Se la frequenza cardiaca, durante la notte arriva anche a 32 bpm, è un problema?
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Se la frequenza cardiaca, durante la notte arriva anche a 32 bpm, è un problema?
• Buongiorno. E’ opportuno fare chiarezza tra brachicardia, anche marcata come da lei indicato, fisiologica conseguente allo spiccato tono vagale o agli effetti dell’allenamento, e brachicardia inappropriata quanto sintomatica che necessita di stimolazione cardiaca permanente. E’ spesso dato di osservare, soprattutto negli atleti di endurance, frequenze diurne a riposo comprese tra i 40 ed i 50 btt/min che durante il sonno arrivano anche a 30 btt/min. In tal caso trattandosi di un adattamento marcato all’esercizio fisico in condizioni di assoluto benessere non sussistono assolutamente condizioni patologiche sulle quali intervenire. Questo tipo di brachicardia, spesso associata a pause sinusali di durata superiori ai 2000 msec o episodi di BAV, va interpretata chiaramente come espressione parafisiologica e non patologica. Diversamente la presenza di una brachicardia marcata notturna puo’ essere considerata espressione secondaria di altre patologie quali l’ipotiroidismo, alterazioni elettrolitiche coinvolgenti il potassio e/o il magnesio, eccessiva azione farmacologica di betabloccanti/digitale/calcioantagonisti/ benzodiazepine/antiaritmici/oppiodi, espressione di OSAS. Va infine ricordato come spiccate brachicardie notturne associate a dispnea, astenia/facile adinamia/stato confusionale o vertiginoso al risveglio, sono meritevoli di ulteriori attenzioni in relazione alla componente sintomatologica che rappresenta l’aspetto principale da ponderare in questo contesto.
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