Uomo 56 anni. Alcuni mesi fa ho avuto un episodio di ipoacusia improvvisa orecchio sinistro. Dopo cu

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Uomo 56 anni. Alcuni mesi fa ho avuto un episodio di ipoacusia improvvisa orecchio sinistro. Dopo cura con cortisone livello udito tornato regolare. Ho poi avuto un'altra ricaduta circa un mese dopo ed ancora dopo cura con cortisone livello udito tornato al 100%. Mi è rimasto però un senso come di disequilibrio, sensazione di "barca", non saprei nemmeno spiegarlo bene. Inoltre da diversi anni è presente acufene sempre a sinistra, con il quale ormai convivo. Nel frattempo ho fatto anche RMN encefalo e tronco encefalico con MDC ed risulta negativa, tutto nella norma. Numerosi esami di sangue, cardiologo, oculista, neurologo, tutto nella norma. Tutto questo fino ad una decina di giorni fa, quando ho avuto un attacco forte di vertigini, abbinato a nausea e successivo vomito, iniziato la mattina alle 5:30 dopo essermi alzato per andare in bagno e durato nella sua forma più forte, fino alle 7:00. Sono andato al pronto soccorso, dove a dire la verità quando sono arrivato quando i sintomi stavano già calando, comunque mi hanno fatto una flebo di Plasil e successivamente un'altra (non completa) di Glicerolo. Sono stato visitato da un otorino che mi ha fatto le manovre vestibolari, ma non ha rilevato nessun nistagmo, in nessuna posizione. Tre giorni dopo ho fatto prove vestibolari complete e esame audio-tonale, i quali entrambi, sono risultati tutti nella norma. Fatto sta che mi avrebbero diagnosticato la Sindrome di Meniere. Adesso continuo ad avere la "solita" sensazione di "mal di mare" che va a momenti e non sto facendo nessuna terapia, mi sarebbe stata prospettata dieta iposodica, Vertiserc o Alrevertan al bisogno. La mia domanda, anche se difficile, è se veramente si può già parlare di Sindrome di Meniere, e se per prevenire gli attacchi, a parte la dieta, c'è qualcosa da fare (gnatologo, diuretici, cortisone, ecc.). Faccio presente che ho anche forti problemi di cervicale, anche se sia il mio otorino, che il dottore al Pronto Soccorso avrebbero escluso che i sintomi che ho dipendano da quella, può essere vero?
Buongiorno. La definizione ufficiale di Meniere prevede che vi siano almeno 2 episodi di vertigine oggettiva di durata variabile, acufene e un calo uditivo confermato con esame audiometrico sulle basse e medie frequenze in vicinanza con gli episodi di vertigine con successiva ripresa uditiva. Alla questa definizione ufficiale si associano un corollario di sindromi definite Menieriformi nella quale si riconoscono in maniera incompleta le caratteristiche della sindrome di Meniere propriamente detta. Per quanto riguarda la prevenzione la dieta rappresenta di fatto l'indicazione principale, associata alla riabilitazione vestibolare durante nelle fasi intercritiche. Per quanto riguarda il trattamento questo può essere inizialmente sintomatico (quindi vertiserc,alrevertan,cet..) piuttosto che cortisonico o diuretico. Trattamenti più invasivi possono essere considerati nelle forme più gravi.

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