L’ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder) è un vero e proprio disturbo?

Psicologia • 20 gennaio 2017 • Commenti:

Avete sentito parlare del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD)?

Oggi l’ADHD è una diagnosi comune per milioni di bambini e adulti in tutto il mondo.

Quasi ogni organizzazione, medico e psicologo hanno da tempo concluso che l’ADHD è un vero e proprio disturbo medico, ma ci sono ancora tanti scettici che non credono che si tratti di un vero e proprio disturbo.

Cos’è l’ADHD e come si manifesta

L’ADHD è una condizione caratterizzata da un modello costante di disattenzione e distraibilità, con o senza iperattività. Il disturbo si manifesta in 3 forme:

  • inattentiva, viene di solito definita come ADD (disturbo da deficit di attenzione). Ciò significa che il soggetto affetto mostra sintomi di disattenzione o facile distraibilità, ma non è iperattivo o impulsivo;
  • iperattiva, il soggetto affetto mostra sintomi di iperattività, ma non di disattenzione o facile distraibilità;
  • combinata, il soggetto affetto mostra sintomi di disattenzione, distraibilità ed iperattività.

Lo stesso soggetto può evolvere da una forma all’altra.

È l’ADHD un vero disturbo?

Esistono numerose ricerche e teorie su questo argomento ed è chiaro che il dibattito, che circonda la legittimità di ADHD come un vero disturbo mentale, non è di certo finito. Anche se l’ADHD è stato scientificamente esplorato, rimangono tante domande senza risposta, che mettono in evidenza la necessità di ulteriori ricerche su questa condizione controversa e contestata.

Vediamo alcuni dei argomenti pro e contro l’ADHD come un vero disturbo:

Argomenti Pro
 

  • I risultati degli studi genetici hanno dimostrato che la prevalenza della psicopatologia è più alta nei soggetti con l'ADHD e che l’incidenza dell’ADHD è maggiore tra gli gemelli, indicando che i fattori genetici possono contribuire allo sviluppo della condizione.
     
  • Diversi studi neurologici hanno dimostrato che esistono anomalie a livello del sistema della dopamina. La dopamina è un neurotrasmettitore essenziale per l'attenzione.
     
  • Studi che hanno utilizzato tecnologie di neuroimmaging (in grado di misurare il metabolismo cerebrale) hanno dimostrato diminuzione delle dimensioni della corteccia prefrontale e un declino di 10% dell'attività cerebrale.
     
  • La maggior parte delle ricerche hanno dimostrato l'efficacia dei farmaci psicostimolanti e della terapia comportamentale nel trattamento e il controllo dei sintomi associati all’ADHD.

Argomenti contro
 

  • Alcuni credono nella possibilità che l'ADHD non sia altro che un esempio della 'medicalizzazione' dei comportamenti fastidiosi e problematici, difficili da controllare nei bambini.
     
  • Da altri l’ADHD viene considerata una diagnosi che risulta dallo stile di vita moderno e rende necessario l’uso dei psicostimolanti (come il metilfenidato) per aumentare il rendimento, rendendo possibile per le persone affette di evitare i sentimenti di colpa e la responsabilità personale per i loro problemi e fallimenti.
     
  • Nonostante le ricerche, la scienza non ha ancora scoperto un marcatore biologico che sia caratteristico per l'ADHD.  Per questo disturbo non ci sono test o marcatori in grado di assicurare che la diagnosi sia corretta, perciò, secondo gli scettici, la diagnosi viene ottenuta in modo molto soggettivo.
     
  • I critici sostengono anche che il numero dei casi con questa diagnosi si è elevato molto negli ultimi anni. Secondo loro ci sono diverse malattie o problemi medici che hanno gli stessi sintomi usati per diagnosticare l’ADHD, questo può portare ad un’errata diagnosi.
     
  • I cambiamenti a livello del cervello evidenziati dagli studi non sono sufficienti per diagnosticare il disturbo. L’eziologia o le cause di questo disturbo restano ignote.
     
  • I più scettici mettono in dubbio l’esistenza stessa del disturbo e ritengono fraudolente le diagnosi, effettuate per portare guadagno all’industria farmaceutica, sostenendo che i psicostimolanti usati per trattare l’ADHD favoriscano la dipendenza da questi medicinali.

Nonostante tutti gli argomenti che sostengono che l’ADHD non sia un vero disturbo, i sintomi delle persone che soffrono da questa condizione sono reali. L’ADHD non è un problema solo dei bambini, ma anche degli adulti e, anche se spesso la diagnosi può essere ottenuta molto facilmente, per tutti i soggetti questa condizione rappresenta un vero e proprio disturbo.

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