Uomo, 59 anni. Da anni alle prese con patologia emorroidaria con manifestazioni di diversa natura ne

2 risposte
Uomo, 59 anni. Da anni alle prese con patologia emorroidaria con manifestazioni di diversa natura negli anni. Per diversi anni il problema si presentava con prolasso all'atto della defecazione, spesso accompagnato da sanguinamento, da ridursi manualmente. Molto raramente dolorose. In seguito a trattamenti di legatura con sclerosi, si riduce sensibilmente il sanguinamento e leggermente il volume del prolasso. Tre anni fa una ragade anale dolorosa viene trattata con vari unguenti locale e dilatatori anali per riscontrato ipertono sfinteriale. Effettuata colonscopia con esito negativo. Dopo settimane di sofferenza il problema rientra e contestualmente il prolasso emorroideo si riduce sensibilmente di volume, ma è quasi costantemente esterno, riesco a spingerlo all'interno dal canale anale, ma riesce quasi subito. La cosa non mi crea particolari problemi se non il fatto che, non essendo lo sfintere ben "chiuso", ho costanti perdite di muco o di sostanza che irrita la pelle circostante in modo fastidioso. Vi chiedo: Potrebbe essere l'ipertono sfinteriale ad impedire il rientro spontaneo del prolasso emorroideo e quindi utile un nuovo trattamento con dilatatori anali? Oppure potrei in questo modo peggiorare la situazione?
Dott. Luca Bottero
Proctologo, Chirurgo generale
Monza
Buonasera. Quanto da lei descritto è una progressione della sua malattia emorroidaria; è la frequente evoluzione delle emorroidi nel caso di cura chirurgica rinviata negli anni.
Le consiglio una rivalutazione proctologica. Cordiali saluti.
Dott. Luca Bottero

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Dr. Francesco Palmieri
Chirurgo generale, Proctologo, Chirurgo toracico
Milano
Assolutamente no i dilatori anali. Bisogna effettuare una defecografia e fare una valutazione specialistica in una unità che tratta le disfunzioni del pavimento pelvico.

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