Sono una ragazza di 21 anni e da un anno sono fidanzata con un ragazzo di 24 (premetto che è il mio
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Sono una ragazza di 21 anni e da un anno sono fidanzata con un ragazzo di 24 (premetto che è il mio primo ragazzo). Lui è stato operato al seno (ginecomastia) qualche anno fa ma l'intervento non è andato a buon fine dato che il dottore si è concentrato sulla risoluzione del problema funzionale trascurando, però, il piano estetico. Ultimamente stiamo avendo problemi a livello sessuale.
Mia zia e mia madre mi hanno più volte detto di vederlo poco attratto, strano e con un atteggiamento da amico e noi abbiamo affrontato numerose volte questo argomento nel corso della nostra relazione . Malgrado spesso dovessi essere io a prendere l'iniziativa, fino a qualche settimana fa riuscivamo ad avere rapporti sessuali. Da circa quattordici giorni qualcosa è cambiato. Il tutto è iniziato quando, nel mettersi il preservativo, si è fatto male. Io, non essendomi accorta dell'imprevisto e pensando che non volesse avere rapporti con me, mi sono infastidita. Da allora gli si abbassa appena mette il preservativo oppure durante l'atto. Lui si scusa in continuazione e io gli ripeto continuamente che non è un problema e che non deve starci male perché sono cose che possono capitare. Cerco di distrarlo come posso e di non fargli capire che ci rimango male. Questa sera mi ha detto che vuole farsi delle analisi, che forse non sta bene e che in passato aveva la prolattina alta.
A tal proposito, quindi, ho fatto delle ricerche e questo è stato il risultato:
"Un'ipersecrezione di prolattina nell'uomo si correla a mancanza di desiderio sessuale, ginecomastia ed impotenza."
Ma, essendosi sottoposto ad un intervento chirurgico, non si dovrebbe essere risolto il problema? La prolattina alta può persistere anche dopo l'intervento? Può esistere una buona vita sessuale anche con questi problemi?
Mia zia e mia madre mi hanno più volte detto di vederlo poco attratto, strano e con un atteggiamento da amico e noi abbiamo affrontato numerose volte questo argomento nel corso della nostra relazione . Malgrado spesso dovessi essere io a prendere l'iniziativa, fino a qualche settimana fa riuscivamo ad avere rapporti sessuali. Da circa quattordici giorni qualcosa è cambiato. Il tutto è iniziato quando, nel mettersi il preservativo, si è fatto male. Io, non essendomi accorta dell'imprevisto e pensando che non volesse avere rapporti con me, mi sono infastidita. Da allora gli si abbassa appena mette il preservativo oppure durante l'atto. Lui si scusa in continuazione e io gli ripeto continuamente che non è un problema e che non deve starci male perché sono cose che possono capitare. Cerco di distrarlo come posso e di non fargli capire che ci rimango male. Questa sera mi ha detto che vuole farsi delle analisi, che forse non sta bene e che in passato aveva la prolattina alta.
A tal proposito, quindi, ho fatto delle ricerche e questo è stato il risultato:
"Un'ipersecrezione di prolattina nell'uomo si correla a mancanza di desiderio sessuale, ginecomastia ed impotenza."
Ma, essendosi sottoposto ad un intervento chirurgico, non si dovrebbe essere risolto il problema? La prolattina alta può persistere anche dopo l'intervento? Può esistere una buona vita sessuale anche con questi problemi?
Le consiglio di prenotare una visita andrologica. La prolattina alta potrebbe persistere, ma esistono anche altre cause organiche ed ormonali che possono concomitare (ad es testosterone basso) e spiegare questa situazione.
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