Tipologie di esami urodinamici

Urologia • 28 febbraio 2017 • Commenti:

La medicina moderna si compone di molteplici branche e una tra quelle più interessanti è l’urologia.

Urologia: che cos’è e di cosa si occupa

Il significato del termine urologia deriva dal greco oyro-, ôyron cioè "urina" e dal suffisso –logia cioè studio. Questo ramo della medicina, infatti, si occupa delle patologie a carico dell’apparato genito-urinario, che comprende:

  • reni

  • vescica

  • ureteri

  • prostata

  • organi genitali.

La funzione principale dell’apparato urinario è quella di produrre ed espellere l’urina, il liquido contenente i prodotti di “rifiuto” del corpo, permettendo così di purificare il sangue.

Il ciclo di produzione ed escrezione di urina avviene in vari passaggi:

  • il sangue passa nei reni: qui viene depurato e filtrato all’interno delle unità chiamate nefroni. In questa fase inizia la formazione di urina;

  • riassorbimento nel circolo sanguigno di alcune sostanze (glucosio, acqua);

  • passaggio delle sostanze rimanenti nell’uretere (tubicini che si connettono con la vescica);

  • raccoglimento dell’urina nella vescica;

  • espulsione dell’urina attraverso l’uretra: quando la vescica raggiunge un volume sufficientemente elevato, si attivano dei meccanismi muscolari che permettono la fuoriuscita dell’urina dal corpo.

L’urologia si occupa dello studio e del trattamento di molte malattie urologiche. Le patologie di maggior riscontro sono:

  • In comune al sesso maschile e femminile:

    • ematuria (sangue nelle urine);

    • difficoltà e disturbi di vario genere legati alla minzione;

    • incontinenza urinaria (involontaria perdita di urina);

    • ritenzione di urina nella vescica;

  • Sesso maschile:

    • disturbi erettili;

    • varicocele (dilatazione delle vene nello scroto);

    • ipertrofia prostatica benigna;

    • tumore della prostata;

  • Sesso femminile:

    • cistite (infiammazione acuta o cronica della vescica);

    • prolasso urogenitale (tipicamente dopo uno o più parti naturali).

Il primo passo in presenza di uno o più sintomi a carico dell’apparato genito-urinario, fondamentale per la diagnosi precoce di una malattia urologica, è la visita dal medico specialista (urologo). I sintomi legati a queste malattie sono molteplici, qui di seguito ne elenchiamo solamente alcuni tra i più comuni:

  • bruciore durante la minzione;

  • sangue nelle urine;

  • incapacità di controllare la minzione,

  • aumentata frequenza della minzione;

  • incapacità a mantenere un’erezione;

  • sensazione di mancato svuotamento al termine di una minzione.

In presenza di uno o più di questi sintomi, è d’obbligo il consulto del proprio medico di famiglia, che potrà indirizzarvi verso una visita in un centro urologico.

Esami urologici

L’urologo si può avvalere, se ritenuto necessario, di esami urodinamici, ovvero esami strumentali che hanno lo scopo di valutare la funzionalità della vescica e dell’uretra nelle fasi di riempimento e svuotamento vescicale. Vediamoli nel dettaglio.

  • Uroflussometria: misura l’attività della vescica in fase di svuotamento registrando la velocità del flusso di urina, la durata della minzione, e la quantità di urina rimasta nella vescica.

Questo esame consente di valutare la “qualità” della minzione: permette cioè di capire se il getto urinario è normale oppure se è indebolito. Pur trattandosi di un esame semplice, è fondamentale nella valutazione delle persone affette da ipertrofia prostatica o da altre malattie che possono causare ostruzione delle prime vie urinarie.

  • Cistomanometria: valuta la funzione del detrusore (muscolo vescicale che permette l’espulsione d’urina all’esterno) nelle fasi di riempimento e la capacità d’immagazzinamento, andando a rilevare la pressione intra vescicale. Solitamente viene eseguita introducendo un mezzo di contrasto per via uretrale.

Questa tecnica permette una stima più attendibile di eventuali contrazioni involontarie, segno principale di una vescica iperattiva.

  • Elettromiografia sfinterica: studia gli impulsi elettrici generati dall’attività dello sfintere distale striato (che permette di regolare volontariamente la fuoriuscita dell’urina) durante il riempimento della vescica.

  • Elettromiografia analitica: studia l’attività dei muscoli perineali, evidenziando eventuali disfunzioni neurologiche periferiche.

Questi esami vengono eseguiti su indicazione dell’urologo, che deciderà di caso in caso, quali siano le indagini migliori a seconda della problematica con cui il paziente si presenta alla visita.

Spesso, solo uno tra questi esami è necessario a fare diagnosi, altre volte sono necessari più indagini strumentali.

La cosa da tenere sempre a mente è di non esitare a rivolgersi al medico quando si abbiano dubbi o si voglia avere informazioni più dettagliate in merito a un problema, reale o potenziale che sia.

Esperto

Vuoi un suggerimento medico? Contatta i nostri dottori!

Trova subito un dottore »

Commenti: (0)