Esperienze
A seguito della mia laurea in Psicologia Clinica all’Università di Bologna, ho svolto un tirocinio professionalizzante presso uno studio di psicologia forense, approfondendo tematiche legate alla tutela dei minori, alla consulenza tecnica e al sostegno psicologico in contesti di conflittualità familiare. Ho inoltre avuto modo di approfondire la valutazione del danno psichico in ambito penale.
Questa esperienza ha arricchito la mia sensibilità verso le situazioni complesse in cui aspetti emotivi, relazionali e giuridici si intrecciano.
Durante questi anni di specializzazione ho anche intrapreso un tirocinio presso il Consultorio Giovanile di Forlì, offrendo supporto psicologico ad adolescenti e giovani adulti, approfondendo temi legati all’identità, alle relazioni familiari e affettive, allo stress e all’ansia. Questa esperienza mi ha permesso di affinare l’ascolto empatico e lo sguardo clinico verso le sfide evolutive delle nuove generazioni.
Oggi lavoro con persone adulte all’interno di una Comunità terapeutica per il recupero da dipendenze, offrendo ascolto attivo, sostegno psicologico e valutazioni clinico-diagnostiche. Oltre alle tossicodipendenze, ho iniziato anche alcuni percorsi di sostegno alle dipendenze affettive.
Nel corso degli anni ho infine ricoperto il ruolo di educatrice, lavorando con adolescenti, madri e bambini in contesti socio-educativi, con l’obiettivo di promuovere l’autonomia e il benessere attraverso un approccio integrato e multidisciplinare.
Mi occupo di sostegno alla persona e percorsi di crescita personale, con particolare attenzione alle problematiche legate a depressione, ansia, disturbi di panico e stress. Credo che ogni persona porta con sé un mondo unico: il mio compito è ascoltarlo e accoglierlo, mettendo da parte il mio sguardo per camminare accanto al suo, esplorando insieme il significato della sua realtà.
Approccio terapeutico
Aree di competenza principali:
- Psicologia clinica
Principali patologie trattate
- Ansia
- Disturbo post traumatico da stress
- Attacco di panico
- Disturbi del comportamento alimentare (DCA)
- Depressione
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Foto e video
Prestazioni e prezzi
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Consulenza online
60 € -
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Consulenza psicologica
60 € -
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Colloquio psicologico individuale
60 € -
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Elaborazione dei traumi
60 € -
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Sostegno psicologico adolescenti
60 € -
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Indirizzi (2)
Corso della Repubblica 19, Forlì 47121
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Disponibilità
Telefono
Pazienti accettati
- Pazienti senza assicurazione sanitaria
Recensioni
6 recensioni
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C
Camila
Inizialmente ero titubante rispetto all’inizio di un percorso, ma ad oggi credo sia stato uno dei più bei regali che io mi sia fatta. Con la Dottoressa Severi mi sono sentita fin da subito accolta e supportata in un periodo complicato della mia vita, grazie al cammino fatto assieme ho scoperto parti di me che ancora non conoscevo e che forse mi spaventavano. Consiglio a tutti!
• Studio privato Dott.ssa Severi • consulenza psicologica •
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L
Livia
Dovevo prendere una scelta molto importante per la mia vita e quella dei miei figli , ero bloccata da mesi per l’ansia e la paura di sbagliare.Sono riuscita nel tempo di 5 incontri a sbloccare la situazione e ne sono davvero felice
• Studio privato Dott.ssa Severi • consulenza psicologica •
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E
Emma
La Dottoressa Severi è una professionista straordinaria: sempre puntuale, estremamente disponibile e attenta. Il mio percorso psicologico con lei è stato fondamentale per la mia crescita personale. Mi sono sentita ascoltata, compresa e supportata in ogni fase. La sua empatia e competenza mi hanno aiutata ad affrontare e superare scogli difficili che mi portavo dietro da tempo. La consiglio con grande stima e riconoscenza!
• Studio privato Dott.ssa Severi • consulenza psicologica •
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M
Matilde
Dottoressa eccellente, mi ha saputa ascoltare con grande umanità, facendomi sentire capace e vista. È stata la mia prima terapeuta e non potevo chiedere professionista più adatta. Ora ho finito la mia terapia ma se dovessi necessitare di qualche sessione non esiterei a ricontattarla
• Studio privato Dott.ssa Severi • elaborazione dei traumi •
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P
Pietro
La mia esperienza con la Dottoressa Severi è stata estremamente positiva, mi sono subito sentito accolto e ascoltato in un momento particolarmente difficile. Grazie a questo percorso ho compreso meglio il mio vissuto e ho messo ordine ai miei pensieri. Ho apprezzato molto la sua capacità di creare uno spazio sicuro dove potermi esprimere senza giudizio. La consiglio vivamente a chi sta cercando un supporto in un percorso di cambiamento e consapevolezza.
