Salve, sono una donna di 29 anni che vive all'estero da un anno. Sono mesi che ho dei problemi di s

2 risposte
Salve,
sono una donna di 29 anni che vive all'estero da un anno. Sono mesi che ho dei problemi di salute e nonostante numerosi esami e visite specialistiche non ne vengo ancora a capo. Cerchero' di esporre la mia storia in breve.
Nell'ottobre del 2018 avevo problemi di naso chiuso e un leggero rantolo nel respiro, succedeva un paio di volte al giorno, poi tutto normale. Pensando ad un banale malanno mi sono rivolta ad un medico, il quale, visitandomi, non ha riscontrato alcun problema. Effettivamente, durante la visita mi sentivo bene. Con il passare del tempo il problema ha iniziato a presentarsi con sempre piu' frequenza, quindi, mi sono rivolta ad uno specialista (otorinolaringoiatra) che mi ha prescritto degli antibiotici. Dopo 3 visite e la continua somministrazione di medicinali, la situazione non faceva che peggiorare. Ho deciso di rivolgermi ad un grande ospedale universitario, dove sono stata sottoposta ad un'infinita' di esami: lastre (per ben 3 volte!!!), TAC, esami del sangue e dell'espettorato. A fine dicembre non riuscivo piu' a dormire per i problemi respiratori, tosse, catarro, starnuti a raffica e naso chiuso. Disperata, una notte, sono stata anche in pronto soccorso.
Continuavo a prendere antibiotici e a sopravvivere abusando di spray nasali. Facevo anche lavaggi nasali dai quali uscivano copiose quantita' di muco verde, ma la situazione inizio' a migliorare leggermente solo verso fine gennaio.
Tornata in Italia ho sottoposto i miei problemi al medico di base, che mi ha consigliato di fare aerosol e prescritto antistamicini, ipotizzando che il mio problema fosse una combinazione di infezione e sinusite allergica. Tornata in Corea i problemi proseguivano, naso chiuso e, in aggiunta, rash cutanei al collo. Soffrivo saltuariamente di questi rash da anni, ma da marzo sono quasi una costante. Bollicine pruiriginose sparse sul collo, soprattutto sotto le orecchie e sulla fronte, altezza attaccatura. Ho fatto un test allergico dal dermatologo (tramite prelievo). Il risultato? Sono allergica soltanto al merluzzo, alimento che non mangio quasi mai.
Il dermatologo mi ha prescritto antistaminici: quando li prendo provo subito gran sollievo per i rash cutanei, ma il naso chiuso persiste. Le mucose sono poche e trasparenti, sento come di avere un tappo nelle narici. Sono diventata letteralmente dipendente dagli spray nasali, ne ho uno sempre con me (uno in ufficio, uno in borsa e uno a casa...rasento la follia).

Siamo a maggio e non so piu' dove sbattere la testa, credevo si trattasse di allergia o intolleranza, ma i test hanno smentito l'idea. Non posso vivere assumendo tutti i giorni antistaminici e attaccata ad uno spray nasale. C'e' qualche altro esame che potrei fare? Vorrei sapere cos'e' a scatenare questi problemi nel mio corpo. Qui mi viene detto solo di idratarmi, di evitare di mangiare merendine, pulire bene casa...consigli che seguo a prescindere, ma che mi sembrano completamente inutili nella mia situazione.
Grazie mille.
È molto probabile che i suoi sintomi siano inquadrabili come asma. Non tutti i tipi di asma però sono di origine allergica. La terapia con il solo antistaminico non è sufficiente per il controllo dei sintomi e lo spray nasale ( se si tratta di decongestionante) crea più danni che beneficio in termini di inefgicacia e assuefazione. Sarebbe utile un'indagine spirometrica ed in base a questa una terapia opportuna.

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Gent.le Utente,
la sintomatologia nasale , meglio, naso sinusale, va inquadrata con precisione per impostare una terapia mirata , mentre la sintomatologia cutanea, da quello che descrive, ha tutt'altra origine.
E' ovvio che per esprimere un giudizio è indispensabile una visita, con valutazione della tipologia di eruzioni, endoscopia nasale citologia nasale , che mi sembra indispensabile ed eventuali Patch test e Prick test inalanti, se non ancora eseguito.
Va naturalmente definita la funzionalità respiratoria, con spirometria e test di reversibilità e la terapia va fatta in funzione della diagnosi che deriva dalle indagini nel loro complesso.
Per la sintomatologia cutanea, al di là del patch test, va fatta comunque una prevenzione, sostituendo i prodotti in uso: detersivi, ammorbidenti, shampoo, balsamo, bagnoschiuma. saponi,. creme ecc, con alternative di linee dedicate.
Cordiali saluti
Mauro Martelli

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