A causa della sindrome di burnout ho perso un lavoro che svolgevo con mansioni direttive da più di 3
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A causa della sindrome di burnout ho perso un lavoro che svolgevo con mansioni direttive da più di 35 anni. I primi sintomi risalgono a fine 2008 con un primo episodio significativo depressivo nel 2012 (sei mesi di stacco dal lavoro) ma fra alti e soprattutto bassi ho dovuto licenziarmi lo scorso Settembre dopo un anno circa di smart working. Dal 2012 ho provato diverse terapie farmacologiche (citalopram, venlafaxina, brentellix, prozac, amisulpride, norcapto, bupropione, dulex, quietapina + Xanax e Lexill + Inpadamina - Cosyrel e Amlodipina che prendo tuttora per crisi ipertensive). A quanto pare anche secondo il mio psichiatra trattasi di una forma farmaco-resistente. Non riesco a fare nulla, ansia per tutto. Tralasciando meditazione, yoga e similari (già provato) chiedo se EMDR possa essere di aiuto (non trattandosi di un singolo evento traumatico ma di stress cronicizzato) oppure Stimolazione Magnetica Transcranica Ripetitiva (rTMS) o Stimolazione Elettrica Continua (tDCS). Scusate la lungaggine e grazie in anticipo a tutti coloro che avranno pazienza di leggere e di rispondermi.
Buongiorno, forse dovrebbe prendere in considerazione l'ipotesi di una psicoterapia seria che possa aiutarla ad affrontare quello che non tutti i farmaci riescono a risolvere. un professionista competente saprà certamente aiutarla in tal senso.
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Salve, sono tutte strategie valide ma darei la priorità ad un buon percorso di psicoterapia
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