Calcoli renali negli animali

Urologia • 26 febbraio 2017 • Commenti:

I nostri amici a quattro zampe possono sviluppare calcoli ai reni esattamente come noi esseri umani. I calcoli renali si formano dall’aggregazione di diversi sali minerali (calcio, fosforo, magnesio) e possono raggiungere diverse dimensioni.

Talvolta, i calcoli renali possono bloccare il flusso dell’urina e dar luogo ad occlusioni ed infezioni alle vie urinarie: in questi casi è necessario portare il proprio animale dal veterinario, per evitare complicanze più serie.

Quali sono le cause dei calcoli renali?

Le cause che determinano la formazione di calcoli renali nei cani e nei gatti sono molteplici. Le più comuni includono:

  • aumento dei livelli di alcuni minerali (calcio, magnesio, fosfati) all’interno delle urine, che diventano eccessivamente sature creando le condizioni per la precipitazione di cristalli, che tendono ad aggregarsi per dar luogo alla formazione dei calcoli;

  • la presenza di un pH delle urine acido o basico può facilitare la formazione di calcoli, pertanto è importante che il pH sia mantenuto nei limiti fisiologici;

  • infezioni batteriche alterano il pH delle urine e di conseguenza promuovono la formazione di calcoli renali;

  • maggiore riassorbimento di acqua da parte dei reni;

  • alterazione del metabolismo di alcuni minerali in alcune razze di cani (Schnauzer nano, Cocker, Yorkshire e Bulldog inglese) e gatti (Persiano, Himalaiano, Burmese).

Come capire se il nostro amico a quattro zampe ha i calcoli renali?

I sintomi principali dei calcoli renali negli animali sono:

  • presenza di sangue nelle urine (ematuria);

  • difficoltà ad urinare (disuria);

  • aumento della frequenza della minzione (polliachiuria).

La presenza di sangue nelle urine può essere causata da un’infiammazione alle vie urinarie provocata dal calcolo renale. Quando le vie urinarie si infiammano tendono a provocare gonfiore e dolore. Talvolta i calcoli renali bloccano il flusso dell’urina e quindi l’animale mostrerà segni correlati a tale grave condizione: letargia, mancanza di appetito e vomito.
 

Come diagnosticare i calcoli renali negli animali?

Se si ha il sospetto che il nostro pelosetto stia manifestando i sintomi di un calcolo renale, è meglio rivolgersi al più presto ad un veterinario. Il veterinario dopo aver annotato i sintomi che il cane o il gatto presenta, procede con l’individuazione del calcolo renale.

I calcoli di maggiori dimensioni possono essere individuati mediante palpazione della regione addominale, per quelli più piccoli è necessaria una radiografia.

In alcuni casi, il veterinario esegue anche analisi delle urine utili ad avere indicazioni circa la tipologia di calcoli.

Come curare i nostri animali con calcoli renali?

Il trattamento dei calcoli renali è legato alla tipologia e alle dimensioni dei calcoli.
In generale, è possibile seguire i seguenti trattamenti:

  • farmaci: è possibile assumere alcuni farmaci o integratori che modificano il pH delle urine e facilitano la frammentazione dei calcoli. Gli antibiotici sono invece prescritti per prevenire o trattare le infezioni delle vie urinarie. In alcuni casi, è consigliabile anche l’assunzione di antidolorifici e antinfiammatori per ridurre il dolore addominale;

  • alimentazione: il tipo di alimentazione può aumentare i rischi di formare calcoli renali ed è quindi importante che i cani e gatti seguano una dieta specifica. È quindi consigliabile una dieta che sia a basso contenuto di proteine, fibre, fosforo e magnesio. Si è inoltre osservato che per indurre il proprio cane o gatto a bere con maggiore frequenza, è possibile aumentare la quantità di cloruro di sodio negli alimenti secchi. Una dieta correttamente seguita aumenta la diuresi e ripristina il regolare pH delle urine, riducendo i rischi di infezioni;

  • rimozione dei calcoli: i calcoli di minori dimensioni possono essere rimossi tramite uroidropropulsione. Un catetere raggiunge il calcolo che viene colpito da un getto di soluzione salina così da spingere il calcolo in vescica e consentirne l’espulsione. Per i calcoli più grandi si può decidere di ricorrere alla chirurgia e a tecniche quali la litotrissia ad onde urto.

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