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Ci sono momenti della vita in cui può essere utile richiedere l'aiuto di un professionista per "mettere a fuoco" l'origine e i meccanismi del proprio malessere, valutando l'opportunità o meno di intraprendere un percorso con l'obiettivo di raggiungere un nuovo equilibrio.



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Studio di Psicoterapia

Sono strumenti di misurazione che si propongono di definire il profilo della personalità del soggetto che vi si sottopone. Tali test possono misurare un solo aspetto della personalità o più dimensioni contemporaneamente.

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Mi sono laureata a Padova in Psicologia e successivamente mi sono specializzata in Psicoterapia Psicoanalitica. Nel mio studio, mi occupo del sostegno...

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  • Psicoterapia

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Presso: Studio di Psicoterapia colloquio psicologico

Mi sono trovata in un ambiente molto accogliente che mi ha fatto rilassare e ho potuto essere me stessa dal primo incontro. Dottoressa attenta ai miei problemi.

I
Presso: Studio di Psicoterapia supporto psicologico

Professionista molto capace soprattutto perché sa stare in ascolto e mette a proprio agio la persona che ha davanti

Dott.ssa Alessia Bosello

La ringrazio. Mi fa piacere che il ricordo del suo lavoro prosegua anche dopo il termine.
Saluti.

R
Presso: Studio di Psicoterapia supporto psicologico

Mi sono sentita da subito accolta e capita sul mio malessere, ringrazio la dottoressa per la pazienza di tanti difficili momenti .

Dott.ssa Alessia Bosello

Salve Romina,
stare il relazione vuol dire anche accogliere e re-stare all'interno di quel momento nonostante ci possa apparire difficile.
Saluti.


F
Presso: Studio di Psicoterapia Altro

Ringrazio la dottoressa perché ha ascoltato i miei problemi e mi ha aiutato a capire meglio chi sono

Dott.ssa Alessia Bosello

Salve Francesco,
mi fa piacere poterla esser stata di aiuto.
Saluti.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore

Ciao a tutti. È la prima volta che scrivo qui. Ho un problema con una mia amica, e sua sorella, in quanto durante diversi anni hanno preso sempre più confidenza con il mio ragazzo. Inizialmente io e lui frequentavamo insieme gli amici di lui. Le mie amiche lui l'ha conosciute molto dopo, circa nel 2017, e da allora ho iniziato a farlo uscire insieme a me e le mie amiche, quindi a fargliele conoscere meglio. La cosa che però nel tempo mi ha ferito, e che non so come devo gestire/interpretare, è che queste mie amiche si sono prese molta confidenza con il mio ragazzo. Un po' lo sono loro di carattere, all'inizio non troppo espansive, poi vanno tranquille come un fiume d'acqua in discesa. Della serie quasi "le mie cose sono le tue cose". Credo facciano così con tutti, anche se non lo so per certo. Credo cmq di poter essere sicura del fatto che non c'è interesse da parte loro verso il mio ragazzo, né viceversa (anche se alcune persone lo pensano che la mia amica penda verso di lui, ognuno ha un proprio parere, io però ci vado in tilt). Questa loro confidenza mi rende quindi nervosa. Probabilmente nel tempo è nata anche tramite il fatto che in alcune circostanze, per "colpa mia", si sono sentiti molto più tra di loro al telefono, o per mia non disponibilità nel rispondere o non piacere/tempo di partecipare ad alcune cose che le loro volevano organizzare. Questa mia non totale disponibilità a volte è dipesa da difficoltà nel mio rapporto di coppia. Altre volte, forse più avanti nel tempo, ha iniziato a dipendere anche dal fatto che in contemporanea nel tempo vedevo crescere questa confidenza tra di loro e probabilmente non mi piaceva questa cosa. Fatto sta che mi sono gradualmente un po' allontanata dalla mia amica (e sua sorella, con la quale cmq mi sento in meno occasioni) per queste cose che volevo forse evitare. Ma purtroppo dall'altra parte questo ha scaturito una confidenza maggiore tra loro. E questa confidenza si è estesa nel tempo, e non si è più limitata alla singola occasione o necessità del momento (,come forse io pensavo), ma si è estesa in quanto nel tempo si sono visti avere in comune alcuni hobby (su cose che magari piacciono anche a me ma che non coltivo così tanto come loro, sia con lui che con lei e sorella). Quindi nel tempo hanno trovato motivo di sentirsi di più tra loro, in maniera diretta, diciamolo "scavallando me", quindi non più solo per necessità e per hobby, o per amicizia (chiedersi come và ecc) ,o per aiuto chiesto (spesso certi periodi) dalla mia amica al mio ragazzo su cose pratiche che lui sa mettere a posto. Inoltre nel tempo quest mie amiche hanno "capito" che se io non gli rispondo al tel quando loro mi cercano, subito dopo chiamano il mio ragazzo. Raramente si interfacciano.solo com me. Ad ogni modo le cose che lui o queste mie due amiche propongono di fare generalmente coinvolgono anche me, ci mancherebbe. Eppure questo loro atteggiamento di "filo diretto" con il mio ragazzo non mi piace. Sono più le mie amiche che coinvolgono lui, che non viceversa. Ad ogni modo hanno tra loro c'è ormai questa confidenza. Ad oggi, più di tempo fa, ci credo che si tratti solo di un'amicizia. Nonostante ciò ancora faccio fatica a dover accettare questa dinamica. Inoltre la mia amica a volte, e a volte anche la sorella, parla senza filtri e mi dà la sensazione che sia maleducata, e non mi sento sempre di starle con piacere vicino a condividerci tanto tempo. Anche per questo nel tempo ho cercato un po'di allentare o evitarla. Purtroppo però il mio ragazzo non ha fatto la stessa.cosa. in pratica è come se io ed il mio ragazzo siamo per lei "una cosa.sola".....ma io mi sento che ci tratta in due modi diversi. Ripeto, probabilmente è iniziato tutto per colpa mia, ma non credevo prendessero così confidenza anche in altre cose. Io di conseguenza ho la sensazione che posso esserci come no. A volte, forse più per la maleducazione di lei, mi sono sentita certamente coinvolta nelle.cose,.ma.lho.vissuta.con la sensazione di essere invitata. Vorrei capire quindi quanti tutto ciò derivi da un mio complesso....di inferiorità? In questo caso lo devo risolvere io per me. Ma allo stesso tempo vorrei capire quanto io debba consentire ed accettare certe.dinamiche di confidenza e filo diretto tra il mio ragazzo e queste mie amiche. Quindi la domanda è: dato che non dovrebbe esserci alcun tipo di interesse personale tra loro ma solo amicizia, davvero è consentita tutta questa confidenza e filo diretto tra loro? Oppure in particolare.le.mie amiche dovrebbero contenersi un po'di più e tenere più conto di me, del mio ruolo di fidanzata di lui? (Oltre che amica iniziale se possa fare una differenza). Ed anche lui dovrebbe essere un po'meno disponibile con loro? Perché tutto questa loro confidenza non mi fa sentire rispettata? Le mie richieste, che intendono come rispetto verso di me, sono necessità normali o sono pretese fuori luogo? Dove sbaglio/esageri io e dove loro? Grazie in anticipo a chi avrà delle indicazioni da darmi

