Salve, sono un ragazzo di 29 anni quasi 30 fra poco. Sono sempre stato uno sportivo fin da piccolo e

1 risposte
Salve, sono un ragazzo di 29 anni quasi 30 fra poco. Sono sempre stato uno sportivo fin da piccolo ed ho giocato a basket dall'età di 5 anni fino ai 18 anni. Ho smesso ai 18 anni principalmente per lo studio universitario e per una tendinite rotulea al ginocchio sinistro che ogni tanto mi dava fastidio. Per questo motivo sono finito prima in palestra per la riabilitazione e poi successivamente mi sono appassionato e sono rimasto all'intero della palestra praticamente da settembre 2009 dove ho iniziato ufficialmente. Dopo circa 4 anni di allenamenti nel gennaio 2013 inizio ad avvertire delle parestesie plantari al piede sinistro di breve durata con poco dolore alla parte sinistra della bassa schiena. Senza consulti medici decido di farmi una RM privatamente che non evidenzia cose particolari alla schiena. Successivamente dopo aver effettuato molte sedute di fisioterapia decido di sottopormi al consulto di un medico fisiatra il quale è categorico e fa una diagnosi di eterometria arti inferiori con successiva RX bacino che conferma questa diagnosi. Da questa Rx si evidenzia un eterometria della gamba destra che è più corta di circa 1 cm rispetto alla sinistra. Il fisiatra mi liquida con il plantare da portare a vita per compensare questo dislivello. Inizio a portarlo eseguendo nel contempo sempre trattamenti fisioterapici e osteopatici. Effettivamente all'inizio qualche fastidio risulta ridotto ma poi inizia un fastidio come un blocco alla parte destra della schiena un dolore paravertebrale dorsale che viene accentuato dall'uso del plantare. Così dopo tot mesi decido di non portarlo più e non riscontro poi dolori successivi problematici. Dopo circa due anni passati fra doloretti sempre presenti a sinistra ma mai invalidanti decido di riportare i plantari e riprovarli. Ma il fastidio quando li porto soprattutto alla caviglia destra e alla parte destra della schiena sono sempre presenti. Così decido nel dicembre 2016 di sottopormi ad un altra visitra fisiatrica da un altro fisiatra al quale spiego tutto il pregresso. Questo mi prescrive un rx totale degli arti inferiori e un rx del bacino di nuovo. Nelle nuove rx si evidenzia nel rx bacino un dislivello delle teste femorali di 9 mm fra destra e sinistra mentre nella rx totale degli arti inferiori si evidenzia un dislivello di 5 mm con il femore di destra effettivamente più corto di 5 mm rispetto al sinistro. Il fisiatra mi dice che secondo lui il plantare è troppo e va tolto. Esegue manipolazioni che li per lì sembrano migliorare la situazione ma poi ritorna sempre come prima. Il dolore pelvico sinistro nell'articolazione sacroiliaca è sempre presente. Proseguo senza il plantare per altri 3 anni fino al 2019 quando decido di nuovo di riprovarlo per un annetto fino ad oggi 2020. Ora è un anno esatto che ho portato il plantare con correzione di 5 mm a destra. I doloretti all'articolazione sacroiliaca sx si sono affievoliti però il blocco a livello dorsale della parte destra è sempre presente da ormai un anno. Inoltre ho sempre avvertito fin da giovane l'anca destra come bloccata in extrarotazione (è necessario la rotazione del bacino per far si che si fletta la gamba). Adesso mi trovo ad un bivio non so se continuare con il plantare che immagino dovrò portare a vita per correggere la gamba più corta ma ritrovo tutti i problemi nel portarlo come dolore alla caviglia destra e il dolore paravertebrale destro. Poi ho sempre necessita di scorcchiare la schiena perchè l'avverto come bloccata e non libera nonstante non abbia nessun tipo di dolore. Ad oggi inoltre sono sorte delle parestesie sulla coscia destra che prima non avevo. Vorrei sapere come poter proseguire la mia vita se devo portare il plantare oppure no. Se il non portarlo possa portare a dei problemi sempre più gravi come ernie del disco o problemi alle anche. Io mi sono sempre allenato in tutti questi anni ormai circa 11 con i pesi facendo tutti gli esercizi.
Ringrazio anticipatamente chi risponderà.

Cordiali Saluti

Andrea
Prof.ssa Catia Pelosi
Medico estetico, Fisiatra
Milano
Buon giorno, ho letto attentamente il suo excursus. La prima cosa da fare è essere sicuri che il plantare sia eseguito correttamente e del giusto rialzo. Talvolta bisogna apportare delle piccole modifiche...basta che faccia presente anche all'officina ortopedica di riferimento la sua problematica. Se non mette il plantare non si formano ernie del disco ma potrebbero invece crearsi, nel tempo, problematiche di usura delle cartilagini alle anche.
Cordialmente saluto

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