Dott.ssa
Elena Santomartino
Psicologo clinico,
Psicoterapeuta,
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Elena Santomartino
Esperienze
Su di me
Sono una psicologa e psicoterapeuta che opera a Treviso, anzi a Frescada, iscritta all’albo degli psicologi e psicoterapeuti della regione Veneto n°13...
Formazione
- Università di Padova
- Università Cattolica di Roma
- Istituto di Medicina Psicosomatica di Milano
Tirocini
- Ospedale di Treviso, Reparto Oncologia
- Reparto di Psichiatria - Ospedale di Treviso Consultorio
- Ospedale S. Camillo Treviso
Certificati
Video
Competenze linguistiche
- Francese,
- Inglese,
- Italiano
Pubblicazioni e articoli
16 recensioni
Punteggio generale
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B.G.
Psicologa straordinaria e illuminante. Con poche parole ti cambia il modo di vedere le cose, ti rende consapevole e ti accompagna verso il cambiamento. Senza dubbio efficace.
AA
Ho apprezzato cortesia e disponibilità, in particolare la capacità di cogliere rapidamente le criticità che mi riguardano e la terapia adottata.
NG
Chiamare la dottoressa Santomartino una professionista ritengo essere un aggettivo riduttivo, mi sono sentito a mio agio dal primo minuto per la sua accoglienza ed empatia nei miei confronti nonché davvero attenta nella mia presentazione del disagio che sto attraversando in questo momento della mia vita. Consiglio a tutti un percorso di questo tipo con lei perché ha saputo sollevarmi da terra già dal primo incontro.
Paziente
la dottoressa elena mi ha aiutato tantissimo in questo periodo molto difficile dandomi consigli efficaci che mi hanno portato a crescere e maturare le mie scelte e il mio pensiero. è stata una bellissima ed emozionante esperienza.
A.B.
Ho iniziato a frequentare lo studio della Dott.ssa Santomartino per gestire la mia ansia. Mi ha fornito preziose tecniche per gestire la mia condizione, che mi stanno aiutando notevolmente nella vita quotidiana. È disponibile, puntuale e molto professionale.
F M
La grande professionalità della dottoressa mi ha messo subito a mio agio. Posso racchiudere l'ottima visita in tre parole. Accoglienza ,ascolto e rispetto.
AS
Sono soddisfatta, mi sono sentita accolta e compresa nel mio disagio.
Risposte ai pazienti
ha risposto a 146 domande da parte di pazienti di MioDottore
Buongiorno ho subito ,almeno cosi sembra ,un tradimento bianco da parte di mio marito.Diversi mesi di telefonate messaggi qualche caffè a un bar,niente sesso,così ha detto .Poi casualmente ho scoperto tutto,lui ha chiesto perdono abbiamo parlato sul perché e abbiamo ricostituito il nostro rapporto Sono andata da una psichiatra sto facendo terapia per depressione e ansia rimugenerativa,sto meglio piango meno e non ho più avuto crisi di panico. Abbiamo intesa ci amiamo ma io sono sempre ossessionata dall altra persona. Chiudo gli occhi e la vedo ridere e schersare con mio marito.Cosa c'è che non va in me ,faccio terapia zoloft,con mio marito sono felice lo amo ma ho sempre un peso sullo stomaco che non vuole andare via!
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
Io e la mia ragazza conviviamo da 7 anni, anni di alti e bassi, ma ci siamo sempre supportati. Permetto che è una ragazza che è sempre stata sincera, almeno così credo, fino alla fine.
Lei faceva l'infermiera perciò ho lasciato la città in cui vivevo per venire a stare con lei. I primi 2 anni sono stati difficili dal punto di vista lavorativo, soprattutto economico, dove lei anticipava la maggior parte delle spese. Successivamente, con fatica sono riuscito a decollare dal punto di vista professionale e di conseguenza economica, non siamo certo ricchi ma diciamo che la situazione dei soldi è risolta ridando indietro tutti i soldi che lei aveva anticipato e messo da parte altri per una casa nuova. Ho cercato di farla sentire sicura, sia dal punto di vista economico dimostrandole che avevamo la possibilità di fare tutto ciò che volevamo, e lo facevamo (viaggi, visite, ristoranti etc) e cercavo di coprire la maggior parte delle spese in casa, proprio per tranquillizzarla su questo aspetto. Per tutto il tempo l'ho coinvolta in tutto, le compravo i fiori (a lei piacevano quelli veri, perché le rose tagliate costavano tanto e sarebbero rinsecchite dopo pochi giorni), le compravo i suoi cibi preferiti e le cucinavo ciò che le piaceva. La ascoltavo quando aveva qualcosa di importante da dirmi.
