Allora io fui diagnosticato con una sindrome di Lapeyronie un annetto fa, feci una cura a base di in
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Allora io fui diagnosticato con una sindrome di Lapeyronie un annetto fa, feci una cura a base di integratori (era uno stadio iniziale-intermedio) per 3 mesi. La situazione rientrò e dolore e curvatura scomparvero (o meglio la curvatura è rimasta ma molto leggera). Da lì in poi continuai però saltuariamente ad avere erezioni blande che attribuì sostanzialmente a problemi psicologici anche perchè l'andrologo mi disse che stavo bene. Comunque settimana scorsa ho provato ad avere il mio primo rapporto post malattia e non sono stato in grado di penetrare, sono tornato dall'andrologo il quale sostiene che comunque i corpi cavernosi stiano apposto e che la mia fosse ansia. Mi ha però prescritto dalerpen 2 volte a settimana. Io l'ho preso una volta e per puro caso quel giorno ritrovai ad avere il rapporto e andò tutto liscio, inoltre le erezioni sembravano migliorate già. Comunque fatto sta che dopo averlo preso ho avuto un solo capogiro e gli occhi arrossati, che ne pensate? Inoltre il mio dubbio è: li dovrò prendere a vita? Anche perchè poi leggendo gli effetti collaterali mi sono spaventato. La seconda dose dovreu prenderla domani e ho il dubbio.
Ammesso come lei dice che fosse una Peyronie di basso grado e che la terapia sia riuscita a risolvere la questione locale, certamente la DE descritta da quella non dipendeva e non dipende. Certo possono essere in gicoo fattori stresso-emotivi, ma prima di tale etichetta vanno accuratamente valutati sia gli aspetti genitali (ecografia doppler pelvico-prostatica e testicolare, analisi base dello sperma, coltura del secreto prostatico estratto, test di Stamey) che generali (stato epato-metabolico-ossidativo, nutrizionale, ormonale, immunitario, cardio-coronarico-vascolare, fisico e stressogeno). Non ha senso rpescrivere il tadalafil o simili ad uno che sta bene, neanche se ha uno stato di stress-emotivo. Come ha sperimentato ha avuto problemi neuro-vascolari generali e non è il caso di ripetere la prova che potrebbe dare esiti anche peggiori. La DE ha ragioni diverse che vanno sempre attentamente valutate o si corrono rischi anche gravi cercando di tamponarla. Solo una diagnosi di causa ben eseguita consente di decidere se sia possibile o meno una terapia.
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