Salve,sono una donna di 38 anni in cura da diverso tempo con paroxetina 20 mg per disturbo d’ansia.V
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Salve,sono una donna di 38 anni in cura da diverso tempo con paroxetina 20 mg per disturbo d’ansia.Volevo chiedere se per programmare una gravidanza è necessario interrompere l’antidepressivo o può essere sospeso nel momento in cui inizia la gravidanza,grazie.
Gentile Signora,
la ringrazio per la sua domanda, molto importante e assolutamente legittima.
La paroxetina, come altri antidepressivi della classe degli SSRI, è un farmaco che viene talvolta utilizzato anche in gravidanza, ma va gestito con attenzione, soprattutto in fase di programmazione. L’ideale è valutare la situazione caso per caso, tenendo conto del motivo per cui le è stata prescritta, della durata della terapia, della risposta clinica e del suo stato attuale.
Se sta considerando una gravidanza, non è necessario interrompere bruscamente la paroxetina, né è raccomandabile farlo senza un’attenta valutazione con lo specialista che la segue. In alcuni casi, può essere possibile ridurre gradualmente il dosaggio o valutare l’eventuale sostituzione con un farmaco più indicato in gravidanza, ma questo deve avvenire sotto stretto controllo medico e in un momento di stabilità del disturbo d’ansia.
Alcuni studi hanno segnalato un lieve aumento del rischio di malformazioni cardiache in caso di assunzione di paroxetina nel primo trimestre, ma il rischio assoluto rimane basso. Per questo, quando possibile, si tende a preferire altre molecole in fase preconcezionale. Tuttavia, l’interruzione non deve mai compromettere il benessere psichico della donna, che rappresenta un elemento fondamentale anche per la salute della gravidanza.
Il mio consiglio è di confrontarsi sia con il ginecologo che con il medico (psichiatra o neurologo) che la segue per il disturbo d’ansia, in modo da pianificare insieme il percorso più sicuro e sereno per lei e per una futura gravidanza.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un cordiale saluto
la ringrazio per la sua domanda, molto importante e assolutamente legittima.
La paroxetina, come altri antidepressivi della classe degli SSRI, è un farmaco che viene talvolta utilizzato anche in gravidanza, ma va gestito con attenzione, soprattutto in fase di programmazione. L’ideale è valutare la situazione caso per caso, tenendo conto del motivo per cui le è stata prescritta, della durata della terapia, della risposta clinica e del suo stato attuale.
Se sta considerando una gravidanza, non è necessario interrompere bruscamente la paroxetina, né è raccomandabile farlo senza un’attenta valutazione con lo specialista che la segue. In alcuni casi, può essere possibile ridurre gradualmente il dosaggio o valutare l’eventuale sostituzione con un farmaco più indicato in gravidanza, ma questo deve avvenire sotto stretto controllo medico e in un momento di stabilità del disturbo d’ansia.
Alcuni studi hanno segnalato un lieve aumento del rischio di malformazioni cardiache in caso di assunzione di paroxetina nel primo trimestre, ma il rischio assoluto rimane basso. Per questo, quando possibile, si tende a preferire altre molecole in fase preconcezionale. Tuttavia, l’interruzione non deve mai compromettere il benessere psichico della donna, che rappresenta un elemento fondamentale anche per la salute della gravidanza.
Il mio consiglio è di confrontarsi sia con il ginecologo che con il medico (psichiatra o neurologo) che la segue per il disturbo d’ansia, in modo da pianificare insieme il percorso più sicuro e sereno per lei e per una futura gravidanza.
Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento.
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