Dott.ssa Cecilia Petteni

Psicologa, Psicologa clinica Altro

Lido di Camaiore 2 indirizzi

16 recensioni
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Esperienze

Offro sostegno psicologico nel superamento di traumi, paure e fobie. Offro sostegno a persone, alle coppie e ai gruppi dal punto di vista psicologico, prevenendo e curando malesseri e disturbi della sfera emotiva, affettiva, relazionale e della personalità. Ho collaborato come psicologa/criminologa per il trattamento intensificato degli autori di reati contro le donne e di violenza intrafamigliare presso la casa circondariale di Sanremo e Genova Pontedecimo. Sostegno alla comunità LGBTQI+.

Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Criminologia clinica
  • Psicologia clinica
  • Psicologia della salute
  • Psicologia forense

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  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Studi Magnolia

Via Giovanni Guidiccioni, 6/B, Ghezzano

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Croce Verde Lido di Camaiore

Via Fratelli Rosselli, 2, Lido di Camaiore

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Prestazioni e prezzi

  • Colloquio psicologico

    60 €

  • Colloquio psicologico clinico

    60 €

  • Consulenza online

    50 €

  • Consulenza psicologica

    Da 50 €

  • Colloquio psicologico di coppia

    Da 110 €

16 recensioni

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  • P

    Molto professionale ed empatica, mi ha aiutato tantissimo, grazie Dottoressa Petteni

     • Consulenza Online consulenza online  • 

    Dott.ssa Cecilia Petteni

    Grazie


  • T

    La dottoressa ti fa sentire a tuo agio ed è facile parlare con lei. Ti senti sicura.

     • Croce Verde Lido di Camaiore colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Cecilia Petteni

    Grazie


  • S

    Di persone così ce ne vorrebbero di più in questo mondo.
    Ama il suo lavoro e lo si percepisce in ogni dettaglio.
    Ti fa sentire a proprio agio, ti ascolta,è attenta ed è schietta.
    Posso solamente dare un parere positivo.
    Grazie per il sostegno che ci dai.

     • Croce Verde Lido di Camaiore colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Cecilia Petteni

    Grazie davvero tanto


  • V

    Con la dottoressa Petteni mi trovo molto bene e mi sento a mio agio. Sono molto contenta del percorso fatto fino ad ora!

     • Croce Verde Lido di Camaiore colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Cecilia Petteni

    Grazie faremo un bel percorso insieme


  • B

    Una persona molto empatica ed attenta
    Ha fatto un approfondito colloquio conoscitivo

     • Croce Verde Lido di Camaiore colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Cecilia Petteni

    Grazie! Costruiremo uno splendido percorso insieme.


  • S

    Competente, simpatica e alla mano. Sa creare un'atmosfera rilassante senza farti sentire il distacco dottore paziente. Durante il colloquio non ci si sente giudicati ma si trova il modo giusto per riflettere ed elaborare.

     • Croce Verde Lido di Camaiore colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Cecilia Petteni

    Grazie di cuore!


  • C

    Una splendida persona e una Professionista con la P maiuscola, si vede molto bene che ama il suo lavoro e lo fa con competenza, serietà e senso di responsabilità assoluto, ha in "cura" mio figlio (bimbo di 13 anni con Adhd) da mesi e lui si trova benissimo. Solo una cosa da dire a questa grande psicologa: GRAZIE.

     • Studi Magnolia colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Cecilia Petteni

    Grazie di cuore!


  • L

    Mi sono sentita subito a mio agio, la dottoressa è stata accogliente e mi ha fatta sentire ascoltata e compresa.

     • Croce Verde Lido di Camaiore primo colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Cecilia Petteni

    Grazie!


  • A

    Mi ha fatto sentire a mio agio, ascoltandomi con interesse , infatti ho parlato sinceramente del mio passato, dalla nascita ai giorni d'oggi, infatti anche smattina c'è andata la figlia di una amica anche lei che è rimasta contenta , per me e' stata la prima volta in 51 anni , credo di avere fatto la scelta giusta, e'giovane e preparata

     • Croce Verde Lido di Camaiore colloquio psicologico  • 

    Dott.ssa Cecilia Petteni

    Grazie davvero!


  • C

    Accogliente, empatica, disponibile, e accurata .

     • Croce Verde Lido di Camaiore consulenza psicologica  • 

    Dott.ssa Cecilia Petteni

    Grazie


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 13 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buonasera,
Volevo farvi una domanda. Quali sono alcune tecniche che si possono utilizzare per non ricorrere al cibo come rifugio da alcune emozioni negative o dalla noia? Ogni tanto mi capita di "spiluccare" durante la giornata, soprattutto sotto stress e quando mi annoio. Vi ringrazio molto.

Intanto grazie per aver condiviso con tanta sincerità questa difficoltà, che in realtà è molto più comune di quanto si pensi. Spesso il cibo diventa un “rifugio emotivo” perché è immediato, accessibile e capace di dare un sollievo momentaneo, ma non sempre risolve il bisogno profondo che si sta cercando di colmare.
Un primo passo importante è riconoscere il legame tra emozioni e alimentazione, come stai già facendo tu. Da qui, puoi iniziare a sperimentare alcune strategie pratiche:
- fermati un momento prima di spiluccare; chiediti: “Ho davvero fame o sto cercando conforto, distrazione o calma?”. Spesso anche solo questo breve spazio di consapevolezza permette di scegliere in modo diverso.
- Tieni un piccolo diario emotivo-alimentare. Annota i momenti in cui senti il bisogno di mangiare fuori pasto e come ti senti in quel momento (ansiosa, annoiata, stanca, arrabbiata…). Questo può aiutarti a individuare i “trigger” emotivi ricorrenti.
- Trova alternative di regolazione. Quando senti il bisogno di rifugiarti nel cibo, prova attività che ti facciano stare bene e non siano legate all’alimentazione (es.fare una passeggiata, ascoltare musica, respirazione diaframmatica, telefonare a qualcuno o semplicemente concederti una pausa).
- Organizza i pasti con regolarità. Saltare i pasti o mangiare in modo disordinato può aumentare la tendenza a spiluccare. Darsi una routine alimentare aiuta anche a contenere l’impulso.
- Coltiva gentilezza verso te stessa. Capita a tutti di cercare conforto nel cibo. Non è un fallimento, ma un segnale da ascoltare. Trattati con comprensione, non con giudizio.
Se senti che questo comportamento inizia a pesarti o a influenzare il tuo benessere, può essere utile affrontarlo con un percorso di supporto psicologico, per lavorare in modo più profondo sul rapporto con le emozioni e con il cibo. Ricorda che l’obiettivo non è “controllarsi” rigidamente, ma imparare ad ascoltarsi con consapevolezza. Dott.ssa Petteni Cecilia

