Esperienze
Sono entusiasta di intraprendere la carriera libero professionale e di mettere a disposizione dei miei pazienti l’esperienza maturata in oltre quindici anni di formazione e carriera Ospedaliera in giro per i reparti Ortopedici sardi e della penisola.
Il confronto con i tanti colleghi con cui ho avuto il piacere di collaborare e, soprattutto, con le migliaia di pazienti che ho avuto l’onore di curare, mi ha insegnato a mettere il paziente al centro, ascoltando le sue preoccupazioni e coinvolgendolo attivamente nel processo decisionale riguardante la sua salute.
Non curo semplicemente il paziente, me ne prendo cura, questa è la mia filosofia.
Esperto in:
- Ortopedia e Traumatologia del Sistema Motorio
Indirizzi (2)
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Prima visita ortopedica (descrizione) • 110 €
Visita ortopedica di controllo (descrizione) • 90 €
Artrocentesi (descrizione) • 30 € +2 Altro
Infiltrazione (descrizione) • 70 €
Visita ortopedica domiciliare (descrizione) • 160 €
Pazienti senza assicurazione sanitaria
Visita ortopedica (descrizione) • 110 €
Visita ortopedica di controllo (descrizione) • 90 €
Artrocentesi (descrizione) • 30 € +1 Altro
Infiltrazione (descrizione) • 70 €
18 recensioni
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DANY C.
Dott. Murgia bravissimo e competente, disponibile subito e gentilissimo ... consigliatissimo..
EF
Esperienza super positiva, il dottore è stato molto bravo, gentile, disponibile, dettagliato nelle spiegazioni, ha seguito mio figlio dopo un brutto incidente sul lavoro, indirizzandoci e consigliando il percorso migliore. Lo consiglio davvero e lo ringrazio di cuore.
Valentina Sitzia
Con il dottore è stata una prima visita.
Attento e disponibile.
Veronica
Ottimo professionista, attento e preciso. Empatico e scrupoloso, consiglio!
El
Gentile, attento ad ogni dettaglio da me riferito riguardo il mio problema,consigliatissimo
Mauro
È stata una visita che mi ha permesso di capire finalmente qualcosa di più sul mio problema e le spiegazioni del dottore semplici da capire, ha dato ottimi consigli, complimenti per tutto. Consigliato !
R.P
Dott Diego mi a trovato subito il problema molto bravo a spiegarmi il tutto assolutamente lo consiglio
Lorenza C.
Ho avuto il piacere di essere visitata dal Dr. Murgia, e posso dire senza dubbio che la mia esperienza è stata eccezionale. Dall'accoglienza al momento della visita, ogni aspetto è stato impeccabile. L'accoglienza proposta dal dottore contribuisce a creare un'atmosfera di professionalità e serenità.
Un professionista estremamente competente, disponibile e attento. Ha ascoltato con pazienza tutte le mie preoccupazioni e ha spiegato in modo chiaro e dettagliato la mia situazione. Mi sono sentita a mio agio durante l'intero trattamento e ho avuto le risposte a tutte le mie domande. Consigliatissimo!
Amerigo Atzori
La mia bambina ha avuto una rara rottura al braccino,il dott.Murgia si è attivato subito e nel giro di due giorni ci ha fatto fare una visita extraregione al Gaslini di Genova in quanto le strutture in Sardegna non erano in grado di appurare con certezza il danno. Gentilissimo e superpreparato
Giancarlo
Ottimo Dottore preparato e disponibile dopo anni di dolori mi sono rivolto a dot Murgia e grazie a lui riconduco una vita normale nel lavoro e anche nel tempo libero
L'ho consiglio
Risposte ai pazienti
ha risposto a 19 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, sono una ragazza di 26 anni, fin dall adolescenza ho sempre avuto dei brutti piedi, in particolare il destro, ho fatto vari interventi tra cui alluce valgo, quinto dito varo e rimozione di un’esostosi sul dorso del piede destro, quest’ultimo non andato a buon fine. Oggi mi ritrovo con il piede sinistro molto più magro del destro, quest ultimo è molto ciccione e largo nella parte esterna, ho consultato tantissimi medici, ma a quanto pare questo grasso al piede non è possibile toglierlo, non vivo una vita normale e serena perché cerco sempre di nascondermi. Potrò mai avere qualche speranza di migliorarlo esteticamente? Perché ho due piedi completamente diversi? Grazie per la risposta
Buongiorno. Presumo che nessun collega ortopedico le abbia mai proposto un trattamento chirurgico poiché l'asimmetria dei suoi piedi, non le causa alcun dolore o problema funzionale. Sarebbe disposta a rischiare di avere dei piedi dolorosi o ad esempio rigidi senza avere la certezza di risolvere il problema della asimmetria? Io personalmente, non rischierei nemmeno avendo la certezza di risolvere il problema estetico.
