Dott.ssa Alessandra Inserra

Psicologa · Altro

Carlentini 2 indirizzi

1 recensione

Esperienze

CHI SONO
Sono una psicologa e psicoterapeuta in formazione ad orientamento psicodinamico, specializzata nell’ascolto e nell’analisi dei vissuti emotivi e relazionali profondi. Mi dedico a sostenere le persone nell’esplorazione e risoluzione di conflitti interiori, promuovendo una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie risorse personali.

COSA OFFRO
Sostegno psicologico: un aiuto qualificato per affrontare situazioni di difficoltà, stati di ansia, stress o momenti di crisi.
Psicoterapia individuale: un percorso personalizzato per approfondire la conoscenza di sé, migliorare le relazioni interpersonali e superare blocchi emotivi.
Supporto nei momenti di cambiamento: accompagnamento in fasi delicate della vita, come separazioni, lutti, transizioni o scelte complesse.

IL MIO APPROCCIO
Il mio metodo si fonda su un ascolto empatico e attento, volto a comprendere in profondità le esperienze personali. Attraverso un percorso psicodinamico, lavoreremo insieme per dare senso ai vissuti personali, favorendo una connessione autentica con le proprie emozioni e una maggiore integrazione tra mente e corpo.

Sostengo che ognuno possieda risorse interne preziose per affrontare le proprie difficoltà, ma che talvolta sia necessario il sostegno di un professionista per riscoprirle. Offro uno spazio sicuro, accogliente e privo di giudizio, dove potrai sentirti libero di esprimerti e intraprendere un percorso di trasformazione personale.

Ricevo online, garantendo flessibilità per venire incontro alle esigenze.
Altro Su di me

Approccio terapeutico

Psicologia clinica-dinamica

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Prestazioni e prezzi

  • Consulenza online

    60 €

  • Consulenza psicologica

    50 € - 60 €

  • Colloquio psicologico online

    60 €

  • Colloquio via Skype

    60 €

  • Psicoterapia di coppia

    80 €

Indirizzi (3)

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Studio Privato

Via Pietro Mascagni 5, Carlentini 96013

Disponibilità

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Pazienti accettati

  • Pazienti senza assicurazione sanitaria
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Studio Al3Vie

Corso Sicilia 24, Acireale 95024

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  • C

    Durante la seduta riesce a creare un ambiente sicuro in cui poter parlare liberamente, senza timore. Ogni incontro offre sempre nuovi spunti di riflessione che aiutano a vedere le situazioni sotto una luce diversa e con maggiore consapevolezza.

     • Consulenza online psicoterapia online  • 

    Dott.ssa Alessandra Inserra

    Grazie per aver voluto condividere il tuo pensiero e grazie per le tue parole. Quello che esprimi è molto importante: creare un momento sicuro, in cui sentirsi liberi e non giudicati, rappresenta la mia priorità in assoluto.
    La luce...proviamo ad usarla per illuminare le parti d'ombra, al fine di renderle visibili.


