Salve, sono una donna di 30 anni leggermente sottopeso. Mi sono capitati 2 episodi di svenimento lo
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Salve, sono una donna di 30 anni leggermente sottopeso. Mi sono capitati 2 episodi di svenimento lo scorso anno legati probabilmente alla combo tra pressione bassa-folla di gente-calore- superalcolici.
Un giorno alla fermata dell’università mi inizio a sentire debole, mi agito e penso di svenire. Mangio caramelle alla liquirizia, mi siedo ma nulla.. per almeno mezz’ora resto in uno stato sospeso tra il panico e il quasi svenimento.. ancora oggi non riesco a capire se sia stata solo paura e somatizzazione o sia stata una pre-sincope vera e propria. Fatto sta che giorni dopo feci esami del sangue e tutti valori perfetti.
Sono passati mesi da questo episodio.. i primi mesi tutt ok, mi ero dimenticata quasi dell’accaduto.. ora però, da marzo, si è risvegliata la paura. Vivo ogni giorno con l’ansia che io possa svenire da un momento all’altro, anche mentre guido. Il tutto è legato ai sintomi che ho: sensazione di debolezza, stanchezza, difficoltà di concentrazione, testa confusa annebbiata, sensazione di squilibrio quasi come se fosse vertigine.. e quella debolezza mi riporta indietro a quando svenni davvero. Non capita tutti i giorni, capitano anche giorni “normali”.. soprattutto quando sono a casa o con il mio fidanzato mi sento normale e prendo la mia vita in mano.. non appena esco a fare la spesa o altro da sola lotto con la mia mente cercando di non fissarmi sui sintomi. Faccio anche sedute psicologiche ma non riusciamo davvero a capirne la causa, o meglio, l’ipocondria mi ha sempre caratterizzato cosi come la forte paura di perdere il controllo. Ho sempre sofferto d’ansia ma non l’ho mai associata a sintomi fisici.. adesso mi sembra di vivere un incubo. L’idea di non riuscire ad essere indipendente mi devasta anche perchè sono prevalentemente sola.. fin quando sono a casa tutt ok, mi sento anche tranquilla.. ma poi entro nel loop dei miei pensieri e non ne esco dato che avverto i sintomi fisici come reali. Non so che fare, mi date dei consigli su come gestire questa problematica?
Un giorno alla fermata dell’università mi inizio a sentire debole, mi agito e penso di svenire. Mangio caramelle alla liquirizia, mi siedo ma nulla.. per almeno mezz’ora resto in uno stato sospeso tra il panico e il quasi svenimento.. ancora oggi non riesco a capire se sia stata solo paura e somatizzazione o sia stata una pre-sincope vera e propria. Fatto sta che giorni dopo feci esami del sangue e tutti valori perfetti.
Sono passati mesi da questo episodio.. i primi mesi tutt ok, mi ero dimenticata quasi dell’accaduto.. ora però, da marzo, si è risvegliata la paura. Vivo ogni giorno con l’ansia che io possa svenire da un momento all’altro, anche mentre guido. Il tutto è legato ai sintomi che ho: sensazione di debolezza, stanchezza, difficoltà di concentrazione, testa confusa annebbiata, sensazione di squilibrio quasi come se fosse vertigine.. e quella debolezza mi riporta indietro a quando svenni davvero. Non capita tutti i giorni, capitano anche giorni “normali”.. soprattutto quando sono a casa o con il mio fidanzato mi sento normale e prendo la mia vita in mano.. non appena esco a fare la spesa o altro da sola lotto con la mia mente cercando di non fissarmi sui sintomi. Faccio anche sedute psicologiche ma non riusciamo davvero a capirne la causa, o meglio, l’ipocondria mi ha sempre caratterizzato cosi come la forte paura di perdere il controllo. Ho sempre sofferto d’ansia ma non l’ho mai associata a sintomi fisici.. adesso mi sembra di vivere un incubo. L’idea di non riuscire ad essere indipendente mi devasta anche perchè sono prevalentemente sola.. fin quando sono a casa tutt ok, mi sento anche tranquilla.. ma poi entro nel loop dei miei pensieri e non ne esco dato che avverto i sintomi fisici come reali. Non so che fare, mi date dei consigli su come gestire questa problematica?