Dott.ssa Cecilia Petteni

Salve sono una ragazza di 28 anni,sono fidanzata da 10 anni , convivo da un anno e mezzo . Credevo prima della convivenza che il nostro rapporto fosse abbastanza sano ,si c erano dei litigi ma futilibe io non lo conoscevo davvero fino in fondo, prima della convivenza c è stata una scelta ardua su dove convivere lui voleva andare dove già aveva un abitazione ma a me li non piaceva per il motivo che davvero tutti ne parlano non. Bene del posto perché isolato buio e ci sono le mucche sulla strada ,io ho provato per 3 giorni ho fatto le valigie e tutto ma dormivo con ansia e panico perché non c era nulla li stavamo quasi in un bosco ,si c erano i suoi genitori sopra ma questo non mi rassicurava ,nel percorso per tornare a casa ho incontrato la mucca e sono sbandataaaaa. Tutto ciò mi ha portato ansia ma lui non l ha compreso al che me ne sono andata . Siamo stati 2 mesi soli poi lui ha scelto di venirmi incontro. Ok io contenta e l ho ringraziato ecc . Fino a quando iniziando la convivenza,lui mi inveiva contro sulla spesa perché spendevo troppo , perché dovevamo comprare il latte che diceva lui ecc e io mi sono messa in po' di ansia addosso e facevo come diceva lui ,ma un giorno volevo farmi una cosa surgelata e l ho presa ma forse costava troppo , mi ha urlato contro dicendo che non so fare nulla non so fare spesa non so conservare i soldi ecc ecc... I litigi man mano continuavano io lavoro fino alle 19 lui è libero professionista,non riesco a tenere orfldone come vorrei e lui mi dice non sai fare questo non sai fare quello,in più ha detto non fai sport se non fai la cena non ti sai organizzare sei una bimba ,poi però dopo che mi insulta e ovviamente purtroppo reagisco anche io verbalmente,più volte mi sono fatta la valigia ma non sono riuscita ad andarmene... Lui dice non ti sposerò mai perché sei una bimba senza voler capire o provare a capire che il problema è come vengo trattata... Pulisco metto ordine salto qualcosa nota solo ciò che non porto avanti. Ho chiesto che benissimo supportati una volta a settimana almeno per le grandi cose si casa ma nulla dice che si può fare benissimo ma lui alla fine mi aiuta ma con immondizia e basta il Grande devo farlo io e passo per una che non ha voglia di fare ,quando anche io come lui ho un lavoro e degli hobby . Quindi quando ho tempo io cerco di fare tutto il possibile ma non viene mai visto. IO non sopporto più la situazione,lui non vuole mai discutere e se ne va o in camera o divano e mette le cuffie quando iniziamo una discussione ma perché lui mi inveisce contro per questi motivi e ultimamente le discussioni sono di più perché anche io sono arrivata a non sopportare più nulla. Chi ha colpe ,io vorrei lasciarlo perché non sopporto questi atteggiamenti ma poi lui dopo le discussioni anche se non sa dialogare mai ,il giorno dopo fa come se nulla fosse io mi sento nervosa perché accuso la discussione e lui fa finta di nulla mi viene vicino sorride non chiede mai scusa ,ma mi dice mi ami? Cioè mi vuole fare cambiare idea sempre ma se ci sono dei problemi perché e non affrontarli....

La ringrazio per aver condiviso una parte così personale e delicata della sua storia. Da ciò che descrive, emerge chiaramente quanto lei stia vivendo un periodo di grande confusione, tensione emotiva e senso di fatica all’interno della relazione. È comprensibile che si senta così: quando si inizia una convivenza, spesso emergono dinamiche nuove e più profonde, che mettono alla prova l’equilibrio della coppia e la serenità individuale.
Mi sembra che stia cercando di mantenere un equilibrio tra il desiderio di far funzionare il rapporto e il bisogno di sentirsi rispettata, compresa e sostenuta. È importante riconoscere il suo sforzo e la consapevolezza che sta mostrando nel chiedersi cosa sia meglio per lei. In una relazione sana, entrambi i partner dovrebbero sentirsi liberi di esprimere i propri pensieri, bisogni e limiti senza timore di essere giudicati o svalutati. Quando questo non accade e ci si sente costantemente inadeguati, può diventare difficile mantenere autostima, fiducia e serenità.
La incoraggio a prendersi uno spazio solo tuo, magari attraverso un percorso di supporto psicologico, per comprendere più a fondo come si sente, cosa desidera davvero e come proteggere il suo benessere emotivo. Non è un segno di debolezza, ma di grande forza e responsabilità verso se stessa. Ricordi che meritare rispetto, ascolto e comprensione non è una pretesa: è un diritto. Dott.ssa Petteni Cecilia

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