MioDottore.it: Cosa consiglieresti a un paziente che si reca in visita da te per la prima volta?
Siccome l'omeopatia è una medicina della persona, e per prescrivere il rimedio più adattato ha bisogno di conoscere bene tutti sintomi sia del mentale, psichico e fisico per farsi un immagine della persona, consiglierei come primo di prendersi tempo a sufficienza (una prima visita dura sicuramente un ora e talvolta anche di più) e di osservare bene i propri sintomi con tutte modalità e eventuali cause (miglioramento o peggioramento dei sintomi. p.e. mal di testa, migliorata stando sdraiato in una stanza buia ecc.).
Cosa ti ha spinto a scegliere la tua specializzazione?
Sono diventata omeopata dopo una esperienza molto positiva per una malattia di mio figlio (dermatite atopica), che è stata curato da una mia amica omeopata, dopo che la medicina convenzionale offriva solo cortisone in questi casi che non porta ad una guarigione vera, ma sopprime soltanto.
Un momento speciale legato al tuo lavoro.
Per me ogni incontro con un paziente è un momento speciale e soddisfazioni, come con la terapia omeopatica, prima con la medicina convenzionale non ho mai avuto, perché con i rimedi omeopatici si hanno molte più possibilità di cura in più e soprattutto portano ad un benessere generale e non solo al miglioramento di un sintomo.
Tre cose che ami del tuo lavoro.
Amo il mio lavoro perché mi da la possibilità di creare anche relazioni bellissimi con i pazienti, perché mi ha aperto nuovi orizzonti e perché non finirà mai a stupirmi.