I reni e la dialisi peritoneale

Urologia • 26 marzo 2017 • Commenti:

La dialisi è una terapia in grado di riprodurre artificialmente alcune funzionalità renali, aiutando a liberare il sangue dai prodotti di rifiuto. Normalmente viene utilizzata in casi di insufficienza renale acuta o cronica, ossia quando i reni non riescono a svolgere adeguatamente la loro funzione di filtro.

Quando i reni non funzionano più

L'insufficienza renale cronica è una grave condizione caratterizzata da una graduale perdita della funzionalità renale che può essere provocata da diverse condizioni, tra cui la presenza di diabete mellito di tipo 1 o 2, glomerulonefrite o rene policistico.

La perdita di funzionalità renale determina l’alterazione di alcuni meccanismi:

  • altera lo smaltimento delle sostanze di rifiuto presenti nel sangue, provocandone il progressivo accumulo;

  • altera la regolazione idrosalina del sangue, provocando l'accumulo di fluidi in diversi distretti corporei come gambe o caviglie;

  • altera la regolazione dell’equilibrio acido-base del sangue;

  • altera la produzione dell'eritropoietina.

Gli effetti dell'insufficienza renale sono irreversibili, ma tramite un trattamento adeguato si può rallentare l'evoluzione della patologia.

Come funziona la dialisi?

Per ovviare alla perdita di funzionalità renale si può ricorrere alla dialisi, una tecnica che prevede il filtraggio del sangue del paziente attraverso una membrana dotata di pori sufficientemente larghi da permettere il passaggio di piccoli ioni e soluti, ma non abbastanza da lasciar passare componenti più grandi come globuli rossi e proteine plasmatiche. Dall'altro lato della membrana scorre un particolare liquido di dialisi, la cui composizione assicura che i soluti più importanti rimangano in circolo.

Questa procedura, sviluppata negli anni quaranta e divenuta ormai standard, permette di migliorare la qualità della vita dei pazienti soggetti ad insufficienza renale, contribuendo al mantenimento dell’equilibrio dell’organismo tramite diverse funzioni:

  • rimuove sostanze tossiche, sali minerali e liquidi in eccesso, impedendone l’accumulo;

  • mantiene l’equilibrio di ioni come potassio, sodio e bicarbonato nel sangue;

  • aiuta a mantenere sotto controllo la pressione sanguigna.

Sfortunatamente, la dialisi compensa solo in parte la perdita della funzione renale e non rappresenta una cura definitiva, perciò il miglior trattamento per l’insufficienza renale rimane, quando possibile, il trapianto di rene.

La dialisi peritoneale

Esistono due diverse tipologie di dialisi: l’emodialisi e la dialisi peritoneale.

Quest’ultima può essere svolta in casa: il filtraggio del sangue viene effettuato direttamente all’interno dell’organismo, sfruttando la membrana peritoneale che riveste l’interno dell’addome come membrana di scambio. Tramite un intervento chirurgico viene impiantato nell’addome del paziente dializzato un catetere: durante la terapia la soluzione dializzante attraversa il catetere, andando a riempire la cavità peritoneale, e tramite la membrana peritoneale viene effettuato lo scambio di soluti tra la soluzione ed i capillari del peritoneo, permettendo il recupero dei liquidi in eccesso e dei prodotti di rifiuto.

Esistono due differenti tipi di dialisi peritoneale:

  • dialisi peritoneale continua (CAPD)

  • dialisi peritoneale continua ciclica (CCPD)

La dialisi CAP non necessita di alcuna apparecchiatura ed il paziente può eseguirla in autonomia al proprio domicilio, quattro o cinque volte al giorno. Si utilizzano dei sacchetti contenenti liquido di dialisi che viene infuso nella cavità peritoneale attraverso il catetere. La soluzione dializzante rimane nell’addome per quattro o cinque ore prima di essere recuperata e sostituita con del nuovo liquido di dialisi. Mentre la soluzione dializzante è nella cavità addominale, il paziente può dedicarsi alle sue normali attività quotidiane.

La dialisi CCP sfrutta un macchinario automatico detto cycler e di norma viene eseguita a domicilio. La grande differenza tra queste due pratiche sta nell’autonomia del paziente: il cycler infatti gestisce automaticamente gli scambi secondo uno schema personalizzabile, permettendo ad esempio il trattamento notturno.

Vantaggi e svantaggi

La dialisi peritoneale permette di alleviare le problematiche legate all’insufficienza renale, ed è generalmente raccomandata per i bambini e per gli adulti che, oltre alla malattia renale, non presentano altre condizioni di salute gravi come malattie cardiache o cancro.

Tra gli svantaggi legati alla dialisi peritoneale c’è la possibilità di incorrere in diverse complicazioni ed effetti collaterali, tra cui i principali sono:

  • prurito alla pelle durante o in seguito alla procedura della dialisi;

  • anemia e persistente sensazione di stanchezza;

  • ipotensione o ipertensione;

  • iperkaliemia;

  • aumentato rischio di sviluppare peritonite o infezioni da Staphylococcus aureus;

  • amiloidosi.

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