Guida SEO per articoli - Docplanner Italy

Suggerimenti • 8 settembre 2016 • Commenti:

Indice

  1. Introduzione: scrivere un articolo secondo la prospettiva SEO

  2. Come scrivere i tuoi articoli su MioDottore: guida pratica in 10 punti

  3. In che modo il nostro team vi aiuterà nella stesura degli articoli?

Introduzione: scrivere un articolo secondo la prospettiva SEO

Che cosa significa SEO?

SEO è un acronimo Inglese che sta per Search Engine Optimization, termine che potremmo tradurre come “ottimizzazione per i motori di ricerca” e che racchiude tutte quelle attività che servono ad aumentare il volume di traffico che un sito web riceve dai  motori di ricerca.

La prospettiva SEO: perché è importante per la tua visibilità

Al giorno d’oggi, com’è ben noto, internet è la fonte primaria e privilegiata per qualsiasi tipo di ricerca: il motore di ricerca principale, secondo le statistiche, è Google, che detiene circa il 95% del mercato in Italia, seguito da Bing e da Yahoo.

Una recente ricerca condotta dall’Università  "La Sapienza” di Roma, dall’Istituto Superiore di Sanità e dall'Agenzia Italiana del farmaco (AIFA) sembra corroborare ulteriormente l’importanza del web anche per quanto riguarda l’ambito medico-sanitario: quando si tratta di ottenere consigli sulla salute, la rete è diventata il secondo punto di riferimento (dopo i medici, naturalmente) per il 74% degli Italiani.

Allo stesso tempo, però, l’enorme diffusione del web e del suo utilizzo ormai universale ha creato un numero enorme di pagine web, spesso dedicate al medesimo argomento o con lo stesso scopo: non conta più soltanto il contenuto di una pagina, ma anche la modalità secondo cui tale contenuto è stato elaborato.  

La SEO è quindi uno strumento fondamentale in quanto permette di intercettare utenti interessati ad un determinato argomento (che può essere anche un prodotto o un servizio), attirandoli  su un determinato sito web nel momento stesso in cui effettuano una ricerca.

Una pagina dal contenuto ottimo ed ineccepibile da un punto di vista accademico o scientifico  potrebbe tuttavia ritrovarsi “penalizzata dal punto della visibilità sui motori di ricerca, per il semplice fatto di non corrispondere ai parametri che attualmente garantiscono un buon livello di visibilità su Google o altri motori di ricerca.

A questo punto, sarà ben chiaro un fatto di vitale importanza: un buon articolo web dovrà attenersi a due principi apparentemente opposti, ma in realtà complementari: dovrà offrire contenuti interessanti e utili per il lettore, ma al contempo non potrà mai prescindere da una prospettiva SEO che ne garantisca la visibilità sui principali motori di ricerca.

Lo scopo di questa piccola guida vuole essere proprio quello di aiutarti a scrivere i tuoi articoli su MioDottore al meglio grazie all’applicazione di pochi consigli pratici, in modo da garantirti la massima visibilità sul web e offrire al contempo un servizio utile a utenti web interessati alla tua area di specializzazione.

Come scrivere i tuoi articoli su MioDottore: guida pratica in 10 punti

1. Il contenuto deve essere unico: non si può copiare ed incollare il contenuto da Wikipedia o altri siti web (compreso il proprio sito o blog): se Google riconosce che il contenuto non è originale, tale situazione  si traduce in una visibilità molto ridotta per il vostro articolo, perdendo il vantaggio competitivo garantito da un testo originale.

Inoltre, la vostra esperienza accademica e professionale nelle materie di cui tratterete nei vostri articoli vi permetterà di scrivere un testo sicuramente più interessante  di qualsiasi articolo “generalista” disponibile sul web e di trarne maggior vantaggio in termini di apprezzamento e visibilità. Questo per voi è un vantaggio competitivo da non sottovalutare, anzi!

2. Includete le parole chiave, ossia le parole che il paziente userà per cercare lo specialista o le prestazioni su internet. Pensate al massimo a 3 parole chiave.

Esempio: Chiave 1 - dermatite, Chiave 2 - Problemi della pelle - Chiave 3 Dermatologo

Nell’elaborare le parole chiave, consigliamo un piccolo trucchetto per renderle quanto più efficaci: immaginate di essere nei panni di un utente che debba ricercare il vostro articolo sul web: quali sarebbero le parole che digiterebbe per trovarlo? Immaginiamo che, appunto, l’utente abbia un problema di dermatite o pensi di esserne affetto e voglia informarsi su tale patologia: sicuramente “dermatite”, “problemi della pelle” e “dermatologo” potrebbero essere delle importanti chiavi di ricerca per l’utente.

3. Le frasi che contengono le parole chiave devono sempre apparire quanto più naturali possibile: se non siete sicuri che una parola chiave si adatti bene al testo che stai scrivendo o se pensate che, utilizzando quella parola chiave, il testo non sia chiaramente comprensibile, evitate sempre di utilizzare quella parola chiave. Bisogna evitare sempre di forzare la stesura del testo per inserire delle parole chiave.

Il nostro team di editori provvederà ad ottimizzare il testo in fase di revisione, inserendo le parole chiave nella giusta densità.

4. Lunghezza minima del contenuto: la lunghezza minima di un articolo dovrebbe essere di circa 600-700 parole: articoli con molto contenuto consentono a Google di indicizzare i topic (argomenti) per cui vogliamo farci trovare su Internet. Inoltre, gli articoli con un contenuto troppo esiguo (thin content) hanno un posizionamento peggiore su Google in termini di visibilità.

