Salve, sono una ragazza di 38 anni con utero fibromatoso. Ho diversi fibromi, tra cui il più grande

1 risposte
Salve, sono una ragazza di 38 anni con utero fibromatoso.
Ho diversi fibromi, tra cui il più grande di circa 7 cm e sono tutti tipo intramurale o sottosieroso e due peduncolati e che non mi causano sintomi, se non lieve gonfiore/tensione addominale.
Cicli sempre regolari, mestruazioni normali.
Tengo sotto controllo i fibromi da diversi anni e adesso mi è stato proposto un intervento di miomectomia in laparotomia per rimuovere sia i fibromi che una cisti ovarica recentemente trovata durante ecografia TV.
Ho effettuato anche risonanza magnetica addome inferiore e scavo pelvico con e senza mezzo di contrasto.
So che si tratta di un intervento piuttosto invasivo, dalla ripresa lenta e non risolutivo perché i fibromi potrebbero tornare.
Sono nullipara e non desidero gravidanze né ora né in futuro, per cui l'alternativa sarebbe quella di rimuovere l'utero, lasciando le ovaie in sede, e quest'ultimo intervento potrebbe essere fatto in laparoscopia e risolverebbe definitivamente il problema.
In questo secondo caso, mi frena la possibilità di poter avere danni agli organi vicini, cedimenti o problemi alla vescica e la possibilità di entrare in menopausa precocemente, nonostante la conservazione delle ovaie.
Sinceramente mi trovo molto in difficoltà e non so decidermi, faccio molta fatica ad accettare di dovermi sottoporre ad un intervento in ogni caso così impegnativo perché sto bene e mi verrebbe voglia di lasciar perdere tutto e continuare semplicemente a monitorarli.
Avrei anche un paio di dubbi che vorrei mi venissero chiariti: sono preoccupata dal problema delle aderenze, in caso scegliessi l'intervento con taglio addominale.
Qual è la frequenza con la quale si possono presentare?
Premetto che non ho mai subito interventi di chirurgia addominale, sono molto magra e sportiva, non so se questo possa influire in qualche modo.
E, nel caso in cui fossi operata in laparotomia e il problema dovesse ripresentarsi, sarebbe poi possibile essere rioperata una seconda volta in laparoscopia o è impossibile sempre per il problema delle aderenze e sarebbe quindi necessario aprire nuovamente?
È chiaro che, se ora accettassi la miomectomia e riuscissi ad arrivare a 44/45 anni o oltre senza altri problemi, a quel punto opterei senza alcun dubbio per l'isterectomia.

Grazie mille per la vostra cortesia e disponibilità.
Gentile signora,
dovrebbe affidarsi al consiglio del suo curante che, conoscendo in maniera precisa la situazione, potrà aiutarla a scegliere la soluzione più adatta per lei. Togliere completamente l'utero potrebbe risolvere la situazione definitivamente ma rendere sterile una donna di 38 anni è una scelta abbastanza pesante. Potrebbe anche cambiare idea in futuro.
Togliere l'utero lasciando le ovaie non anticipa minimamente la menopausa, rispetto alle sue aspettative future.
Ogni intervento può essere gravato da effetti collaterali ma stiamo comunque parlando di un intervento programmato, qualunque sia, e di una patologia di modesta entità.
Si affidi con fiducia.

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