Natale e altre feste: momento di sereno raccoglimento o "punizione divina"?

Esperto Mirella MostardaPsicologia • 15 dicembre 2016 • Commenti:

Il Natale, come altre festività, dovrebbe rappresentare un momento tipicamente familiare, durante il quale condividere piacevolmente tempo in compagnia.

E allora perché proprio quando il mondo ci vorrebbe traboccanti di felicità sentiamo invece il globo intero pesarci sul groppone?

Se questa è anche la tua impressione non sentirti un marziano: sei in buona compagnia!

Ti rivelo che, in realtà, solo per alcuni fortunati adulti e molti bambini il periodo tra Natale e Capodanno è uno dei più emozionanti dell’anno. Al contrario, per i più le feste presentano molteplici sfide, con conseguente aumento dello stress psicofisico.

Si registra un notevole aumento di disturbi di vario genere:

  • mal di testa,

  • mancanza di appetito,

  • diminuzione della capacità di divertirsi,

  • irritabilità verso chi si ha vicino,

  • continuo senso di stanchezza, accompagnato da difficoltà a riposare.

Quali sono i motivi più frequenti alla base dello “spiegabilissimo” malumore natalizio?

  • Con l’avvicinarsi della fine dell'anno è tipico fare la resa dei conti sugli obiettivi non realizzati, vuoi in campo affettivo, come in quello economico, lavorativo e via dicendo, il che può portare una visione pessimistica del proprio passato.

  • Non c’è casa in cui manchino problemi familiari: tra marito e moglie, tra genitori e figli, nonni e zii troppo intrusivi, parenti più o meno stretti, che risiedono in altre città e si offendono irreparabilmente se non raggiunti. La necessità di trascorrere più tempo a contatto, in presenza di tali criticità, è altamente ansiogena. Chi di noi non ha mai visto pacchetti natalizi volare o non ha mai pensato ‘meglio andare a lavorare’? Tranquilli, è tutto regolare!

  • Quanti sono ancora (o sono divenuti da poco) single, oltre alle persone anziane, sperimentano normalmente lasindrome del nido vuoto”. Risalta un gran senso di solitudine interiore per l’assenza di persone care, quali un compagno o i figli adulti, che hanno preso la loro strada, e non ci si può rifugiare, come di consueto, dagli amici, poiché, tipicamente, partiti per la Calabria o in compagnia dei loro familiari.

  • Per molti lavoratori, specie se liberi professionisti, l’organizzazione delle festività e degli incontri si aggiunge alle innumerevoli faccende da sbrigare, inerenti al frenetico tran tran quotidiano. Mancando, quindi, di tempo materiale, anche per pensare ed acquistare i regali, si finirà per comprare tutto la mattina della vigilia, al centro commerciale, tra l’altro in delirio. Altro che piacevole shopping!

Strategie utili per combattere il malumore natalizio

Ecco la mia proposta di strategie, utili per sopravvivere al lato oscuro delle feste, da sfruttare come occasione per riappropriarsi della propria interiorità.

  • Cerchiamo di celebrare i piccoli obiettivi raggiunti e di concepire aspettative facilmente raggiungibili, senza fare propositi di cambiamenti, francamente irrealizzabili a breve.

  • Autorizziamoci serenamente a saltare gli appuntamenti evitabili o, almeno, ridurre al minimo obbligatori incontri conviviali, con persone poco gradite e qualche indesiderata cena natalizia coi colleghi. Lo stesso vale per tutti i momenti di forzata socialità con parenti, con cui non si ha nulla a che spartire, e che si vedono solo una volta all’anno. Risparmieremo ai malcapitati la possibilità di divenire insopportabili, col rischio di tramutare il Santo Natale in un ‘santo’ litigio.

  • Oramai tutti hanno tutto: ricorriamo anche al regalo di corsi, spettacoli, un buono per l’acquisto di un libro, per un taglio di capelli …. Se è la poca disponibilità di tempo a sfibrarci, possiamo anche favorire i regali dei bambini e sostituire i doni degli adulti con raccolta fondi per una donazione. Persino regalare ciò che all’altro effettivamente manca o la classica ‘bustina’ potrebbe essere una salvezza per tutti, invece che mancanza di creatività.

  • Sentiamoci pure perfettamente normali a programmare il cenone con una famiglia di amici o in piazza o, ancora, esclusivamente con la propria famiglia ristretta. Non c’è bisogno di essere in imbarazzo, qualora il nostro Capodanno non può ambientarsi nel locale “in” o non è il momento di festeggiarlo con un viaggio.

  • Soprattutto, rinunciamo alla necessità di essere tenuti a sentirci felici per forza e accettiamo, senza colpevolizzarci, se il nostro stato d’animo è poco allegro, piuttosto che in tono con il clima di Natale esibito in TV. Diamoci pure l’opportunità di vivere questo possibile momento di solitudine, come occasione di raccoglimento, magari prendendo quel tempo, normalmente introvabile, per leggere o recuperare il sonno arretrato. E come ultima spiaggia, per i più demoralizzati, che non sanno proprio a che santo votarsi: ricordate che è solo un momento, con un inizio ed una fine.

Proprio tirando fuori questi attrezzi dalla propria cassetta per ovviare alle eventuali difficoltà ed assaporando piccoli piaceri, passeremo le migliori vacanze di Natale.

Dr.ssa Mirella Mostarda 
PNL (Programmazione neurolinguistica) e Reiki Master - Neurologa

Ricevo presso Circonvallazione Trionfale 1, int. 8, III piano. Per info: Tel 339/8577377.

 

Personalmente mi prendo cura, in particolare, del disagio psico-fisico, attraverso gli strumenti reputati più utili per ogni individuo, come visita medica, integrazione di trattamenti convenzionali e naturopatici, elementi di PNLmetafora terapeutica ed il Reiki, che consentono il raggiungimento dello stato di benessere in modo naturale e l’approfondito riconoscimento e soddisfacimento del bisogno della persona.

Prediligo, quindi, l’impiego di strumenti terapeutici e percorsi di guarigione naturali, legati anche alla crescita personale, senza dimenticare accertamenti diagnostici e trattamenti farmacologici allopatici, qualora sia reputato importante.

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