Salve, ho 53 anni e da circa tre anni sono in cura con esomeprazolo 40 mg per riflusso causato da un

3 risposte
Salve, ho 53 anni e da circa tre anni sono in cura con esomeprazolo 40 mg per riflusso causato da un' ernia iatale da scivolamento che mi mantiene il cardias aperto. L'ultima gastroscopia eseguita a luglio del 2018 è andata bene nel senso che l'esofago non era più irritato e le ulcerazioni che erano presenti nelle altre gastroscopie fatte nei due anni precedenti sono guarite. Mi è stato detto da un gastroenterologo che a motivo di questa apertura del cardias devo prendere gli inibitori di pompa a vita, altrimenti il continuo riflusso mi danneggia seriamente l'esofago! Il mio medico di base invece mi ha detto che dal momento che la gastroscopia va bene e che sono tre anni che prendo gli inibitori sarebbe opportuno iniziare a scalarli fino a eliminarli perché non è bene prendere questi farmaci per lungo tempo. Ho provato a scalare, ho provato anche a diminuire da 40 mg a 20mg ma dopo qualche giorno mi sale un'acidità pazzesca, mi si abbassa la voce e dopo una ventina di giorni mi viene una tosse stizzosa. Ora sto continuando esomeprazolo 40 mg al giorno e va meglio, ma vorrei uscirne!!! Ci sono altri trattamenti che poi posso scalare con più facilitá fino a toglirli e poi mi mantengo con la giusta alimentazione e all'occorrennza prendo un antiacido? Come posso fare? Grazie infinite
Per la malattia da reflusso, oltre i farmaci della classe che ha descritto, esistono presidi con provata azione antiacida, meccanica e lenitiva della mucosa esfagea. Tuttavia le occorre far valutare da un gastroenterologo la giusta dose e la giusta combinazione di farmaci, data la descritta fase di attività della malattia.

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Buonasera, i farmaci inibitori di pompa (esomeprazolo ad esempio) vanno modulati a seconda dei sintomi del paziente e dello stato della malattia. Esistono anche altri farmaci ad azione antiacida che proteggono la mucosa esofagea ma il loro uso e la loro posologia va modulata da paziente a paziente. Alla luce di questo e dei sintomi che ha descritto le consiglio una valutazione specialistica per trovare il giusto compromesso che la faccia stare bene senza abusare di farmaci ma prendendoli alla giusta dose e per il giusto periodo di tempo. Cordiali saluti.
Prof. Rosario Fornaro
Gastroenterologo, Angiologo, Chirurgo generale
Genova
Potrebbe essere utile una visita di controllo ed un adeguamento della terapia.

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