• Studio privato Dott.ssa Severi • consulenza psicologica •
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E
Elisa
Ho effettuato un percorso con la dottoressa Severi perché soffrivo di ansia, in particolare per il giudizio delle altre persone.
La dottoressa con professionalità e sensibilità mi ha aiutato a comprendere il senso di ogni mio pensiero e di ogni mia emozione. Ora sento di conoscermi a fondo e mi accorgo di vivermi le situazioni (prima critiche) con serenità.
Inoltre lo studio da lei progettato è uno spazio accogliente dove mi sono sentita da subito a mio agio.• Studio privato Dott.ssa Severi • colloquio psicologico individuale •
Risposte ai pazienti
ha risposto a 1 domande da parte di pazienti di MioDottore
Salve, sono una ragazza di 16 anni quasi 17,
mi trovo in un momento della mia vita in cui sto cercando di capire meglio il mio orientamento sessuale, mi vergogno a parlare di questo ma visto che è una cosa che penso ogni giorno ossessivamente penso che parlarne sia meglio. mi ricordo che già all’ età di 5 anni mi colpiva molto il corpo femminile, ero fortemente ossessionata da una fata delle winx, e quando la vedevo rimanevo incantata.
Non ci ho mai pensato a quell’età, nemmeno sapevo che due donne potessero stare insieme. Alle elementari si iniziava a parlare di praticare autoerotismo, e visto che ho capito che i miei compagni lo facevano io incuriosita ho iniziato a farlo, avevo 9-10 anni, ho cominciato a farlo su video dove erano presenti un uomo ed una donna, premetto che l’ho iniziato a fare solo perché tutti i miei compagni lo facevano.
Con il passare del tempo più o meno a 12 anni iniziai a vedere gli uomini in modo diverso, quando guardavo video spinti etero sentivo fastidio nel vedere un uomo lì, e provavo una forte tristezza nei confronti della donna nel vederla fare quelle cose con un uomo, a dirla breve mi veniva il voltastomaco totale nel vedere una donna fare quelle cose ad un uomo. Sentivo come se il mio cuore mi diceva che io non sarei mai arrivata a fare quelle cose con un uomo, e smisi di guardarli per un po’, specifico che non vedevo porno, perché so perfettamente che non sono la realtà, infatti finivo in video non affatto pornografici ma l’effetto era lo stesso. anche se guardarli mi eccitava ma leggermente, sentivo che la cosa non mi apparteneva affatto. nello stesso periodo vidi per caso due donne che si baciavano ed ho provato una bellissima sensazione che non riesco a spiegarmi nei minimi dettagli tipo mi sono sentita libera, come che fossi destinata ad una donna. Ho iniziato a immaginarmi intimamente e la cosa mi dava tranquillità a differenza di un uomo.
Intorno i 13 anni mi sono piaciuti due ragazzi, non credo di esser mai arrivata al livello di innamoramento, ma se pensavo a qualcosa di intimo con uno di loro mi veniva il voltastomaco totale, lo vedevo come una costrizione, anche se so che era presto e non sarebbe successo nulla di ciò.
nello stesso periodo ho iniziato a pensare alle donne ma non in modo serio, dopo un po’ la cosa diventava seria e ci ho iniziato a pensare sopra, più passava e più vedevo le donne attraenti,ho iniziato a vedere video spinti dove c’erano 2 donne e mi eccitava tremendamente, così ho iniziato a pensare di essere lesbica perché avevo fretta di avere un etichetta.
poco tempo dopo ho provato a farmi piacere gli uomini ma la cosa era sempre la stessa, il pensiero di qualcosa di intimo con loro mi creava repulsione, il mio pensiero era ormai solo sulle donne.
Non ero molto sicura su questa cosa, ma ha iniziato a piacermi una ragazza, la pensavo ossessivamente tutti i giorni, lei mi stordiva completamente, avevo capito di essermi innamorata di lei, non mi era mai successo di provare quelle sensazioni con un uomo.
ho amato quella donna con una spontaneità che so che non avrei avuto con un uomo.
Immaginarmi in intimità non mi creava l’effetto che mi facevano gli uomini, anzi mi creava l’esatto contrario.
