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Studio di Psicologia
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Pazienti senza assicurazione sanitaria


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Esperienze

Su di me

Riconoscere il bisogno di supporto è un segno di forza. Sono il Dr. Angelo Cetera, psicologo e psicoterapeuta in formazione, specializzato in psicolog...

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Formazione

  • Università degli studi di Roma

Specializzazioni

  • Psicodiagnostica
  • Psicologia sportiva
  • Psicologia dell'età evolutiva
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  • Inglese

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Ogni conversazione con il dottor Cetera ha avuto sempre risvolti positivi, nell'aiutarlo e guidarmi a comprendere aspetti del mio percorso di crescita. La sua grande capacità di ascolto e la sua capacità empatica sono qualità che apprezzo molto. È stato molto efficace nel guidarmi a ritrovare la motivazione professionale e nel suggerirmi strumenti per trovare un equilibrio emotivo su cui costruire un percorso di crescita.

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È stata una bellissima esperienza, il dottore è molto preparato e attento.

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Professionista preparato, disponibile e molto bravo a metterti a proprio agio...
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Risposte ai pazienti

ha risposto a 2 domande da parte di pazienti di MioDottore

Buongiorno. Sono una ragazza di 26 anni. Ultimamente ho un rapporto difficile con mia madre. Mia madre viene da una famiglia Tunisina venuta in Italia quando lei era molto piccola. Mia nonna era molto esigente, soprattutto con mia madre. Mia nonna ha avuto mia madre molto giovane e mia madre mi ha sempre raccontato che mia nonna si metteva sul suo stesso piano. Non andavano molto d’accordo. Mia nonna è ed è sempre stata il centro del loro nucleo familiare. Mio nonno lavorava e rientrava a casa tardi. Mia nonna lavorava e si occupava della casa. Circa 26 anni fa mia nonna entra in uno stato depressivo molto elevato e si ammala (non so bene le dinamiche) tanto che dopo poco tempo sviluppa diabete di tipo I. Da lì in poi tutta la famiglia (mia madre, mio zio e mio nonno) si è ancora più stretta intorno a lei assecondato qualsiasi dei suoi bisogni. Nella mia famiglia, da parte di mia madre, hanno tutti un problema con il cibo. Sono tutti (tranne mio nonno) molto magri ed è come se nutrissero gli altri invece che se stessi. Per questo motivo io e mia sorella siamo state sovrappeso.
Sono molto gelosi della famiglia fa parte di mio padre, che è completamente l’opposto.
Il mio rapporto con mia madre è sempre andato bene perché io ho sempre assecondato le sue richieste e il modo in cui lei voleva che io fossi, facendo, qualche volta, quello che volevo alle spalle.
Al liceo andavo molto bene. Quando, però, mi sono trovata a dover scegliere l’università (rigorosamente obbligatoria per mia madre) sono entrata in crisi. Mia mamma voleva che facessi medicina. Feci il test ma non entrai e mi iscrissi a ingegneria. Dopo un po’ faccio ricorso perché lei e mio zio volevano che lo facessi e io ho accettato. Vinco il ricorso ed entro a medicina. Il trasferimento è stato traumatico, però accettai. Ho passato 5 anni pessimi. Non riuscivo a studiare e non volevo farla ma in me risuonava sempre la stessa frase “ti pare che lasci medicina”. Nel frattempo mi fidanzo con un ragazzo che studiava ingegneria. Mia madre lo adorava. Lui era la mia via di fuga. Mia madre non mi ha mai vietato di fare niente, ma emotivamente mi permetteva di fare tutto con lui. A mia mamma non stanno tanto simpatiche le mie amiche più care e io certe volte dicevo che uscivo con lui. Dopo 6 anni lui mi lascia, in malo modo. Iniziò ad avere una crisi. Mia sorella di trasferisce a Milano per studiare. Mia mamma non ha mai voluto che noi andassimo fuori perché ci ha sempre voluto vicino. Stiamo cambiando casa e ne hanno trovata una con una casetta piccola accanto per me. Sono molto grata di questa cosa soprattutto perché mi fanno un posto mio mentre studio ancora.
Parlando anche con mia sorella mi rendo conto di voler cambiare facoltà e faccio il trasferimento. Mia madre mi dice che è contenta ma non è così.
Per colp del trasloco dobbiamo trascorrere un po’ di tempo a casa dei miei nonni. Mia nonna si fa in quattro per farci sentire a casa nostra. Ma è comunque una persona molto nervosa. Ha sbalzi di glicemia continui e alterna stati nevrotici a stati in cui non capisce più nulla.
Mia mamma inizia ad essere sempre più pesante. Ho iniziato a fare un po’ più tardi quando uscivo e un sabato sera torno a casa per le 2 (era un po’ di tempo che qualche volta facevo tardi) mi fa una piazzata, urlando, fino alle 3 dicendomi che ci stavano ragazzi più piccoli di me già laureati che lavoravano e non facevano così tardi il weekend.
All’inizio mia nonna era dalla mia parte e cercava di parlare con mia mamma ma mia mamma è molto rigida e severa.
Nonostante mia nonna stia cercando di farci stare bene, siamo in 5 con due cani e due gatti. Per le vacanze di natale scende mia sorella e diventiamo 6. Mia nonna ha un dispositivo attaccato al braccio che misura la glicemia e suona tutta la notte e io dormo in camera con mia nonna. Mio zio chiama a tutte le ore e l’ultima volta alle 5 del mattino, lamentandosi che noi dormivamo e dicendo che era normale chiamare a quell’ora. La cena di Natale non è stata bella. Mio zio ha iniziato ad attaccare me e mia sorella sull’università (è rimasto deluso perché io ho lasciato medicina) e sulla vita a Milano di mia sorella (vuole stabilirsi li anche dopo il master). Nessuno ha detto niente, tranne mio papà. Da quel giorno le cose peggiorano. Papà sta cercando in tutti i modi di parlare con mia mamma, la quale pensa che ci siamo coalizzati contro di lei.
Il fratello di mio papà ha una casa con 3 stanze libere e invita me e mia sorella a stare da loro. Dopo varie lotte noi andiamo la. Mia sorella torna a Milano e continuo a stare da mio zio, tornando di giorno a casa. Sono giorni che quando torno a casa dei miei nonni mi sento dietro le battutine e le brutte risposte di mia nonna r mia mamma zitta.
Questo è solo un episodio. Forse il più importante, visto che io continuo a non tornare a casa. Mia mamma ha sempre avuto problemi quando noi volevamo dormire fuori. Non ce lo permetteva. Solo da chi voleva lei. Anche ora, a 26 anni, mi fa problemi.
Noi siamo andate dai miei zii perché dai miei nonni eravamo stretti. Sono molto grata a mia nonna per tutto quello che sta facendo e si sta sentendo sempre più male. Devo ancora uscire da questi meccanismi malati e ancora mi chiedo se ho fatto bene o no. Hanno sempre giocato sulla colpa e io un po’ mi sento in colpa anche se so che sto meglio. Che ne pensate?