Gentilissima,
Capisco il tuo disagio per l’ansia, l’ipocondria e i sintomi fisici che ti fanno sentire intrappolata, e il tuo coraggio nel cercare aiuto è ammirevole.
Per mia esperienza clinica, i tuoi sintomi - ovvero ansia con ipocondria, paura di perdere il controllo e sensazioni fisiche percepite come reali - potrebbero indicare un disturbo d’ansia generalizzato o ipocondria him somatizzazioni.
Essere tranquilla a casa ma entrare in un loop di pensieri fuori casa è tipico, amplificato dalla solitudine.
Il consiglio è quello di effettuare una valutazione psichiatrica accurata, perché è molto importante inquadrare attraverso una visita diretta la sintomatologia che descrivi al fine di mettere a punto il protocollo di trattamento più efficace e personalizzato, che possa aiutarti nel tuo specifico caso.
Resto a disposizione per ogni necessità eventuale, cari saluti
Capisco il tuo disagio per l’ansia, l’ipocondria e i sintomi fisici che ti fanno sentire intrappolata, e il tuo coraggio nel cercare aiuto è ammirevole.
Per mia esperienza clinica, i tuoi sintomi - ovvero ansia con ipocondria, paura di perdere il controllo e sensazioni fisiche percepite come reali - potrebbero indicare un disturbo d’ansia generalizzato o ipocondria him somatizzazioni.
Essere tranquilla a casa ma entrare in un loop di pensieri fuori casa è tipico, amplificato dalla solitudine.
Il consiglio è quello di effettuare una valutazione psichiatrica accurata, perché è molto importante inquadrare attraverso una visita diretta la sintomatologia che descrivi al fine di mettere a punto il protocollo di trattamento più efficace e personalizzato, che possa aiutarti nel tuo specifico caso.
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Salve, da quello che scrive emerge una sofferenza reale, legata a sensazioni fisiche difficili da interpretare e al timore che possano prendere il sopravvento. Capisco quanto tutto questo possa essere faticoso e spaventante, soprattutto quando ci si sente soli nella gestione.
È del tutto comprensibile che, dopo un’esperienza come quella dello svenimento, alcune sensazioni corporee oggi vengano lette come segnali di allarme. Il fatto che si presentino più facilmente in certi contesti, come quando è sola o fuori casa, è un elemento importante da tenere in considerazione. Sembra come se si fosse sviluppata una memoria emotiva di quell’evento traumatico.
Il confine tra una reazione del corpo e una risposta legata all’ansia a volte è sottile, ma questo non rende meno valide le sensazioni che prova. È positivo che stia facendo un percorso psicologico, anche se in alcuni momenti può sembrare di non riuscire a trovare il filo.
A volte, per fare un passo avanti, può essere utile affiancare alla psicoterapia una valutazione psichiatrica, anche solo per esplorare insieme delle ipotesi e valutare strumenti temporanei che possano alleggerire il carico.
Se lo desidera, possiamo approfondire insieme.
Resto a disposizione.
Un cordiale saluto,
Dr. Elicio
È del tutto comprensibile che, dopo un’esperienza come quella dello svenimento, alcune sensazioni corporee oggi vengano lette come segnali di allarme. Il fatto che si presentino più facilmente in certi contesti, come quando è sola o fuori casa, è un elemento importante da tenere in considerazione. Sembra come se si fosse sviluppata una memoria emotiva di quell’evento traumatico.
Il confine tra una reazione del corpo e una risposta legata all’ansia a volte è sottile, ma questo non rende meno valide le sensazioni che prova. È positivo che stia facendo un percorso psicologico, anche se in alcuni momenti può sembrare di non riuscire a trovare il filo.
A volte, per fare un passo avanti, può essere utile affiancare alla psicoterapia una valutazione psichiatrica, anche solo per esplorare insieme delle ipotesi e valutare strumenti temporanei che possano alleggerire il carico.
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