Salve gentili dottori, ho 53 anni e in menopausa senza disturbi da tre anni. Da allora ho cominciato

4 risposte
Salve gentili dottori, ho 53 anni e in menopausa senza disturbi da tre anni. Da allora ho cominciato ad avere dolori pelvici che ultimamente si irradiano fin sotto le costole e questo dolore è incessante e mi sta’ logorando. Ho fatto svariate visite ginecologiche con ecoendovaginale ed è tutto a posto( qualche piccolissimo mioma, utero retroverso e piccolissimo varicocele per il quale ho fatto lunghe cure con daflon ecc.). Ho sempre sofferto di cicli dolorosi e abbondanti e la menopausa è stata tollerata benissimo.Ho fatto tac. Con mdc addome completo ma è tutto a posto. Ho fatto risonanza addome completo ed è tutto a posto ( da questa si vedono diverticoli al sigma ma io non ho mai avuto problemi ad evacuare e non ho mai sofferto di stitichezza o diarrea) Ma poi dalla tac non si vedono e dalla risonanza si. Ho fatto visita uroginecologica e il medico mi ha declinato a visita gastroenerologica( e mi farà fare la colonscopia che vorrei evitare avendo già fatto tac e risonanza). Non soffro di nulla. Sono solo leggermente ipotiroidea ben compensata con Eutirox. Mi è stato asportato un rene a 12 anni ma sono stata sempre bene,ho avuto 2 figli con parto naturale( idronefrosi per inginocchiamento uretere). Sto’ veramente male e il dolore si irradia dal pube ,tutto L addome fin sotto le costole. Sono stata due volte in ospedale ma non ci hanno capito niente. Che devo fare? Sicuramente andrò anche dal gastroenterolo . Non ho mai avuto problemi a digerire,niente reflusso mangio tutto e digerisco tutto. Vi prego consigliatemi voi. Che devo fare? Grazie e cordialità

Non ce la faccio più.
Gentile utente, dopo i 50 anni bisogna praticare la colonscopia, quindi il consiglio del suo gastroenterologo è corretto. Detto ciò non è affatto detto che i suoi problemi derivino dal colon o comunque dall'apparato digerente, potrebbe trattarsi di dolore pelvico cronico o di fibromilagia. In questi casi, è talvolta difficile trovare fare diagnosi, anche se poi ci sono terapie efficaci. Il primo step retsa, comunque, la colonscopia.

Risolvi i tuoi dubbi grazie alla consulenza online

Se hai bisogno del consiglio di uno specialista, prenota una consulenza online. Otterrai risposte senza muoverti da casa.

Mostra risultati Come funziona?
Buongiorno signora, dalla sua descrizione potrebbe avere degli episodi di diverticolite ( infiammazione dei diverticoli) occorre una visita e una colonscopia comunque.
Buona giornata
Cara Sig. ra,

La sua sintomatologia potrebbe essere riconducibile alla  sindrome dell'intestino irritabile, e si presenta tipicamente con un fastidio o dolore addominale, che puo' migliorare dopo l'evacuazione; spesso si puo' osservare una riduzione della qualità della vita.L'andamento è cronico con carattere fluttuante e nel corso degli anni le riacutizzazioni dei sintomi coincidono con eventi stressanti, Le donne ne sono interessate in misura doppia rispetto agli uomini.
Le cause sono molteplici e, non è riconoscibile un singolo fattore scatenante:
1) alterazioni della motilità del tratto digestivo, la sensibilità dei visceri, e la percezione soggettiva del dolore.
2) la flora batterica ed infezioni intestinali. 
 3) intolleranze ed allergie alimentari.
4) l'utilizzo cronico di farmaci (es anti-infiammatori, antibiotici) 
4) lo stress.
Gli esami da eseguire sono:

