Salve, sono una ragazza di 18 anni, la notte del 21 agosto ero tranquilla a letto con il telefono, i
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Salve, sono una ragazza di 18 anni, la notte del 21 agosto ero tranquilla a letto con il telefono, improvvisamente mi è salita tanta ansia, con battito accelerato e sensazioni di "tuffo al cuore", che adesso so chiamarsi cardiopalmo grazie alla mia dottoressa.
Quella notte non sono riuscita a dormire e sicuramente la paura non ha aiutato, fatto sta che per i giorni a seguire avevo sempre ansia e battito accelerarato 24/7, e "tuffi al cuore" casuali, ho passato tante notti insonni perchè ero spaventata e questi fattori non me lo permettevano.
Dopodiché sono andata a fare una visita e la mia dottoressa l'ha diagnosticata come ansia, che era molto credibile anche se ero un po' stupita dato che non sono mai stata una persona nervosa.
All'inizio pensava potesse essere a causa della tiroide, ma gli esami sono risultati perfetti.
Andando avanti con i giorni inizio a sentire anche un peso sul petto, che sempre si ricollega ad uno stato di ansia, però da qualche settimana, ero sempre consapevole del mio battito, così abituata da spaventarmi quando "scompariva".
Soprattutto negli ultimi due giorni, sento come se il mio cuore potesse fermarsi da un momento all'altro, nonostante io mi senta i battiti regolari e avendo una pressione stabile, non provo nessun dolore o altri sintomi, per questo 2 giorni fa sono tornata dalla dottoressa che ascoltandomi il cuore ha detto che va tutto bene ed è sempre ansia, per sicurezza ho prenotato un elettrocardiogramma il 7 dicembre.
Premetto che dalle analisi del sangue ho una forte carenza di vitamina D, e leggermente di ferritina, però da 1 mese sto integrandoli.
Scrivo questo messaggio per cercare anche pareri esterni e tranquillizzarmi che queste sensazioni siano ingannevoli, nella mia famiglia nessuno ha avuto problemi di cuore e sono sempre stata in salute, non bevo e fumo, mi rassicura pensare che per l'età e questi fattori sia effettivamente quasi impossibile si tratti del cuore.
Quella notte non sono riuscita a dormire e sicuramente la paura non ha aiutato, fatto sta che per i giorni a seguire avevo sempre ansia e battito accelerarato 24/7, e "tuffi al cuore" casuali, ho passato tante notti insonni perchè ero spaventata e questi fattori non me lo permettevano.
Dopodiché sono andata a fare una visita e la mia dottoressa l'ha diagnosticata come ansia, che era molto credibile anche se ero un po' stupita dato che non sono mai stata una persona nervosa.
All'inizio pensava potesse essere a causa della tiroide, ma gli esami sono risultati perfetti.
Andando avanti con i giorni inizio a sentire anche un peso sul petto, che sempre si ricollega ad uno stato di ansia, però da qualche settimana, ero sempre consapevole del mio battito, così abituata da spaventarmi quando "scompariva".
Soprattutto negli ultimi due giorni, sento come se il mio cuore potesse fermarsi da un momento all'altro, nonostante io mi senta i battiti regolari e avendo una pressione stabile, non provo nessun dolore o altri sintomi, per questo 2 giorni fa sono tornata dalla dottoressa che ascoltandomi il cuore ha detto che va tutto bene ed è sempre ansia, per sicurezza ho prenotato un elettrocardiogramma il 7 dicembre.
Premetto che dalle analisi del sangue ho una forte carenza di vitamina D, e leggermente di ferritina, però da 1 mese sto integrandoli.
Scrivo questo messaggio per cercare anche pareri esterni e tranquillizzarmi che queste sensazioni siano ingannevoli, nella mia famiglia nessuno ha avuto problemi di cuore e sono sempre stata in salute, non bevo e fumo, mi rassicura pensare che per l'età e questi fattori sia effettivamente quasi impossibile si tratti del cuore.
Buonasera. Si tratta di manifestazioni extrasistoliche, la più frequente aritmia umana, che al di la della sintomatologia condizionante lo stato d’animo spessissime volte si presenta anche in cuori sani. Ad ogni modo le consiglio un Holter dinamico delle 24 ore per inquadrare al meglio il fenomeno fermo restando come queste manifestazioni aritmiche raramente prevedono un approccio terapeutico qualora presenti in soggetti cardiologicamente sani
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