Salve sono una ragazza di anni 35. Il 3 ottobre mi è stato messo uno stent a doppio J nell uretere s
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Salve sono una ragazza di anni 35. Il 3 ottobre mi è stato messo uno stent a doppio J nell uretere sx,dalle pelvi renale alla vescica,per lesione uretrale, provocata da intervento, e portato il catetere per 1 mese. Ho tolto il catetere da 5 giorni. Lunedì ho ripreso la mia attività lavorativa ma ora avverto fastidio al fianco e a volte al rene sx. Prima d ora mai avuto problemi. Potrebbe dipendere dal fatto che mi sono affaticata visto che il mio lavoro si tratta di stare in piedi 8 ore e viaggiare? Sono un po preoccupata poiché ho paura che possa essersi spostato. Può succedere?In più da ieri ho fastidio tra le gambe,dentro, come bruciore,può essere lo stent? Grazie per il vostro parere. Sonia C.
Salve. Il discomfort da stent endoureterale causato dalla presenza stessa di un corpo estraneo nella via urinaria (per stimolo infiammatorio e sfregamento continuo del DJ sulla mucosa pielo-ureterale e vescicale), si manifesta per l’appunto come da lei descritto: fastidio al fianco ed a livello perineale, sintomi minzionali simil-cistitici, talvolta sangue nelle urine (ematuria, più o meno visibile ad occhio nudo).
È essenziale non spingere con la muscolatura addominale durante la minzione e la defecazione (se tendenza alla stipsi è fondamentale l’uso di lassativi osmotici!) per ridurre al minimo il Reflusso Vescico-Ureterale (RVU), condizione parafisiologica in caso di DJ in sede, ma che può predisporre ad Infezioni delle Vie Urinarie (IVU) spesso gravi (Cisto-Ureterite, Pielo-Ureterite, vere e proprie PieloNefriti Acute: PNA).
È pertanto indicato monitorare lo stato microbiologico delle urine fintanto che il DJ è in sede (eseguire es.urine ed urinocoltura) mentre come terapia sintomatica può avvalersi di farmaci quali alfalitici (tamsulosina) e/o anti-muscarinici (incoves), singolarmente o in combinazione.
Cosa fondamentale, in caso di colica vera e propria o disturbi in progressivo peggioramento, è verificare che il DJ non si sia sposizionato, e lo si fa eseguendo un Rx addome diretta, eventualmente un ECOTOMOGRAFIA renovescicale.
Altro discorso è la probabilità di successo della strategia conservativa (mantenere un DJ in sede per 2-3 mesi) in caso di lesione iatrogena dell’uretere: non supera il 50%.
Resto a disposizione, cordiali saluti.
È essenziale non spingere con la muscolatura addominale durante la minzione e la defecazione (se tendenza alla stipsi è fondamentale l’uso di lassativi osmotici!) per ridurre al minimo il Reflusso Vescico-Ureterale (RVU), condizione parafisiologica in caso di DJ in sede, ma che può predisporre ad Infezioni delle Vie Urinarie (IVU) spesso gravi (Cisto-Ureterite, Pielo-Ureterite, vere e proprie PieloNefriti Acute: PNA).
È pertanto indicato monitorare lo stato microbiologico delle urine fintanto che il DJ è in sede (eseguire es.urine ed urinocoltura) mentre come terapia sintomatica può avvalersi di farmaci quali alfalitici (tamsulosina) e/o anti-muscarinici (incoves), singolarmente o in combinazione.
Cosa fondamentale, in caso di colica vera e propria o disturbi in progressivo peggioramento, è verificare che il DJ non si sia sposizionato, e lo si fa eseguendo un Rx addome diretta, eventualmente un ECOTOMOGRAFIA renovescicale.
Altro discorso è la probabilità di successo della strategia conservativa (mantenere un DJ in sede per 2-3 mesi) in caso di lesione iatrogena dell’uretere: non supera il 50%.
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