che assume da dieci anni non è sufficiente e funzionale, allora solleciti lo psichiatra per ridefinire la terapia farmacologia.
Non si rassegni a questo inferno, perchè uscirne è possibile. Cordialmente, Dott.ssa Antonella Cramarossa
Buongiorno, mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo. Sarebbe utile consultare nuovamente il suo psichiatra se non si ritiene soddisfatto del funzionamento del farmaco e continuare a sostenere un percorso di supporto psicologico
Gentile utente,
Mi dispiace per la situazione che sta vivendo.
Nel suo caso le posso dire che se uno o due percorsi non hanno funzionato, non significa che non funzionerà con nessun professionista, probabilmente deve ancora trovare quello “giusto” con il quale stabilire empatia e alleanza terapeutica che le permettano di fare funzionare il percorso e ritrovare il benessere.
Provi un altro professionista, scegliendo con accuratezza.
A disposizione, doc. Giulia Esposito
In ambito psicologico sistemico relazionale, potresti considerare l'approccio della terapia familiare o della terapia di coppia, in quanto potrebbe essere utile esplorare eventuali dinamiche familiari o relazionali che potrebbero contribuire alla tua ansia e dipendenza dall'alprazolam. Inoltre, potresti valutare l'opportunità di coinvolgere la tua famiglia o il tuo partner nella terapia, in modo da creare un supporto più ampio e duraturo per affrontare la tua condizione. Inoltre, potresti anche considerare l'approccio della terapia cognitivo-comportamentale, che si concentra sull'identificazione e sulla modifica di pensieri e comportamenti disfunzionali che alimentano l'ansia. Infine, potresti anche valutare l'opportunità di consultare un medico specializzato in disturbi d'ansia e dipendenze, che potrebbe aiutarti a elaborare un piano di disintossicazione e a trovare alternative più salutari per gestire l'ansia. Rimango a tua disposizione per un eventuale colloquio di consultazione.
Dott. Cordoba
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Buongiorno, capisco il dolore di non vedere apparentemente una via d'uscita da uno stato di malessere duraturo... Credo che sarebbe utile affiancare una terapia alla cura farmacologica che sta facendo, cercando di capire, analizzare ed elaborare la causa che ha originato il suo disturbo.. se con le terapie che ha già fatto non ha trovato beneficio, probabilmente non è ancora arrivato a tutti i nuclei profondi legati al suo sintomo.. non si arrenda e non si dia per vinto!
Resto a disposizione.
Dott.ssa Maria Chiara Pontarelli
Salve, provi a vedere il farmaco come un alleato in questa fase della sua vita per affrontare i suoi timori, richiedendo un ulteriore aiuto attraverso una psicoterapia.
Resto a disposizione per eventuali dubbi
Cordiali saluti
Dott.ssa Daniela Chieppa
Salve, grazie per la condivisione. Come già consigliato dai colleghi, sarebbe utile affiancare un percorso terapeutico a quello farmacologico. Se già ha intrapreso in passato un percorso terapeutico dove non ha trovato il giusto beneficio, non significa che non lo troverà mai.
Resto a disposizione. Saluti Dott.ssa Di Gennaro Laura
Buongiorno,
Purtroppo i farmaci lavorano sui sintomi e non su quello che li causa... Per comprendere le cause e porvi rimedio dovrebbe rivolgersi ad uno psicologo. Purtroppo però non sempre si trova il professionista adatto a noi al primo tentativo...
Dott. Marco Cenci
Gentile utente, grazie per la sua condivisione. Dall'ultima frase emergono profonda sofferenza e disagio, che a mio avviso meriterebbero un consulto psicologico ulteriore. So che ha già tentato, ma probabilmente non si è instaurata un'alleanza terapeutica tale da instradarsi in un percorso psicologico efficace. A volte è necessario fare più tentativi prima di trovare lo psicoterapeuta più adatto a sè. Le consiglierei di riprovare, considerando anche che i farmaci lavorano solo sui sintomi e non sulle cause, per cui un percorso di psicoterapia è necessario. Inoltre, le consiglio anche di parlare con lo psichiatra che le ha prescritto la terapia, segnalandogli tutti i suoi dubbi, paure o incertezze. Resto a disposizione. Dott.ssa Baldelli Marta
Salve, non capisco la sua domanda vuole sospendere il farmaco? Vuole condurre la sua vita senza senza farmaco? Se è questa la sua domanda deve parlare con lo psichiatra prescrittore e valutare insieme qualche variazione di farmaco e di somministrazione e associare un percorso psicologico. Resto a sua disposizione. Dott.ssa Sica Angela

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