-Colonscopia: consente di esaminare l'intero colon.
-Tomografia computerizzata: riproduce immagini degli organi dell'addome e della pelvi.
-Breath test al lattosio (o test del respiro): l'esame è utile per verificare se è presente la Lattasi che è l'enzima necessario per digerire gli zuccheri (lattosio) presenti nei prodotti caseari (latticini). Se l'enzima è assente, l'ingestione di latticini può essere la causa dei sintomi.
-Esami del sangue per la malattia celiaca: la malattia celiaca è dovuta all'allergia al glutine e farine.
L'approccio terapeutico iniziale si basa su:
-Un'adeguata educazione alimentare e dello stile di vita, cercando di suggerire quali alimenti e bevande possono essere utili o nocivi.
-Corretta idratazione ed attività fisica appropriata.
-A chi soffre principalmente di stipsi verranno suggeriti integratori, lassativi o procinetici a seconda del tipo di stipsi.
-In caso di diarrea sono utili probiotici (fermenti lattici), antibiotici non assorbibili (es. rifaximina), anti-infiammatori intestinali (es. mesalazina). 
-Nei casi di meteorismo ed eccesso di gas intestinali sono utili enzimi digestivi, integratori a base di probiotici.Integratori a base di fibre e lassativi osmotici: sia le fibre solubili (es. psyllium, glucomannano) o insolubili (es crusca) che gli osmotici (es. macrogol) sono utili nei casi di associata stipsi e gonfiore.
-Farmaci antidiarroici: come la Loperamide.
-Dieta di eliminazione di cibi "formanti gas": se il sintomo principale è il meteorismo e gonfiore con distensione addominale, è consigliabile la riduzione di alimenti che fermentano come le bevande gassate, l'insalata, gli ortaggi,  i legumi, masticare chewing-gum, e la frutta dopo i pasti (è preferibile consumarla lontano).
-Farmaci antispastici (o anticolinergici): questa classe di farmaci viene utilizzata per alleviare i dolori e gli spasmi intestinali. Esercitano anche azione anti-gonfiore ma, se assunti ad alto dosaggio, possono peggiorare la stipsi.
-Farmaci antidepressivi: questi farmaci sono efficaci, in quanto aumentano i livelli disponibili di serotonina, che è il neurotrasmettitore che  modula la motilità.
- Farmaci ansiolitici: solitamente vengono utilizzati nei casi di dolore spastico (crampi) intestinale aggravato da stress psico-fisici.
- Le Benzodiazepine inoltre esercitano un effetto rilassante la muscolatura intestinale.
-Antibiotici non riassorbibili: sono antibiotici che non hanno un'azione sistemica ,ma solo a livello intestinale. Sono utilizzati per contrastare una contaminazione batterica del piccolo intestino che spesso può essere alla base di sintomi quali gonfiore, dolore e meteorismo.
Un saluto. 
Direi che il tipo di sintomo potrebbe essere in relazione a diverticolosi/ite
Pertanto, magari in periodo con miglioramento della dolenzia, sarebbe utile colonscopia

Cordiali saluti

Stai ancora cercando una risposta? Poni un'altra domanda

  • La tua domanda sarà pubblicata in modo anonimo.
  • Poni una domanda chiara, di argomento sanitario e sii conciso/a.
  • La domanda sarà rivolta a tutti gli specialisti presenti su questo sito, non a un dottore in particolare.
  • Questo servizio non sostituisce le cure mediche professionali fornite durante una visita specialistica. Se hai un problema o un'urgenza, recati dal tuo medico curante o in un Pronto Soccorso.
  • Non sono ammesse domande relative a casi dettagliati o richieste di una seconda opinione.
  • Per ragioni mediche, non verranno pubblicate informazioni su quantità o dosi consigliate di medicinali.

Il testo è troppo corto. Deve contenere almeno __LIMIT__ caratteri.


Scegli il tipo di specialista a cui rivolgerti
Lo utilizzeremo per avvertirti della risposta. Non sarà pubblicato online.
Tutti i contenuti pubblicati su MioDottore.it, specialmente domande e risposte, sono di carattere informativo e in nessun caso devono essere considerati un sostituto di una visita specialistica.