Credo sia più opportuno intraprendere un percorso che la porti ad accettare questa piccola imperfezione del suo corpo.
Spero di esserle stato utile.

Buonasera,
Sono una donna di 39 anni,
Il 27 dicembre sono caduta dalle scale, sono atterrata con tutto il peso sulla caviglia destra che si è subito gonfiata, diventata nera e non mi permetteva di poggiarci il peso, con ovviamente dolore lancinante.
Accesso al ps dove dalla lastra risulta infrazione dell’apice malleolare.
L’ortopedico a voce mi dice però che questa infrazione si trattava di una cosa vecchia, ossia accaduta in passato pertanto mi fa un bendaggio compressivo, da rimuovere in autonomia dopo 3 gg, mi prescrive crioterapia, sollevamento dell’arto e tutore bivalve dopo la rimozione della fasciatura. Mi consiglia inoltre di provare a poggiare il peso già dal giorno seguente con mio grande sgomento visto i dolori che provavo.
Eseguo il tutto con aggiunta di magnetoterapia. Torno a controllo dopo quindici giorni al ps dove dicono che è tutto ok e di rimuovere tutore.
La caviglia ancora un po’ gonfia e un po’ dolorante.
Inizio fisioterapia, onde d’urto e tecar. 6 sedute .
Il dolore però non passa. Basta un po’ di sforzo o una camminata più lunga e si accentua il gonfiore, il dolore.
Inoltre ho una continua sensazione di instabilità. Devo sempre stare attenta perché il minimo movimento brusco mi causa dolore forte.
Circa 20 giorni fa inizio ad avere anche dolore a riposo.
Non avendo avuto giovamento dalla fisioterapia, dal ghiaccio ecc e avendo ancora dolore eseguo una lastra che evidenzia apice del malleolo con aspetto condrosico.
Eseguo a seguire una RM che evidenzia:
Distensione fluida del recesso ventrale dell'articolazione tibio-astragalica.
Verosimile esito traumatico con sfumato edema della spongiosa in epifisi distale di tibia, versante
Nella norma 'aponeurosi plantare e tendine di Achille.
Sottile falda fluida nella guaina sinoviale del tibiale posteriore, in prossimità dell'inserzione scafoidea
Lieve incremento di segnale delle quaine sinoviali dei peronieri, in sede post-malleolare esterna.
Verosimile esito distrattivo con aspetto ispessito e deflesso del peroneo-astragalico anteriore.
A questo punto vorrei capire il da farsi.
Sono sempre stata convinta che la caviglia andasse ingessata ma non sono un medico quindi ho fatto quello che mi veniva detto e ad oggi oltre alla rabbia della gestione ricevuta al ps vorrei capire quale sia la strada migliore da intraprendere per non avere problemi in futuro e per ritornare ad una normalità.
Ho problemi di ernie e protrusioni discali, utilizzo le gambe per non affaticare la schiena, anche solo piegarsi sta diventando un disagio perché devo usare una sola gamba, ho dolore quando scendo le scale e sono molto stanca anche psicologicamente da questo dolore cronico, aggiunto a quello già che avevo e che stavo cercando di curare, con scarsi risultati perché avrei dovuto iniziare della ginnastica che al momento per via della caviglia non posso più fare.
Spero in un gentile consiglio e parere e nell’attesa porgo distinti saluti
Grazie per l’attenzione.
Buona sera.
Con gli elementi a disposizione posso dirle che il trattamento impostato in urgenza potrebbe essere stato congruo: in assenza di fratture il gesso è indicato solo in caso di lesioni ligamentose di una certa importanza, che viene valutata clinicamente (lassità, grado e localizzazione di edema ed ecchimosi, sedi di dolore e dolorabilità ecc.). Non avendola valutata clinicamente, questo e ciò che posso dirle sull'appropriatezza del trattamento in pronto soccorso.
Anche il dolore e l'edema che ancora le residuano, e il referto della RMN riportato sono compatibili con i normali postumi di una distorsione di caviglia di 2 mesi e mezzo fa ma, anche qui, non si può prescindere da una valutazione clinica per essere più precisi.
Non è invece chiaro se, tra i vari trattamenti fisioterapici intrapresi, lei abbia anche fatto della fisiokinesiterapia. L'instabilità che lei percepisce può essere migliorata e risolta con una serie di esercizi, come la ginnastica propriocettiva e potenziamento degli stabilizzatori della caviglia, da eseguire sotto guida e controllo del fisioterapista. Il recupero dopo un trauma, dovrebbe essere incentrato sulla fisiokinesiterapia e non su onde d'urto e tecar.
Spero di esserle stato utile.

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