salve, ho riportato una frattura trimalleolare scomposta pluriframmentaria con lussazione , sono sta
1
risposte
salve, ho riportato una frattura trimalleolare scomposta pluriframmentaria con lussazione , sono stata operata la prima volta per mezzo di fissatore esterno, dopo 15gg con osteosintesi placca e 11 viti, dopo 45 giorni mi hanno tolto la vite transidesmotica e dato il via libera alla fisioterapia. dal primo intervento sono passati 3 mesi e mezzo mentre dall'inizio della fisioterapia due mesi. il piede è sempre gonfio e tumefatto, ho un blocco articolare che mi impedisce di fare il giusto movimento di camminata oltre che al dolore che ho quando cerchiamo di sforzarlo, inoltre se sto in piedi per un periodo non breve ho un forte dolore alla pianta del piede. nonostante il blocco riesco a camminare decentemente con le stampelle, senza sembro un bambino di un anno a causa del dolore. quando riuscirò a stare meglio secondo la vs esperienza? sono nei tempi? sto perdendo un pò di fiducia in me stessa...grazie.
Salve, la frattura trimalleolare scomposta con lussazione è un infortunio complesso che richiede un recupero lungo e progressivo. Dopo tre mesi e mezzo dall’intervento e due mesi di fisioterapia, è normale che ci siano ancora gonfiore, dolore e limitazione nei movimenti, soprattutto considerando il tipo di lesione e l’importante intervento di osteosintesi subito. Il gonfiore persistente e la tumefazione possono essere legati a una lenta ripresa della circolazione linfatica e venosa, così come all'infiammazione residua dei tessuti.
Il blocco articolare e il dolore alla pianta del piede indicano che la riabilitazione è ancora in corso e che la caviglia sta gradualmente riadattandosi al carico. È fondamentale continuare con la fisioterapia per migliorare la mobilità, ridurre la rigidità e rafforzare la muscolatura, evitando di forzare eccessivamente per non irritare ulteriormente i tessuti. L'uso di terapie fisiche come la tecarterapia, il linfodrenaggio o l’idrokinesiterapia potrebbe essere utile per ridurre il gonfiore e migliorare il recupero funzionale.
I tempi di recupero possono variare da persona a persona, ma generalmente il ritorno a una deambulazione più naturale senza dolore significativo può richiedere dai 6 ai 12 mesi, a seconda della risposta individuale alla riabilitazione. È comprensibile sentirsi sfiduciati, ma è importante essere costanti nel percorso riabilitativo e monitorare i progressi con il fisioterapista e l’ortopedico. Se il dolore e il blocco articolare persistono oltre i tempi previsti le consiglio una nuova visita presso l'ortopedico di riferimento.
Il blocco articolare e il dolore alla pianta del piede indicano che la riabilitazione è ancora in corso e che la caviglia sta gradualmente riadattandosi al carico. È fondamentale continuare con la fisioterapia per migliorare la mobilità, ridurre la rigidità e rafforzare la muscolatura, evitando di forzare eccessivamente per non irritare ulteriormente i tessuti. L'uso di terapie fisiche come la tecarterapia, il linfodrenaggio o l’idrokinesiterapia potrebbe essere utile per ridurre il gonfiore e migliorare il recupero funzionale.
I tempi di recupero possono variare da persona a persona, ma generalmente il ritorno a una deambulazione più naturale senza dolore significativo può richiedere dai 6 ai 12 mesi, a seconda della risposta individuale alla riabilitazione. È comprensibile sentirsi sfiduciati, ma è importante essere costanti nel percorso riabilitativo e monitorare i progressi con il fisioterapista e l’ortopedico. Se il dolore e il blocco articolare persistono oltre i tempi previsti le consiglio una nuova visita presso l'ortopedico di riferimento.
Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online
Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.
Mostra risultati Come funziona?
Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.