sono una ragazza a cui è stato diagnosticato ormai più di un anno fa un disturbo dell’umore, ho spes
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sono una ragazza a cui è stato diagnosticato ormai più di un anno fa un disturbo dell’umore, ho spesso pensieri ossessivi riguardo alla mia relazione, non capita sempre ma ci sono periodi in cui mi capita ed è molto invalidante, sono lesbica e ho sempre saputo di amare la mia ragazza tralasciando i momenti più brutti dei miei pensieri ossessivi, ora il mio pensiero ossessivo sta tramutando nella paura che io possa non essere lesbica perchè mentre facevamo sesso continuavo a ripetermi nella testa troppe cose e non riuscivo a trovare serenità, premetto che ho stupidamente tralasciando i miei farmaci e quindi ho alimentato solo di più questo circolo vizioso ma io ho paura che se un uomo possa provarci con me io ci casco, che poi nemmeno lo bacerei un uomo…. non lo so ma sento profonda ansia anche se so che tutto questo è solo un problema legato alle ossessioni, anche perché quando penso che potrei non amarla impazzisco, mi si rovina la giornata, è una situazione molto invalidante, a breve partirò per le vacanze e sento proprio dentro di me di dover mettere in evidenza che sono fidanzata perché non voglio minimamente che qualcuno ci provi perché so già come mi sentirei, provo molta ansia quando mi sembra di non provare nulla per lei ma alla fine ce una parte di me che sa come stanno le cose ma mi fa paura questa cosa, quando mi sembra di non provare nulla vorrei sparire, quando iniziano questi pensieri vanno avanti per giorni in modo veramente pesante, sono delle ossessioni a livello estremo, ma alla fine più me le ripeto cercando di analizzarmi e più capisco che ci tengo a lei
Gentilissima,
La sua consapevolezza nel riconoscere i pensieri ossessivi legati al disturbo dell’umore e il desiderio di affrontarli, nonostante l’ansia e l’invalidità che descrivono, sono ammirevoli e riflettono una grande forza.
È comprensibile che i pensieri intrusivi sulla sua relazione e sull’orientamento sessuale, come la paura di non essere lesbica o di “cedere” a un uomo, siano angoscianti, soprattutto in periodi di maggiore vulnerabilità come quello attuale, in cui ha interrotto i farmaci.
Questi pensieri, che descrive come un “circolo vizioso”, sono tipici dei disturbi ossessivi associati a condizioni dell’umore, e si intensificano con la sospensione dei farmaci, che può destabilizzare l’equilibrio serotoninergico.
La sua certezza di amare la sua ragazza, nonostante i momenti di “vuoto” emotivo, e il disagio estremo quando dubita dei suoi sentimenti confermano che si tratta di ossessioni, non di un cambiamento reale nell’orientamento o nei sentimenti.
L’ansia anticipatoria per le vacanze e il bisogno di riaffermare la sua relazione sono reazioni naturali a questi pensieri invalidanti.
Riprendere la terapia farmacologica, come prescritto, e consultare il uno specialista in psichiatria sono passi fondamentali per ridurre l’intensità delle ossessioni.
Nel frattempo, monitori i sintomi e cerchi di non analizzare i pensieri ossessivi, che tendono ad autoalimentarsi.
Resto a disposizione per eventuali necessità, un caro saluto.
La sua consapevolezza nel riconoscere i pensieri ossessivi legati al disturbo dell’umore e il desiderio di affrontarli, nonostante l’ansia e l’invalidità che descrivono, sono ammirevoli e riflettono una grande forza.
È comprensibile che i pensieri intrusivi sulla sua relazione e sull’orientamento sessuale, come la paura di non essere lesbica o di “cedere” a un uomo, siano angoscianti, soprattutto in periodi di maggiore vulnerabilità come quello attuale, in cui ha interrotto i farmaci.
Questi pensieri, che descrive come un “circolo vizioso”, sono tipici dei disturbi ossessivi associati a condizioni dell’umore, e si intensificano con la sospensione dei farmaci, che può destabilizzare l’equilibrio serotoninergico.
La sua certezza di amare la sua ragazza, nonostante i momenti di “vuoto” emotivo, e il disagio estremo quando dubita dei suoi sentimenti confermano che si tratta di ossessioni, non di un cambiamento reale nell’orientamento o nei sentimenti.
L’ansia anticipatoria per le vacanze e il bisogno di riaffermare la sua relazione sono reazioni naturali a questi pensieri invalidanti.
Riprendere la terapia farmacologica, come prescritto, e consultare il uno specialista in psichiatria sono passi fondamentali per ridurre l’intensità delle ossessioni.
Nel frattempo, monitori i sintomi e cerchi di non analizzare i pensieri ossessivi, che tendono ad autoalimentarsi.
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