Sovradosaggio del medicinale RYTMONORM effetti collaterali?
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Sovradosaggio del medicinale RYTMONORM effetti collaterali?
Buonasera. Facciamo chiarezza sugli antiaritmici e sui loro effetti farmacologici desiderati e non
Il Rytmonorm ( Propafenone ) secondo la conosciuta, da noi cardiologi, classificazione di Vaughan Williams, appartiene alla Classe I, sottogruppo c assieme alla Flecainide. Commercialmente viene commercializzato in compresse da 150 / 300 mg e prescritto a dosaggi giornalieri variabili tra i 450 ed i 600 mg sino ad un massimo di 900 mg per la prevenzione di tachiaritmie sopraventricolari e ventricolari ma anche per il trattamento dei fenomeni extrasistolici sopraventricolari e ventricolari. Agisce su cosiddetti canali rapidi del sodio comportando una riduzione complessiva della velocità dei potenziali d’azione rapidi, dell’eccitabilità e dell’automatismo. In relazione al suo effetto deprimente i canali del sodio possono verificarsi riduzione della capacità contrattile ventricolare o disturbi della conduzione dell’impulso elettrico; a maggior ragione in caso di sovradosaggio. Possiede inoltre una correlata azione betabloccante per cui va somministrato con attenzione dei soggetti affetti da broncopneumopatie ostruttive. Sussiste infine una numerosa serie di effetti indesiderati a carico di altri apparati, primi fra questi il nervoso e quello gastrointestinale
Il Rytmonorm ( Propafenone ) secondo la conosciuta, da noi cardiologi, classificazione di Vaughan Williams, appartiene alla Classe I, sottogruppo c assieme alla Flecainide. Commercialmente viene commercializzato in compresse da 150 / 300 mg e prescritto a dosaggi giornalieri variabili tra i 450 ed i 600 mg sino ad un massimo di 900 mg per la prevenzione di tachiaritmie sopraventricolari e ventricolari ma anche per il trattamento dei fenomeni extrasistolici sopraventricolari e ventricolari. Agisce su cosiddetti canali rapidi del sodio comportando una riduzione complessiva della velocità dei potenziali d’azione rapidi, dell’eccitabilità e dell’automatismo. In relazione al suo effetto deprimente i canali del sodio possono verificarsi riduzione della capacità contrattile ventricolare o disturbi della conduzione dell’impulso elettrico; a maggior ragione in caso di sovradosaggio. Possiede inoltre una correlata azione betabloccante per cui va somministrato con attenzione dei soggetti affetti da broncopneumopatie ostruttive. Sussiste infine una numerosa serie di effetti indesiderati a carico di altri apparati, primi fra questi il nervoso e quello gastrointestinale
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