dopo poco l’ho detto in famiglia. Mia madre mi ha accettato per modo di dire, mentre mia sorella no, quando ne ha la possibilità fa battute su questo, alcune volte anche mio fratello, ma è piccolo e non lo prendo tanto in considerazione. Mia madre ha detto che forse sono così perché mio padre non è mai stato veramente presente, ma io non riesco a vedere il collegamento con questo, per me non significa assolutamente niente. tante volte mia madre ha fatto battute, inizialmente mi diceva che era una malattia e più di una volta mi ha detto di essere sprecata per stare con una donna, mi chiede di tenere segreta questa mia cosa perché non è un vanto. mi ha anche detto Dio ha creato uomo e donna per un motivo, da quella frase ho iniziato a pensare che sarei finita all’inferno, questo pensiero mi tormenta ancora. poco tempo fa per “testarlo” ancora di più ho iniziato a rivedere video spinti etero, e l’effetto che mi faceva era il solito, provavo voltastomaco perché la sento come una costrizione, il mio corpo reagisce proprio male guardando. Mi dava sempre fastidio vedere un uomo lì, mi creava dispiacere nel vedere una donna fare quelle cose ad un uomo, ed un forte disgusto nel veder un uomo toccare una donna, mi veniva proprio un rifiuto, avevo repulsione solo ad immaginare di essere al posto di lei. Infatti finivo sempre instintivamente a guardare due donne, mi sento totalmente a mio agio. attualmente la domanda me la faccio di meno, non so il motivo per il quale me la faccio ma sento anche una forte pressione familiare e sociale che mi spinge a farmela, io provo a pensare agli uomini ma non mi riesco a vedere un futuro con loro, non la sento una cosa che mi appartiene a differenza delle donne. Sento che stare con un uomo sia più spinta da una cosa all’infuori di me, infatti quando penso se starei con un uomo mi chiedo “ma è quello che voglio o perché sarebbe più accettabile?” E sento come se la mia risposta è l’ultima. Quando mi immagino con un uomo e come se sento di non rispettare i miei sentimenti, se starei con un uomo tradirei profondamente me stessa, ed io non voglio farlo, come se quando penso agli uomini il mio cuore mi ferma e mi fa pensare alle donne. ma il punto e che non li riesco a vedere come vedo le donne, li vedo come se loro non dovrebbero far parte della mia vita ma allo stesso tempo forse senza nulla di intimo ci starei,ma sono convinta che se starò con un uomo penserei ossessivamente alle donne, e come se da sempre sento di essere nata per amare una donna. riuscirei tranquillamente a farlo con una donna ma solo al pensiero con un uomo mi fa schifo. L’amore che provo verso le donne non riesco a spiegarlo ma è come se fosse più vero e forte,
Mi incanta la loro delicatezza,la loro femminilità mi stordisce completamente, amo il loro sguardo,le mani,il corpo,il sorriso, i loro lineamenti così dolci. Mi sento come se una parte di me mi spinga a farmi piacere gli uomini ma allo stesso tempo l’altra parte pensa solo alle donne. mi sono innamorata solo di donne per ora e non penso la cosa cambierà. premetto che non ho avuto un padre molto presente nella mia vita, ed non ho visto una bella storia tra mamma e papà. anche se io credo non centri nulla. con la mia psicologa siamo entrati nel discorso sul modo in cui io mi attaccherò agli uomini (lei non sa che a me non piacciono.) dopo quella seduta non so il motivo ma mi sono sentita scombussolata al massimo. lo dirò a lei ma ho la sensazione che poi penserà che sono così perché non ho avuto un buon esempio come padre. Non mi sento destinata a vivere accanto ad un uomo, ad essere sua moglie, a svegliarmi accanto a lui, e come se il mio cuore si rifiutasse, e non mi sentirei me stessa accanto ad uno.
grazie mille per una vostra opinione.
Grazie per aver condiviso un aspetto così delicato e intimo...Mi sembra che lei stia vivendo un conflitto profondo e doloroso tra ciò che sente autenticamente dentro di sè e ciò che le sembra aspettarsi da lei il contesto attorno, familiare e sociale. È molto importante che lei possa dare voce a tutto questo, senza sentirsi giudicata.
Mi colpisce come lei abbia una consapevolezza lucida su ciò che prova – su ciò che la attrae e ciò che la repelle – e su come queste sensazioni non sembrano legate a una ferita o a una reazione, ma a un sentire suo, profondo, che descrive come presente fin da piccola. Questo non esclude che la sua storia familiare sia importante, mi sembra di capire che in parte contribuisca a farla sentire confusa, sbagliata, al punto che si chiede se verrà "punita" per questo... rispetto alla sua domanda "ma è quello che voglio o perchè sarebbe più accettabile?", mi sento di dirle che immagino quanta fatica possa esserci nel riuscire a farsi spazio in un mondo dove il giudizio – spesso implicito, a volte anche esplicito – rischia di influenzare profondamente come ci percepiamo, e addirittura chi sentiamo di poter essere. Mi sembra importante riconoscere quanto coraggio ci voglia nel dare ascolto a ciò che sente davvero, al di là delle aspettative esterne. Sono certa che il primo passo possa farlo lei nell'accettare quello che sente, provando a dare ascolto a quelli che sono i suoi vissuti, le sue emozioni, provando a dedicarsi il giusto tempo e spazio. Le auguro un futuro vittorioso d'amore.
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