Ciao! Grazie per questa tua personale condivisione. Da quello che mi pare di capire, ti trovi nel mezzo di queste relazioni da un pò di tempo, senza riuscire a trovare un modo per sbrogliare la matassa che vede te da un lato e il tuo compagno con le amiche dall'altro. Proprio perchè le definisci amiche, credo che dovresti affrontare la questione e tutti gli interrogativi con lui: la relazione principale è la vostra, le altre girano attorno. Ma ti suggerirei anche di fare un pensiero su un futuro, ora o più avanti, percorso terapeutico, per capire e/o approfondire, il perchè tu abbia accettato tutto questo fino ad oggi, stando in una posizione più passiva, in cui "subire" dall'esterno.
Ti faccio tanti auguri di una serena prosecuzione.
Alessia

Dott.ssa Alessia Bosello

Buonasera,mio fratello prendeva il daparox a gocce esattamente 20 e l en 5 gocce il mattino 5 gocce la sera dopo qualche anno il psicoterapeuta gli ha cambiato la terapia perché non aveva più la sua funzionalità,e gli ha prescritto il cipralex a compressa e l en 5 al mattino e 5 la sera.sono tre mesi che stà eseguendo questa terapia,si sente sempre stanco,delle volte impaurito...la mia domanda è ... quanto tempo ci vuole per avere dei risultati? E la seconda è ... ciò che si sente può essere dovuto al passaggio da daparox al ciprolex da un giorno all'altro?

Salve, mi fa piacere che suo fratello abbia al suo fianco una persona apprensiva e premurosa come lei. Non smetta mai di essere per lui una figura di riferimento. Detto questo, lo psicologo che è anche psicoterapeuta non può prescrivere farmaci. Può farlo solo un medico e preferibilmente psichiatra. Le consiglio, quindi, di confrontarsi su questi suoi dubbi con il professionista che vi ha preparato e modificato poi la terapia. Anche la condivisione degli effetti indesiderati fa parte del percorso e contemporaneamente credo sia indispensabile anche un affiancamento psicoterapeutico.
Le faccio tanti auguri.
Alessia

Dott.ssa Alessia Bosello

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