Nemmeno lei se la passava bene lavorativamente ma aveva paura di lasciarlo, l'ho spinta a cambiarlo per un posto determinato rassicurandola con la stabilità del mio lavoro, in un ambulatorio che le piaceva molto.
E' stata la scelta giusta, perché alla fine le hanno dato l'indeterminato, più soldi e si trovava bene con i colleghi.
Eravamo in terapia di coppia, ma poi decise di non proseguire dopo la terza seduta.
Il nostro rapporto era un perenne su e giù, con sfoghi da parte sua anche in pubblico per questioni praticamente inutili, a volte con insulti o bestemmie, per esempio per aver comprato una bottiglia d'acqua durante una passeggiata in città quando potevo berla a casa prima di partire (per risparmiare soldi).
Con il passare degli anni, la situazione peggiorava, mi sembrava che ad ogni problema risolto, ne saltavano fuori altri due. Che sia per aver dimenticato di spegnere una luce prima di uscire di casa o per non averla sostenuta in qualche discussione con altre persone. Avevamo litigato anche per i lavori in casa, per i quali mi ero arreso decidendo di fare tutte le pulizie e cucinare per non avere rotture di scatole (premetto che mi ringraziava ogni volta che facevo qualcosa), lei si occupava della lavatrice.
A questo si alternavano momenti di estrema serenità, dove ci bastava uno sguardo per capire cosa fare la sera, e per settimane stavamo benissimo, finché di nuovo non arrivavano momenti di stress da parte sua, e diventava intollerante a volte anche per settimane. L'anno scorso, dopo aver mandato giù un groppone grande come una casa, le avevo detto che volevo chiudere il rapporto. Dopo suppliche e promesse di impegnarci a crescere avevo deciso di restare e continuare.
La cosa mi sembrava incredibile, un sogno raggiunto, le cose non sono mai andate così bene. Da Novembre dell'anno scorso a giugno di quest'anno le cose erano veramente cambiate, stavamo bene, mi parlava che avrebbe potuto considerare l'idea di sposarci, di avere anche un bambino (che non ha mai voluto avere) e pesino comprare una casa (mai voluta sinora perché aveva paura della mia gestione economica - fino a 4 anni fa l'unica cosa che avevo era una macchina e debiti da pagare). Le cose erano cambiate, i debiti li avevo pagati e avevo messo da parte denaro per noi.
Poi notai che dal punto di vista sessuale il rapporto si stava spegnendo, lo facevamo di rado. Dopo averglielo notato mi disse di lasciarle spazio, e lo feci. Siamo andati in terapia individuale, per poi riunirci tutti e 4, ma anche stavolta decise di ridurre (ci andava una volta ogni due mesi, io 2 volte al mese) nonostante la psicologa le consigliasse più regolarità e tempi più ridotti tra una seduta e l'altra.
Alla fine, arriva un momento in cui mi confessa di avere una cotta per qualcun altro, conosciuto in palestra. Piange e si dispera, non riesce a capire il perché, dal punto di vista razionale sa che è sbagliato, in fondo era brutto, grasso e povero in canna, però l'aveva invaghita. Le consigliai di parlare con lo psicologo, e chiarirsi le idee, anche perché stava diventando difficile proseguire. Mi disse di lasciarle spazio per chiarirsi le idee, decidemmo di parlarci dopo la seduta dallo psicologo (che era in ferie per tutto il mese di Agosto), dopo un mese e mezzo ci va, ma al suo ritorno non mi dice niente, attendo altre 2 settimane, mi sembrava di vivere in un incubo da 2 mesi perché si comportava come se non fosse successo nulla, ma per me non era così. Le parlo, mi dice semplicemente: non è successo nulla! non ti devi preoccupare di nulla, dimenticalo!
Le spiego che queste risposte non mi bastano per giustificare l'accaduto, non vedo un ragionamento logico convincente.
