Vorrei un consulto su un sintomo che mi sta facendo impazzire. Soffro di stipsi cronica da mesi, è

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Vorrei un consulto su un sintomo che mi sta facendo impazzire.
Soffro di stipsi cronica da mesi, è iniziato tutto con una prostatite, passata a disfunzione del pavimento pelvico. Nel corso del tempo ai sintomi urinari si sono aggiunti quelli fecali, con difficoltà ad evacuare. Da alcuni mesi però la situazione è andata fuori controllo infatti non riesco ad evacuare MAI completamente e senza aiuto tra lassativi, clisteri, manovre e quant’altro. La prima manometria anorettale parlava di dissinnergia , mentre la defecografia di normale rilasciamento e prolasso mucoso interno. A distanza di tre mesi, dopo fisioterapia la manometria registra una risoluzione della dissinnergja o comunque un notevole miglioramento, e la defeco intussescezione retto ampollare.
Il mio sintomo preciso è che le feci sembrano incastrarsi nella parte medio alta nel retto, infatti tramite esplorazione la parte bassa del retto risulta vuota, o quando è piena bene o male riesco ad espellere. La parte “superiore” non la svuoto mai completamente, in nessuna maniera, e ho pure poco stimolo e spinta, mentre sembra essere normale quando le feci scendono verso giu. alle varie visite che ho fatto è stato confermato questo prolasso e nient’altro, residui di contrattura pelvica ma non è rimasto quasi nulla, la spinta è buona e il puborettale sembra rilasciarsi. Volevo capire: Il sintomo e la mia sensazione possono coincidere con quanto refertato nella defecografia? È possibile che il prolasso ostruisca la discesa delle feci nella parte terminale del retto, bloccandosi a metà e inibendo anche lo stimolo? Una soluzione chirurgica potrebbe aiutare?
Buonasera, oltre alla fisioterapia potrebbe essere utile un completamento della riabilitazione del pavimento pelvico con elettrostimolazione per ripristinare la corretta funzionalità della muscolatura. Se dopo la riabilitazione strumentale il prolasso dovesse persistere potrebbe essere considerata l’ipotesi di una correzione chirurgica. In relazione al quadro clinico e strumentale il proctologo potrà proporle un’eventuale rettopessi transanale o trans addominale. È comunque indispensabile
la valutazione specialistica proctologica per l’analisi della documentazione e per la visita clinica prima di proporre un’opzione chirurgica.
Saluti

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