Sono denis e ho 62 anni oltre 30 anni fa mi è successo il primo caso il primo caso di Forte depressi

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Sono denis e ho 62 anni oltre 30 anni fa mi è successo il primo caso il primo caso di Forte depressione con attacchi di panico e ansia dopo che mi lasciato la mia fidanzata , gli attacchi di panico erano molto forti e sono stato seguito da un da uno psichiatra di Milano dell'equipe del professor Cassano dell'università di Firenze che mi ha prescritto in Allora la paroxetina che era presente solo nel farmaco xeroxat subito dopo per la stabilizzazione dell'umore mi hanno dato il depakin dopo un periodo dopo un breve periodo il depakin è stato sospeso è stato mantenuto la paroxetina Dopo quell'episodio ho avuto un altro paio di ricadute piuttosto importanti circa 10 anni fa dove la depressione era veramente forte a causa di un'altra causa affettiva E lì ho dovuto riprendere la cura ma senza mai il controllo di farmaci per l'umore e diciamo che da allora ho sempre continuato con Mezza compressa di paroxetina e gocce di Xanax al mattino La vita è sempre continuata abbastanza bene Con alti e bassi però senza grossi problemi ultimamente Però a seguito di una malattia dove mi sono sentito veramente giù da una polmonite, bronchite e sinusite dove non ne vedevo l'uscita mi sono sentito andare in depressione arrivando a problemi di sonno con paure e fobie di non farcela .sono ricorso ad un psichiatra mi ha prescritto una cura per il disturbo bipolare tipo 1 e mi ha ordinato il litio oltre alla paroxetina che già da tempo assumevo ma leggendo le controindicazioni e gli effetti collaterali del litio diciamo che non accetto la condizione di dover prendere questo farmaco per sempre Anche perché mi mette nelle condizioni di dover fare sempre esami del sangue e secondo me mette a rischio anche la funzionalità dei reni dato che di recente ho anche avuto problemi alla prostata . Chiedo pertanto a voi dottori un consiglio. Questa sensazione che ho che a mio avviso sembra a me più una ciclotimia che un disturbo bipolare di tipo 1 per correre i ripari del litio. In definitiva per me prendere il litio con i suoi effetti collaterali mi dà ancora più ansia e preoccupazione rispetto ai benefici che mi possa procurare assumendolo
Dott. Guido Nosari
Psichiatra, Psicoterapeuta
Milano
Gent.mo,
la ringrazio per la sua domanda. Il quadro che lei descrive è indubbiamente complesso, anche solo per il fatto che si articola su un arco di tempo molto lungo. Dando per assodato che il collega abbia agito con scrupolo e competenza nel formulare la diagnosi(non mi è chiaro se abbia esplicitamente parlato disturbo bipolare tipo 1 o se questa sia una sua deduzione), mi sento di poterla rassicurare sul fatto che il litio sia una prescrizione corretta se effettivamente questo fosse caso, in quanto è un farmaco di comprovata efficacia nel prevenire gli episodi di oscillazione del tono dell'umore. Mi preme specificare che l'impiego del litio non è strettamente limitato al disturbo bipolare, ma trova una serie di altri impieghi nella pratica clinica attuale che spaziano dalla prevenzione delle condotte autolesive al potenziamento d'azione di alcune terapie antidepressive. Vorrei inotre rassicurarla sul discorso degli effetti collaterali, che in termini percentuali sono di entità tale da considerare il litio un farmaco sicuro laddove prescritto con modalità corrette; la rassicuro inoltre che i potenziali effetti collaterali sul rene (in realtà non frequenti) non hanno una correlazione con quelli della prostata, da lei riportati. Concordo sul fatto che fare dosaggi su sangue periodicamente possa essere una seccatura, si tratta di fare un bilancio tra costi e benedici. La inviterei pertanto, qualora avesse dubbi sulla prescrizione, a confrontarsi con il collega sul motivo della prescrizione, esponendogli anche i dubbi che ha scritto sopra in modo da decidere insieme la strategia migliore.
Cordiali saluti

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Buongiorno, le direi che la prima cosa da fare è stabilire se effettivamente lei soffre di disturbo bipolare tipo I oppure no. La diagnosi viene effettuata da uno specialista sulla base delle presenza o meno di periodi euforici (anche detti maniacali) in cui la persona sperimenta dei livelli di energia ed umore al di sopra della norma. Se non si riconosce in questa descrizione le cosiglierei di chiedere un secondo parere in merito alla diagnosi.
Cordiali saluti

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