5. Evitate articoli troppo “prolissi”: al contempo, si suggerisce di non eccedere nella lunghezza quando si elabora un articolo: un documento eccessivamente lungo diventa impegnativo da leggere. Tenete sempre da conto due fattori fondamentali:

  1. L’attention span (ossia la soglia di attenzione) dell’utente medio della rete: recenti ricerche dimostrano che in media la soglia di attenzione degli individui si è abbassata in maniera enorme negli ultimi decenni, per tutta una serie di fattori connessi soprattutto all’uso delle nuove tecnologie: un contenuto troppo lungo rischierebbe di far precipitare ben presto il livello di attenzione (e dunque l’interesse) del vostro lettore!

  2. La pagina web non è un documento cartaceo: Leggere un testo dallo schermo di un computer o di uno smartphone è più faticoso rispetto a leggere la pagina di un giornale o di un libro.

6. Dividete il testo in diverse sezioni: un articolo contenente diverse sezioni (una breve introduzione, una serie di sotto-sezioni o paragrafi, un’eventuale sezione conclusiva) risulterà più accattivante e di facile lettura per l’utente.

Come esempio pratico, potreste prendere anche la struttura dell’articolo che state leggendo in questo momento: immaginate che non sia suddiviso in più parti ben definite, ma che sia al contrario un blocco unico di testo senza spazi né suddivisioni o paragrafi: sarebbe molto più difficile e stancante da leggere, vero?

7. Laddove possibile, utilizzate degli elenchi puntati:

  • Sono molto efficaci nel fornire informazioni utili in maniera schematica e precisa;

  • Vi aiuteranno a sintetizzare concetti lunghi e complessi in modo veloce;

  • Spesso hanno anche un certo appeal  presso i lettori, perché facilitano la lettura dele pagine web.

8. Se possibile, evitate di usare un linguaggio troppo complesso o tecnico: ovviamente, ci rendiamo conto del fatto che un certo “gergo” medico-scientifico non possa essere evitato all’interno degli articoli che scriverete, al contempo però bisogna rimarcare come spesso l’utente non sia un esperto di medicina e possa dunque avere scarsa dimestichezza con termini tecnici o scientifici: il segreto, probabilmente, sta nell’usarli quando sono strettamente necessari ai fini dell’articolo.

Inoltre, evitate di un utilizzare un linguaggio troppo complesso o ricercato: ciò non significa utilizzare una sintassi involuta o inelegante, ma semplicemente tener conto del fatto che vi rivolgerete ad utenti di differente estrazione culturale e professionale.

Un buon esercizio è quello di immaginare di avere davanti un paziente privo di conoscenze mediche specifiche e di dovergli spiegare nella maniera più semplice possibile una procedura medica, le motivazioni per cui dovrà effettuare un esame o gli effetti di una certa patologia.

9. Attingete pure alla vostra esperienza professionale…. La vostra esperienza professionale sarà senza dubbio un’ottima fonte da cui attingere, non solo per quanto riguarda nozioni e dati, ma anche per citare esperienze professionali significative che possano aiutare il lettore a comprendere meglio la vostra prospettiva riguardo all’argomento analizzato nell’articolo.

Inoltre, molti lettori sicuramente apprezzeranno l’occasione di poter leggere aneddoti di prima mano da parte di professionisti del settore, qualora pertinenti all’oggetto della loro ricerca.

10.  …ma non divagate troppo: Nel mondo del web vincono la sintesi, la velocità e l’utilità. Troppe divagazioni, per quanto possano apparire affascinanti e interessanti in una conversazione “faccia a faccia”, sul web rischiano invece di appesantire il contenuto in maniera controproducente ai fini di una maggiore visibilità e di una buona fruizione per l’utente.

In che modo il nostro team vi aiuterà nella stesura degli articoli?

Ovviamente, qui a MioDottore siamo ben coscienti del fatto che la vostra professione non è quella di giornalista, copywriter, proofreader o editor. Inoltre, sappiamo bene quanto una professione difficile e impegnativa come quella medica non lasci molto tempo per altre attività.

Per questo motivo, una volta che il vostro articolo sarà stato scritto, il nostro team di editori e copywriter avrà sempre modo di revisionare l’articolo e, qualora necessario, di apportare delle modifiche funzionali allo scopo di ottimizzare ulteriormente l’articolo secondo una prospettiva  editoriale che garantisca il maggior numero di lettori e crei interesse attorno all’articolo.

Tali modifiche ovviamente non hanno nulla a che vedere con un cambiamento sostanziale dei contenuti scientifici dell’articolo, ma serviranno a garantire una maggiore visibilità sul web per l’articolo (e per l’autore dello stesso). Le modifiche non sono mai “fini a sé stesse” ma ben ponderate allo scopo di rendere più appetibile l’articolo per gli utenti della rete.



Il nostro scopo ultimo in tal senso è quello di creare un blog che abbia dei buoni contenuti dal punto di vista medico-scientifico, ma che goda anche di un seguito sempre maggiore di utenti e lettori: per questo motivo, l’assistenza, la cooperazione attiva e aperta e un buon lavoro di collaborazione con il nostro team non mancheranno mai e anzi saranno le basi per lo sviluppo di una fruttuosa e innovativa partnership creativa ed editoriale.  

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