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Risposte ai pazienti

ha risposto a 4 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve a tutt*,

ho deciso di usufruire di questa finestra per porre un quesito in merito a una vicenda che, dopo tre anni, continua a tormentarmi in maniera quasi ossessiva a periodi alterni: anni fa ho chiuso i rapporti con quelli che ad oggi si considerano non solo amici, ma fratelli di una vita, o per lo meno questo è il percetto che io attribuisco loro. Nello specifico, la vicenda è scaturita da un ragazzo che si è sentito rifiutato da un mio messaggio su whatsapp, in cui dicevo che avrei dovuto valutare se sarei riuscito ad andare in vacanza con lui e il resto della compagnia, dato che dovevo necessariamente concludere il mio ciclo universitario e laurearmi. Andò a finire che lui si offese senza dirmelo (nonostante gli avessi detto che lo avrei aggiornato) e tornò all'estero dove studiava senza dirmi nulla. Affermo questo perché, per sua stessa ammissione, in una telefonata postuma a questo evento in cui cominciò a delirare accusandomi di avercela con lui, mi confermò di essersi sentito rifiutato da quella mia risposta. Ovviamente ho fatto di tutto per tranquillizzarlo circa il fatto che non avevo alcun motivo di prendermela con lui senza motivo, ma la cosa che più mi lasciò interdetto fu sentirmi dire che tutti gli altri del gruppo la pensavano come lui e che mi avrebbero isolato. Apparentemente riuscii a calmarlo, ma con gli anni nessuno si è più visto poiché, in un secondo momento, sollevò sempre via chat delle accuse nei miei confronti perché mancavo di rispetto agli altri e "al gruppo". Preso dall'esasperazione e dall'indignazione per questa vicenda priva di senso logico e morale mi ritirai e non volli più sentire nessuno, rifiutandomi di porre delle scuse senza un minimo di spiegazioni dai diretti interessati nonostante le avessi chieste più di una volta (dispiace se qualcuno si arrabbia con me, ma come facciamo a risolvere se tu non mi vuoi parlare?). Mesi dopo scoprii che mi aveva fatto terra bruciata attorno: mentre a me raccontò che queste persone avevano dissapori nei miei confronti (senza alcun cenno di screzio pregresso), andò a fare il contrario con loro. Ad oggi mi sento terribilmente confuso, deluso e arrabbiato per questa vicenda; non tanto per questa persona specifica, che negli anni ha sempre avuto questi attacchi paranoidei nei confronti di altra gente, quanto più per le altre persone, le quali non hanno mosso un dito per fermarlo o per cercare un dialogo per risolvere questa cosa, anzi, hanno a loro volta contribuito a pretendere delle suppliche da parte mia per cose mai dette, fatte o pensate, con tutta la stima che ho sempre riposto nei loro riguardi. Non so se loro sappiano davvero cosa è successo, ma per quei pochi ragazzi con cui ho parlato, sembra quasi non freghi nulla di aver perso un amico nonostante abbiano intuito gli intenti del diretto interessato che ha creato questa situazione. Ad oggi, se da un lato sto fortunatamente ricostruendo la mia cerchia sociale, dall'altro avverto a periodi alterni la necessità di chiudere questa vicenda che ancora sento aperta e che mi ha provocato non pochi disagi a livello di autostima e socialità. Non riesco a non viverla come un'umiliazione, e seppur voglia far cessare questo fastidio avverto anche la necessità di non sbilanciarmi verso persone che potrebbero sminuire i miei intenti. La mia necessità è di avere delle risposte da parte di tutti, in modo che possa poi contattare questa persona (che prontamente mi tiene tuttora bloccato su ogni social) per esprimere il mio parere su questa vicenda a distanza di anni, almeno per mettere un punto netto a questa storia e sentirmi con un peso in meno. A distanza di anni, ha senso andare alla ricerca di un contatto definitivo con le persone che restano? Oppure è meglio lasciar perdere e vedersela quando si avrà la prima occasione fortuita disponibile?

Caro utente,
grazie per aver voluto condividere la sua esperienza.
Le dinamiche relazionali possono a volte far emergere sentimenti di frustrazione e confusione, oltretutto quando non esiste spazio di confronto, queste possono trasformarsi in rabbia.
Sarei presuntuosa a rispondere alle sue legittime domande, ritengo piuttosto che sia lei a dover arrivare a rispondersi, esplorando i motivi che la spingono a chiederselo. Mi sembra ci sia un forte bisogno di ottenere un confronto e di conoscere i pensieri delle persone in questione. Cosa crede sia meglio per lei?

Dott.ssa Alessandra Inserra

Buongiorno dottori volevo chiedere un parere di quello che mi sta succedendo da qualche settimana, cioè mi sento come se quello che guardo ecc lo vedo in modo diverso ecc ma tutto qui sapevo che si tratta di depersonalizzazione, ma una cosa che mi e successa ieri non sos e stato perchè ho mangiato pesante oppure il perido mi sentivo disorientato cioè non mi rendevo conto dove ero, che ora erano, se era mattina o sera, ma tutto questo solo una sensazione perchè dentro di me lo sapevo che ero a casa ed era sera però avevo quella sensazione di disorientamento che mi porto ancora anche oggi un pò... in più mi succede la notte sogno quindi fin qui tutto normale, ma la mattina quando ancora sono mezzo sveglio e mezzo addormentato mi sembra ancora di sognare ad occhi aperti.. anche se la notte dormo bene non ho risvegli o cose del genere... tutto questo sia il primo che il secondo sintomo cos'è dovuto? kmq sono in cura da 10 anni con antidepressivo..

Caro utente,
immagino che non sia facile offrire una spiegazione razionale a questi stati somatici.
Mi chiedo cosa voglia dirle il suo corpo attraverso queste sensazioni.
Mi sentirei di suggerirle di prendere in considerazione l'idea di approcciare ad un percorso psicoterapico, al fine di indagare i suoi vissuti emotivi e tentare di trovare l'origine di questo episodio.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Inserra Alessadra

Dott.ssa Alessandra Inserra
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