Salve soffro di ansia e di disturbi del sonno assumo già dei farmaci l'EN per l'ansia due compresse
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Salve soffro di ansia e di disturbi del sonno assumo già dei farmaci l'EN per l'ansia due compresse al giorno una al mattino una prima di andare a dormire e una compressa di valdom da 30 mg prima di andare a dormire, il problema è che non riesco a mantenere il sonno mi sveglio ogni ora e mezza mi riaddormento e poi mi risveglio dopo un ora e mezza non riesco a mantenere il sonno ho un sonno spezzato e questo mi crea molto disagio ansia e mi sento sempre stanco volevo chiedere se esiste un farmaco che agisca sull'ansia e che mi faccia dormire regolarmente ringrazio anticipatamente.
Esistono
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DI ANSIOLITICI NE ESISTONO UNA INFINITA' ED ANCHE DI IPNOINDUCENTI, OCCORRE TROVARE QUELLO PIù ADATTO AL SUO CASO.
Capisco il disagio che descrive: un sonno frammentato può peggiorare sia l’ansia che la qualità della vita.
Tuttavia, la scelta di un farmaco che agisca contemporaneamente su ansia e insonnia va fatta solo dal medico curante o dallo specialista, valutando attentamente: interazioni con la terapia già in corso, eventuale tolleranza agli attuali ansiolitici e possibili cause organiche o psicologiche del disturbo del sonno.
In alcuni casi, più che sostituire il farmaco, può essere utile rimodulare dosaggi/orari, associare trattamenti diversi (anche non farmacologici) o indagare disturbi del sonno sottostanti.
Il consiglio è di riferire al suo medico queste difficoltà, portando un diario del sonno di almeno 1–2 settimane: sarà un supporto concreto per valutare la strategia terapeutica più efficace e sicura per lei.
Tuttavia, la scelta di un farmaco che agisca contemporaneamente su ansia e insonnia va fatta solo dal medico curante o dallo specialista, valutando attentamente: interazioni con la terapia già in corso, eventuale tolleranza agli attuali ansiolitici e possibili cause organiche o psicologiche del disturbo del sonno.
In alcuni casi, più che sostituire il farmaco, può essere utile rimodulare dosaggi/orari, associare trattamenti diversi (anche non farmacologici) o indagare disturbi del sonno sottostanti.
Il consiglio è di riferire al suo medico queste difficoltà, portando un diario del sonno di almeno 1–2 settimane: sarà un supporto concreto per valutare la strategia terapeutica più efficace e sicura per lei.
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