Dott. ALESSANDRO MAZZOCCA

Oncologo Altro

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Esperienze

Sono un medico oncologo presso la Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, dove mi occupo della diagnosi, del trattamento e del follow-up dei principali tumori solidi.
Il mio interesse clinico e di ricerca è rivolto in particolare ai melanomi e tumori cutanei, sarcomi dei tessuti molli, ai tumori stromali gastrointestinali (GIST) e ai tumori desmoidi.
Affianco all’attività clinica un impegno costante nella ricerca clinica e sperimentale, con l’obiettivo di migliorare l’efficacia e la personalizzazione delle terapie oncologiche.
Credo profondamente nel valore dell’ascolto e nella collaborazione multidisciplinare, per accompagnare ogni paziente in un percorso di cura attento e umano.

Formazione e attività professionale

  • Dal 2023: Medico oncologo, Fondazione Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma

  • 2024 Master in Ricerca Clinica, Open Innovation e Market Access

  • Dal 2022: Dottorato di ricerca in Scienze Biomediche Integrate e Bioetica (patologia osteo-oncologica), Università Campus Bio-Medico di Roma

  • Dal 2019: Investigator e coordinatore medico presso la Clinical Trial Unit di Oncologia Medica, Campus Bio-Medico di Roma

  • 2017–2023: Specializzazione in Oncologia Medica, Università Campus Bio-Medico di Roma

  • 2017: Abilitazione alla professione di medico chirurgo

  • 2010–2016: Laurea in Medicina e Chirurgia cum laude, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma

Altro Su di me

Aree di competenza principali:

  • Oncologia medica

Indirizzo

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Campus Bio Medico University of Rome

Via Álvaro del Portillo 200, Roma 00128

Disponibilità

Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Prestazioni e prezzi

  • Prima visita oncologica

    150 €

  • Visita oncologica

    150 €

  • Visita oncologica di controllo

    120 €

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Domande su Melanoma

Salve, quattro anni fa melanoma retroauricolare tipo SSM, pT2a, 1.4mm Breslow, non ulcerato con LS negativo (Stadio IB). Un mese fa, riscontrata una tumefazione in sede mastoidea vicino al tumore primario che è stata asportata.
Esame istologico.
Reperti macroscopici: Frammento di sottocute di cm 2.0 x 1.2 x 0.8 dopo fissazione in formalina, al taglio sede di lesione nodulare discromica della dimensione massima di cm 1.8. Materiale completamente incluso (A1 e A2).
Diagnosi: Localizzazione dermo-ipodermica di melanoma (S100+, p40-). Non evidenza di tessuto linfonodale. Escissione completa.
TC TB negativa per metastasi a distanza e linfonodi non coinvolti.
La localizzazione dermo-ipodermica è una metastasi satellite o è una metastasi in transit?
Sulla base dei referti il melanoma è allo Stadio III, ma di quale specifico sottostadio si tratta?

Buongiorno. Si parla di metastasi satellite quando la lesione metastatica cutanea o sottocutanea si trova entro 2 cm dal sito del melanoma primitivo. Si parla invece di metastasi in transit quando la lesione si trova a più di 2 cm dal tumore primario, ma prima della stazione linfonodale di drenaggio. Nel suo caso, la nuova lesione è, molto vicina al sito retroauricolare del melanoma originario, per cui fa pensare a una metastasi satellite. Si tratta di uno stadio IIIB (pT2a N1c M0)

Dott. ALESSANDRO MAZZOCCA

Domande su Melanoma

esame istologico dopo allargamento x melanoma breslow 1,2, no ulcerazioni, no mitosi. Esito: la neoplasia è compresa entro i margini di escissione- distanza minima da un margine laterale 6mm- L'oncologo per questo motivo mi ha prescritto tac, pet, risonanza magnetica ecc. in attesa di valutare se fare una terapia. Lavoro e ora sono veramente preoccupato. Grazie per l'attenzione

Buongiorno. La situazione che descrive è nel complesso favorevole. In generale, un melanoma con spessore di 1,2 mm, senza ulcerazione né mitosi ha un rischio di recidiva basso.
In questi casi, oltre all’allargamento chirurgico, è raccomandato eseguire il linfonodo sentinella, che serve per verificare se il melanoma si è diffuso ai linfonodi: nel suo caso specifico, solo se il linfonodo sentinella risultasse positivo può essere indicata una terapia precauzionale.
Gli esami che le sono stati prescritti servono a completare la stadiazione e ad avere un quadro completo prima di decidere se il linfonodo sentinella o eventuali terapie siano davvero necessari. Nella grande maggioranza dei casi come il suo, questi accertamenti risultano negativi e non è necessario alcun trattamento aggiuntivo, ma solo controlli periodici.

Dott. ALESSANDRO MAZZOCCA

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