salve, la flucloxacillina x 7 giorni viene data quando c'è un calzaio
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risposte
salve, la flucloxacillina x 7 giorni viene data quando c'è un calzaio o serve per curare la cellulite presettale? bisogna controllare fegato/reni e potassio durante e dopo il periodo di trattamento?
Gentile Paziente,
Se il calazio è infiammato ma senza segni di infezione diffusa, di solito si gestisce con impacchi caldi e antibiotico topico.
Mentre per la cellulite presettale la flucloxacillina è più indicata, soprattutto se la cellulite è lieve e non c'è coinvolgimento orbitario. Se l’infezione è più severa, si può optare per terapie più ampie
La flucloxacillina è generalmente ben tollerata, ma può avere effetti epatici e renali, specialmente nei trattamenti più lunghi.
Se il trattamento dura oltre 2 settimane, è consigliabile monitorare transaminasi ed enzimi epatici.
Se ha già problemi epatici o renali preesistenti, meglio controllare funzionalità epatica e renale anche per cicli più brevi.
Infine il potassio va monitorato solo se il paziente è a rischio di squilibri elettrolitici (es. insufficienza renale o assunzione di farmaci che alterano il bilancio elettrolitico, come diuretici).
Ricapitolando, se il trattamento è di soli 7 giorni in un paziente sano, in genere non è necessario monitorare fegato, reni o potassio, a meno che non compaiano sintomi sospetti come ittero, nausea persistente o alterazioni urinarie.
Spero di esserle stato utile
Dott. Francesco Gelormini
Se il calazio è infiammato ma senza segni di infezione diffusa, di solito si gestisce con impacchi caldi e antibiotico topico.
Mentre per la cellulite presettale la flucloxacillina è più indicata, soprattutto se la cellulite è lieve e non c'è coinvolgimento orbitario. Se l’infezione è più severa, si può optare per terapie più ampie
La flucloxacillina è generalmente ben tollerata, ma può avere effetti epatici e renali, specialmente nei trattamenti più lunghi.
Se il trattamento dura oltre 2 settimane, è consigliabile monitorare transaminasi ed enzimi epatici.
Se ha già problemi epatici o renali preesistenti, meglio controllare funzionalità epatica e renale anche per cicli più brevi.
Infine il potassio va monitorato solo se il paziente è a rischio di squilibri elettrolitici (es. insufficienza renale o assunzione di farmaci che alterano il bilancio elettrolitico, come diuretici).
Ricapitolando, se il trattamento è di soli 7 giorni in un paziente sano, in genere non è necessario monitorare fegato, reni o potassio, a meno che non compaiano sintomi sospetti come ittero, nausea persistente o alterazioni urinarie.
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