La vita senza sesso: cos’è l’asessualità

Psicologia • 23 gennaio 2017 • Commenti:

Cos’è l’asessualità?

L‘asessualità rappresenta un mondo ancora poco esplorato: gli asessuali sono coloro che affermano di non provare alcuna attrazione sessuale. Non è legata quindi alla scelta dell’astinenza né a quella del celibato, e non è neanche dipendente dall’impotenza sessuale o dall’incapacità di fare sesso (che spesso è la conseguenza di problemi psichici o fisici). È stato infatti dimostrato che gli individui asessuali sono in grado di avere erezioni o di creare le condizioni di lubrificare la vagina. Quindi provano piacere (sotto il punto di vista fisiologico), ma non hanno attrazione verso nessuno.

Gli asessuali dichiarano di essere congenitamente nati tali, per cui ritengono la loro condizione assolutamente naturale, normale e non traumatica. Semplicemente non avvertono istinti sessuali nei confronti di altri individui, che siano del proprio sesso o del sesso opposto. Talvolta infatti la definizione di “attrazione sessuale” risulta difficile in coloro che non l’hanno mai provata.

Gli studi legati all’asessualità sono relativamente recenti (i primi risalgono a circa 10 anni fa): da alcuni di essi è emerso che l’1% della popolazione mondiale ritiene di essere asessuale e di non avere alcuna pulsione sessuale. Il professor Bogaert della Brock University, ha pubblicato sul Journal of Sex Research i risultati delle sue ricerche ed ha sottolineato l’importanza di dedicare la giusta attenzione a questo fenomeno.

L’asessualità non è quindi definibile come un disordine, piuttosto potrebbe essere intesa come orientamento sessuale, alla stessa stregua dell’omosessualità o la bisessualità.

Nel mondo sono nati molti movimenti e comunità asessuali, allo scopo di “presentare” il fenomeno come naturale, del quale gli scettici possano farsene una ragione. Addirittura è stato stilato un vero e proprio glossario dell’asessualità che comprende – fra i tanti – i seguenti termini:

  • asessuale: chi non prova attrazione verso alcun genere/sesso;
  • antisessuale: esser contrari alla sessualità (a differenza dell’asessualità);
  • asessuato: una persona priva di organi genitali;
  • cotta: attrazione romantica verso qualcuno, che non implica necessariamente il desiderio sessuale;
  • non libido: non avere desiderio sessuale;
  • queer: letteralmente “inusuale”, utilizzato per includere le minoranze sessuali, fra cui gli asessuali.
     

Non bisogna pensare che la vita degli asessuali sia “triste”, perché non si tratta di una privazione forzata né prescelta. In una società fortemente sessocentrica, non provare desiderio sessuale può infatti portare ad associare l’asessualità a un’idea di mancanza o di fenomeno contro natura.  Spesso le persone asessuali provano il desiderio romantico di creare una relazione, ma senza desiderare che questa sia sancita dal sesso.

Gli asessuali non predicano l’astinenza dal sesso, semplicemente non sono affatto interessati a tutto quanto ruota intorno a quel mondo. Agli asessuali non importa convertire nuovi adepti alla castità e lo scopo del loro associazionismo è semplicemente quello di dare voce a questo fenomeno, per ottenere che chi sia orientato verso l’asessualità non si senta a disagio e chiarisca - a se stesso in primis - il senso di confusione derivante dalla consapevolezza di non avere attrazioni di tipo sessuale.

L’asessualità – considerata una minoranza all’interno delle minoranze – in certi casi non viene accettata neanche dalle comunità LGBT. L’ossessione per il sesso a volte assume valori sovradimensionati e l’asessuale può essere considerato un represso o una persona incapace di provare sentimenti. Gli asessuali sono persone che possono amare fortemente qualcuno, ma distinguendo nettamente la sfera affettiva (amore) da quella sessuale. Il sesso e l’amore – a differenza dei pregiudizi – possono essere intesi come due aspetti distinti di un legame e la mancanza, dell’uno o dell’altro, non implica necessariamente che il legame sia malato.

La definizione di asessuale, comprende delle suddivisioni:

  • grey romantico: persona tra il romantico e l’aromantico;
  • poliromantico: chi permette al partner non asessuale di fare sesso con altri;
  • aromantico asessuale:
  • biromantico asessuale;
  • eteroromantico asessuale.

Riconoscersi asessuali

Il riconoscimento è certamente una strada complessa da percorrere. Per comprendere la propria asessualità bisognerebbe conoscere liberamente tutte le forme del sesso, in modo da capire i propri gusti o il totale disinteresse verso la sfera sessuale. L’approccio alle differenti espressioni del sesso può essere:

  • fisico
  • immaginativo
  • relazionale
     

Un’attenta esplorazione potrebbe aiutare a comprendere meglio il proprio orientamento sessuale e di conseguenza raggiungere il pieno soddisfacimento. La percezione della propria asessualità può trasmettere un senso di appagamento, al contrario dell’inadeguatezza derivante dall’ignorare la propria natura sessuale.

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