Buongiorno nella sua articolata descrizione ci sono molti punti da esplorare.
Potresti considerare di discutere con lui in un ambiente neutro e tranquillo, dove entrambi potete sentirvi a vostro agio per esprimere i vostri pensieri e sentimenti. Potrebbe essere utile esplorare insieme cosa vi ha portato a questa situazione e quali sono le vostre aspettative per il futuro della relazione.
Inoltre, potrebbe essere benefico considerare la possibilità di consultare un consulente di coppia o un terapeuta. Questo può aiutare entrambi a navigare attraverso le sfide della relazione in modo più strutturato e supportato. A volte, avere una terza parte imparziale può facilitare la comunicazione e aiutare a trovare soluzioni che rispettino i bisogni di entrambi.
Ricorda, è importante prendersi cura di se stessi. Assicurati di avere il supporto emotivo di cui hai bisogno, che può venire dagli amici, dalla famiglia o da professionisti della salute mentale.
Cordialmente buona vita, dott. Angelo Cetera

Dott. Angelo Cetera

Buongiorno. Ho 19 anni e vi scrivo perché sono alcune settimane/mesi che ho continui sbalzi d’umore senza motivo. Alcuni giorni mi sento euforica, ho molta autostima, sento che potrei conquistare il mondo, ho moltissima energia, mi alleno e studio con motivazione. Ma ogni 3/4 giorni improvvisamente piombo in una sorta di tristezza immotivata, non ho voglia di fare nulla, non vado a scuola, non esco di casa, non mi alzo nemmeno dal letto, piango molto spesso, non ho appetito e se mangio ho difficoltà a digerire. Sento che nulla ha senso. E di nuovo dopo 3 giorni circa ritorno allo stato di euforia. È possibile che come ha detto il mio psicologo io soffra di ciclotimia? Grazie.

Buongiorno, se un professionista della salute mentale ha menzionato questa possibilità, è importante prendere seriamente in considerazione la sua opinione. Di solito, la diagnosi si basa su una valutazione dettagliata dei sintomi, della loro durata, della frequenza e dell'impatto sulla tua vita quotidiana.
È fondamentale seguire il consiglio del tuo psicologo, per aiutarti a gestire gli sbalzi d'umore e migliorare la qualità della tua vita. Collaborare strettamente con il tuo psicologo ti aiuterà a comprendere meglio la tua situazione e a trovare le strategie più efficaci per affrontarla.
Nel frattempo, è utile anche cercare di mantenere uno stile di vita equilibrato, includendo attività rilassanti e regolare esercizio fisico, e cercare il supporto di amici e familiari.
Cordialmente Buona Vita. Dott. Angelo Cetera

Dott. Angelo Cetera

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