Mi dice che è tutto ok, semplicemente il problema tra noi due è il tempo. Mi dice che nel tempo sono migliorato moltissimo, ma lei si è logorata dentro a furia di risolvere i problemi, che spesso le scateno la rabbia e che vorrebbe riscoprirmi di nuovo, con la testa che ho ora. Le dico che dovrebbe essere orgogliosa del percorso che abbiamo fatto, e del miglioramento che abbiamo raggiunto, invece no.
Decido dunque di prenderci una pausa, con delle regole, non ci molliamo, ma ci allontaniamo per qualche mese per poi riuscire di nuovo, riscoprirci come dice lei, potrebbe funzionare. Mi chiede di non farlo, di risolvere le nostre cose stando insieme, dopo averle fatto l'elenco di tutte le volte che ci abbiamo provato senza successo acconsente, mi dice che non aveva più cartucce a sua difesa.
Dopo 4 giorni che ero uscito di casa passo a trovarla per prendere alcune cose, lei torna dalla palestra, iniziamo a raccontarci la giornata, lei si spoglia nuda davanti a me ed entra in doccia. Si asciuga si mette il pigiama e continuiamo a parlare sul letto dove mi confessa di essere uscita con un ragazzo, si è trovata molto bene con lui perché la fa sentire le da valore, la ascolta. Mi dice che vuole chiudere perché la settimana dopo vuole uscirci con questo ragazzo. Mi si gela il sangue, vengo investito da un turbinio di sentimenti come rabbia, tristezza e delusione... mi sento tradito. La supplico a non farlo e ripensarci, tanto abbiamo fatto e dopo tutti questi anni rischia di buttare via tutto per la prima persona che le aveva scritto su facebook. Decide di andare avanti, ci va a letto e per correttezza me lo dice. Io nel cuor mio sapevo che sarebbe andata così, ma la vita è così, lei in fondo può decidere di mollarmi quando vuole e io devo essere in grado di andare avanti, in fondo ho deciso io di prendere questa pausa anche se per me aveva un fine diverso. Avrei dovuto prevedere un finale alternativo, come questo, invece no. Mi sento morire dentro!
Mi dice che questa persona non la giudice, la accetta per com'è. E non le interessa se lui non ha un lavoro stabile, anzi tra pochi mesi sarà disoccupato ma ha un contratto fisso con l'agenzia interinale, che li passerà 700€ al mese. Le chiedo come mai si sente tranquilla con questo ragazzo, con un mutuo di 600€ e uno stipendio di 700€, mi dice che ha un modo diverso di gestirsi e si fida. Mi dice che lui ha un modo diverso di parlare, la ascolta! Non sa se questa storia andrà avanti, ma non vuole avere il rimorso di perdere una persona con la quale avrebbe potuto star bene, e che sa che potrebbe pentirsi di perdermi ma vuole correre il rischio.
A questo punto le dico che non voglio spingerla a cambiare idea, perché lo facesse vivrei con il fantasma di questo ragazzo, al primo problema avrebbe potuto dirmi che questo ragazzo avrebbe forse reagito o fatto diversamente. Le dico che avrei forse valutato di tornarci solo se lei se ne fosse resa conto di aver sbagliato.
Questo però ha aumentato la mia insicurezza ad un livello inimmaginabile, mi sento di non aver fatto abbastanza, di non aver ascoltato abbastanza, o con costanza e la cosa mi uccide dentro. Mi sento solo.
Mi sento come stare davanti ad una buia foresta della quale ho il terrore, obbligato ad attraversarla nudo, in compagnia della mia solitudine.
Buongiorno, i suoi dubbi sono legittimi. Una psicoterapia è consigliata perché, se da una parte "guarisce" gli stati d'animo che non la fanno stare bene, dall'altro "educa" alla consapevolezza e alla conoscenza di sé. La conseguenza di questa "educazione" è che poi lei è in grado di fronteggiare tutto ciò che la vita ci riserva quotidianamente, in modo adeguato. Se non trova riscontro con lo psicoterapeuta che sta frequentando o dovesse frequentare, conviene cambiare. Ognuno ha un suo metodo di lavoro e non è detto che quel metodo vada bene per lei. A disposizione per qualsiasi chiarimento, la saluto cordialmente.
dr.ssa Elena Santomartino, psicologa psicoterapeuta
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