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Esperienze

Su di me

Mi sono laureata presso l'Università "Sapienza" di Roma in Psicologia Clinica. Mi sono inizialmente formata presso la scuola quadriennale di Sessuolog...

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Specializzazioni

  • Psicoterapia sistemico relazionale
  • Sessuologia
  • Psicologia forense
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Risposte ai pazienti

ha risposto a 5 domande da parte di pazienti di MioDottore

Salve a tutti, volevo poergervi una domanda su una mia preoccupazione. Sono una persona ansiosa di 18 anni che si fa influenzare parecchio, per esempio è da poco che sono uscito da un brutto periodo di stress, ansia e tensione per una malattia che poi si è scoperto che non ce l'avevo propio. Sono uscito un po' così da questo periodo e mi sento abbastanza fragile dal punto di vista interiore. Io sono da 12-13 anni dal punto di vista dell'orientamento sessuale etero, ho provato in rarissimi casi una specie di attrazione verso maschi, per esempio in piscina (ho letto che però è una cosa normale) ma poi basta, facevo anche calcio ma anche durante la doccia che facevamo in mutande non provavo attrazione. Insomma mi sono sempre piaciute le femmine, quando vedo una ragazza per strada mi attiro da lei, mi piacciono propio in tutti i sensi; solo che nell'ultima settimana non provo più tanta attrazione forse perché ho dato troppa "attenzione" per loro e mi serve un attimo di pausa. Da questo però ho paura di essere gay, sono alla fine sempre stato omosessuale, ripeto le ragazze mi piacciono propio. Devo stare tranquillo, visto anche il mio mento morale che non è propio al top? Poi ho sempre sentito che omosessuali si nasce, in senso appena incomincia la pubertà vedi che non ti piacciono le ragazze, cosa che non è stata per me.
Scusate la lunghezza ma sono un po' turbato.

Gentile,
le paure e i dubbi relativi alla scoperta e all’accettazione del proprio orientamento sessuale sono comprensibili e frequenti negli individui di tutte le età, ma diventano ancora più faticosi da gestire in un periodo di vita come quello adolescenziale in cui, insieme ai dubbi relativi alla costruzione della propria identità personale generale, si sommano quelli inerenti le proprie preferenze sessuali. Come lei certamente saprà, la scelta del partner sessuale può essere indirizzata verso persone del proprio sesso (omosessualità), del sesso opposto (eterosessualità) o di entrambi i sessi (bisessualità). Non esiste, a tal proposito, un orientamento sessuale migliore di un altro, o più “giusto” di altri. Occorre, inoltre, precisare che, in generale, l’orientamento sessuale di una persona non è un comportamento stabile e immutabile nel corso del tempo, ma può essere soggetto a variazioni legate a diversi fattori, anche in relazione alle fasi di vita di un individuo. La definizione del proprio orientamento sessuale può avvenire, infatti, anche in seguito ad un periodo di prova, in cui è a volte necessario attraversare una fase di bisessualità transitoria.
In ogni caso, se lo status di preoccupazione che sta affrontando dovesse permanere e renderle difficoltà la sua vita socio-relazionale, potrebbe consultare uno specialista (psicologo, sessuologo...).

Dott.ssa Elisa Viozzi

Domande su sessuologia

Salve sono un uomo di 38 Anni e con mia moglie 13 anni più piccola di me pur avendo 2 bimbi in rapporto nn riesco a durare più di qualche minuto ho provato più di qualche farmaco ma niente e ho anche un pene piccolo del normale ci sarebbe qualche soluzione distinti saluti

Gentile, dal punto di vista psicologico, lo stress da lei riscontrato, unitamente ad eventuali e conseguenti difficoltà relazionali ed eventuali stati d’ansia, possono aver contribuito ad innescare un circolo vizioso negativo relativo alla vita sessuo-affettiva. Per rispondere nello specifico alla sua domanda, potrebbe essere utile per lei, affrontare la problematica su un duplice fronte: da un lato, consultando un urologo/andrologo che possa eventualmente aiutarla con un supporto farmacologico opportuno e costruito ad hoc sulle sue esigenze, dall’altro affrontando un ciclo di consulenze con uno psico-sessuologo che possa supportarla sul versante relazionale e personale, anche in riferimento alla gestione delle emozioni negative.

Dott.ssa Elisa Viozzi

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