Salve, ho 43 anni e da giugno 2024 soffro di quella che sembra essere una "strana" fascite plantare
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Salve,
ho 43 anni e da giugno 2024 soffro di quella che sembra essere una "strana" fascite plantare bilaterale:
- non si localizza verso il tallone ma il fastidio è prevalentemente al centro della fascia plantare con un crescendo di rigidità (al passo invece di distendersi si contrae, con dolore), bruciore (quasi tutto l'arco plantare) e dolore (il primo mese mi dava fastidio anche poggiare sul plantare.
- dalla risonanza magnetica non emergono aree infiammate o ispessite
- dalle ecografie non emergono aree infiammate o ispessite
Ho un piede cavo, non sono in sovrappeso, ho immediatamente sospeso l'attività sportiva (e anche le semplici passeggiate per fare la spesa).
Il dolore non è mai in corrispondenza di ossa o articolazioni. E' sempre focalizzato al centro della fascia plantare.
Ho svolto:
- un lungo ciclo di tecar (praticamente zero risultati)
- 12 sedute di tecar + ultrasuoni + laser + massoterapia (zero risultati)
- 4 sedute di onde d'urto radiali (zero risultati)
- 3 sedute di onde d'urto focali ecoguidate (no aree visibili all'eco, scarsi risultati)
- 3 infiltrazioni di PRP ecoguidate (no aree visibili all'eco, risultati durati circa 1 mesetto)
- 20 minuti di stretching catena posteriore tutti i giorni
Nessun effetto di antidolorifici o antiinfiammatori.
Ho preso integratori quali Tendisulfur o Eutend.
L'ortopedico ritiene inutile l'operazione di release della fascia plantare per via della posizione del fastidio (non prossimale ma distale) e inizia a ipotizzare un morbo di Ledderhose in primissimo stadio visti i pessimi risultati delle terapie.
Al momento non ho assolutamente noduli o simili.
Possibile che non si tratti di fascite? Ci sono cure alternative valide alle PRP (es. l'acido ialuronico?) che ha senso provare?
Nel caso si confermasse il Ledderhose, in casi di asportazione della fascia plantare, come si fa a camminare? Il piede "tiene" comunque?
Può aver senso consultare un reumatologo? Chiedendo cosa?
Vi ringrazio per l'attenzione.
Sono ormai disperato.
ho 43 anni e da giugno 2024 soffro di quella che sembra essere una "strana" fascite plantare bilaterale:
- non si localizza verso il tallone ma il fastidio è prevalentemente al centro della fascia plantare con un crescendo di rigidità (al passo invece di distendersi si contrae, con dolore), bruciore (quasi tutto l'arco plantare) e dolore (il primo mese mi dava fastidio anche poggiare sul plantare.
- dalla risonanza magnetica non emergono aree infiammate o ispessite
- dalle ecografie non emergono aree infiammate o ispessite
Ho un piede cavo, non sono in sovrappeso, ho immediatamente sospeso l'attività sportiva (e anche le semplici passeggiate per fare la spesa).
Il dolore non è mai in corrispondenza di ossa o articolazioni. E' sempre focalizzato al centro della fascia plantare.
Ho svolto:
- un lungo ciclo di tecar (praticamente zero risultati)
- 12 sedute di tecar + ultrasuoni + laser + massoterapia (zero risultati)
- 4 sedute di onde d'urto radiali (zero risultati)
- 3 sedute di onde d'urto focali ecoguidate (no aree visibili all'eco, scarsi risultati)
- 3 infiltrazioni di PRP ecoguidate (no aree visibili all'eco, risultati durati circa 1 mesetto)
- 20 minuti di stretching catena posteriore tutti i giorni
Nessun effetto di antidolorifici o antiinfiammatori.
Ho preso integratori quali Tendisulfur o Eutend.
L'ortopedico ritiene inutile l'operazione di release della fascia plantare per via della posizione del fastidio (non prossimale ma distale) e inizia a ipotizzare un morbo di Ledderhose in primissimo stadio visti i pessimi risultati delle terapie.
Al momento non ho assolutamente noduli o simili.
Possibile che non si tratti di fascite? Ci sono cure alternative valide alle PRP (es. l'acido ialuronico?) che ha senso provare?
Nel caso si confermasse il Ledderhose, in casi di asportazione della fascia plantare, come si fa a camminare? Il piede "tiene" comunque?
Può aver senso consultare un reumatologo? Chiedendo cosa?
Vi ringrazio per l'attenzione.
Sono ormai disperato.
Buongiorno, l'ipotesi del collega è probabile, anche vista la non efficacia o scarsa efficacia dei trattamenti da lei effettuati( quasi tutti quelli disponibili). Se dovesse confermarsi la sua ipotesi potrà essere operato senza problemi, con la consapevolezza che il problema, come il Dupuytren delle mani; può avere la tendenza a recidivare. veda se dello stretching ed un altro ciclo di PRP le danno beneficio più prolungato.
Per quanto riguarda i noduli inizialmente quello che si forma è un leggero cordone fibroso non elastico che le provoca il dolore, successivamente si paleseranno noduli o cordoni evidenti all'ecografia e alla risonanza, con maggiore sensibilità di quest'ultima.
Cordialmente
Edoardo Cristalli
Per quanto riguarda i noduli inizialmente quello che si forma è un leggero cordone fibroso non elastico che le provoca il dolore, successivamente si paleseranno noduli o cordoni evidenti all'ecografia e alla risonanza, con maggiore sensibilità di quest'ultima.
Cordialmente
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