La solitudine peggiora la salute: mito o realtà?

Psicologia • 6 marzo 2017 • Commenti:

La nostra epoca ha molti paradossi. Forse il più importante è questo: siamo sempre più connessi, ma allo stesso tempo sempre più soli. La solitudine è talmente diffusa che in Gran Bretagna è considerata una vera e propria epidemia, con servizi creati appositamente per sostenere le persone sole e dare loro ciò che gli manca, il contatto umano.

E non si tratta solo di una questione morale, ma di un vero e proprio problema di salute pubblica: gli studi dimostrano chiaramente che la solitudine ha effetti molto negativi sulla salute e può portare alla morte prematura molto più dell'obesità. Sentirsi soli è quindi qualcosa di inequivocabilmente collegato a diversi problemi di salute ed è uno di quei miti psicologici che corrispondono alla realtà. Ecco perché.

Gli effetti della solitudine sul cervello

Noi esseri umani siamo animali sociali e questo è evidente anche nel comportamento del nostro cervello. In un articolo pubblicato sull'importante rivista Cell è stato dimostrato il collegamento tra la solitudine e una zona del cervello detta nucleo dorsale del rafe (spesso indicata con l'acronimo inglese DRN), già conosciuta per il suo ruolo nella depressione.

L'esperimento illustrato nell'articolo studiava il comportamento dei neuroni della dopamina nella zona DRN nei topi in condizione di solitudine e in condizione di socialità. Questi neuroni erano poco attivi quando i topi erano in compagnia, ma dopo un periodo di isolamento, nel momento del ritorno alla socialità, lo diventavano. Insomma, il desiderio di non essere soli ha un fondamento biologico, proprio come il desiderio di bere o di nutrirsi, e proprio per questo non va negato o nascosto. Purtroppo, invece, avere a che fare con la solitudine è un'esperienza che molte persone vivono con vergogna, entrando in un circolo vizioso che le porta ad essere ancora più isolate, con conseguenze pessime sulla loro salute psicologica e fisica.

Gli effetti della solitudine sulla salute psicologica

Le ricerche dimostrano chiaramente un collegamento tra solitudine e depressione: le persone sole hanno più probabilità di diventare depresse, con tutte le conseguenze sulla salute psicofisica.

Quando ci sentiamo soli, siamo più vigili, abbiamo una maggiore preoccupazione e la sensazione di un pericolo incombente. Questo aumenta lo stress e peggiora la qualità del sonno e nelle persone anziane la solitudine può portare alla formazione o all'aggravarsi di problemi cognitivi, come la perdita di memoria.

La solitudine è collegata anche a una riduzione dell'attività fisica e a una diminuzione della capacità di compiere le comuni azioni quotidiane per la cura di sé.

Gli effetti sulla salute fisica

Corpo e mente sono collegati e gli effetti della solitudine agiscono su entrambi: è quello che ha dimostrato in decenni di ricerche colui che è probabilmente il più grande esperto al mondo sugli effetti clinici della solitudine, il professor John T. Cacioppo, dell'Università di Chicago. La solitudine, ha dimostrato, ha molte pessime conseguenze sulla salute del corpo, tra cui:

  • aumento dei livelli di cortisolo (ormone dello stress);

  • innalzamento della resistenza vascolare, cioè un indurimento delle arterie, con conseguente aumento della pressione e diminuzione dell'afflusso di sangue agli organi vitali;

  • infiammazioni;

  • aumento della produzione di globuli bianchi, che può interferire con l’efficienza del sistema immunitario.

Come superare la solitudine

Superare la solitudine può essere molto difficile. Il primo passo è ammettere il problema e parlarne chiaramente con qualcuno (un amico, un parente o un servizio di ascolto). Poi, bisogna imparare ad essere indulgenti, eliminare il senso di colpa e di fallimento, e provare a parlare a se stessi come si farebbe a un amico nella medesima situazione. Se non ci si sente in grado di farlo, si può prendere in considerazione di parlare con un terapista.

Infine, si possono cercare delle attività che permettano di entrare in contatto con altre persone, ma che siano prima di tutto gratificanti (come sport, volontariato, attività culturali, ecc.).

Esperto

Vuoi un suggerimento medico? Contatta i nostri dottori!

Trova subito un dottore »

Commenti: (0)